Liam
Serie: WAKE UP
- Episodio 1: Un volo amaro
- Episodio 2: Il risveglio
- Episodio 3: Emily
- Episodio 4: David Baldwin
- Episodio 5: Il peso delle scelte
- Episodio 6: L’Equilibrio della Biga
- Episodio 7: Liam
STAGIONE 1
Al Park Lane College, la campanella dell’ultima ora suonò stridula, tagliando di netto il brusio dell’aula.
John Callaghan era appoggiato alla cattedra. Aveva gli occhi appesantiti; si tolse gli occhiali per un momento e la vista, annebbiata, si posò sull’ultimo banco. Il posto di Lucas era vuoto.
Uscì in corridoio, osservando i ragazzi che si disperdevano verso l’uscita come gocce d’acqua su una piastra rovente. Aspettò ancora qualche minuto nel parcheggio, dentro la sua vecchia Vauxhall Astra, ma di Lucas non c’era traccia. Accese il motore. «Dannazione, ragazzo mio… dove sei finito?»
Odiava quella sensazione di incertezza, di non avere il controllo. Quando succedeva qualcosa a un suo studente, era come se fallisse un esame. E con Lucas… c’era di più. Qualcosa che lo teneva sveglio la notte, un’ombra che si allungava come l’eco di una memoria.
Mentre il motore si scaldava, decise di andare nella direzione opposta a casa.
Guidò senza fretta, lasciando la periferia ordinata del College per i quartieri dove l’asfalto si spaccava e i colori erano tutti un po’ spenti.
Era giunto il momento di affrontare David Baldwin. L’aveva immaginato tante volte, ma ora non poteva più tirarsi indietro.
Quando imboccò la strada di Dave, rallentò di colpo, come se all’improvviso non volesse più essere lì.
David Baldwin era seduto sui gradini di casa, lo sguardo perso nelle pozzanghere che riflettevano le lunghe case a schiera di Chapeltown.
Davanti a lui, i ragazzini del quartiere correvano dietro ad Alfie, le zampe che schizzavano acqua ovunque. Ogni tanto gli tiravano una lattina vuota, e il cane la inseguiva ringhiando. Se dentro restava ancora un dito di birra, lui la leccava e i bambini scoppiavano a ridere: «Alfie ubriacone! Alfie ubriacone!»
Dave li guardava distratto, tirando lunghe boccate dalla sigaretta. Ripensava alla sua spedizione punitiva. Si passò una mano sulla schiena ancora dolente e sbuffò fumo verso il cielo basso e grigio.
John aveva accostato in fondo alla strada, pronto a scendere, quando qualcuno si avvicinò a Dave. «Chi diavolo è quello?»
Una figura avanzava tra i ragazzini, come trascinata dal vento. Liam, il compagno di Mary.
Era più pallido del solito; gli occhi azzurri cerchiati di rosso. I capelli castano chiari, umidi di pioggia, gli cadevano sulla fronte come fili d’erba appassiti.
Dave digrignò i denti, come faceva ogni volta che sentiva ribollire qualcosa dentro.
Non aveva mai capito perché una donna come Mary avesse scelto uno come lui. Uno che si scusava anche quando non aveva fatto nulla. Bastava inciampare nel suo sguardo perché chinasse la testa. Era come se il mondo gli chiedesse di pagare un conto per qualcosa che non aveva mai posseduto.
Una volta Dave aveva detto a Mary che quell’uomo era «un errore di fabbrica». Lei gli aveva tirato addosso un bicchiere.
Liam passava le giornate nei mercatini dell’usato, dietro un banchetto a vendere vecchi oggetti. Viveva alla giornata con ciò che trovava per strada: scatoline di latta, lampade, piccoli mobili abbandonati vicino ai cassonetti.
«Con una scartavetrata e una mano di vernice tornano nuovi.» Lo diceva sempre. Poi aggiungeva: «A volte basta una ripulita con lo straccio.» E rideva. Male. Una smorfia nervosa; subito dopo si copriva la bocca con la mano per nascondere la fila di denti gialli da fumatore incallito. Poi si guardava i piedi.
«Se l’hanno buttato c’è una ragione. Ma tu, la ragione, dentro quella zucca vuota, l’hai persa.» Dave gli puntava il dito sulla nuca. Due colpi secchi. «È vuota, lo senti? Secondo te la gente ricompra quello che butta via? È solo spazzatura.»
Quella voce gli entrava dentro e Liam si sentiva meno di zero. Eppure Dave era il suo unico amico. E così gli stava appiccicato come una striscia di merda sotto lo stivale, roba che non riesci a scrollare via nemmeno a calci.
Camminava sempre a testa bassa, come se la strada potesse offrirgli una risposta. Ogni volta che uscivano, Dave doveva richiamarlo: «Ehi, Liam! Ci sei ancora o ti sei perso in una lattina?»
Lui restava a osservare qualcosa per terra. Con le braccia incrociate dietro la schiena, iniziava la sua stupida danza con la punta del piede per capire se avesse valore. Una volta rimase minuti interi a smuovere la linguetta di una lattina appiccicata col chewing gum.
Quando Liam gli fu davanti, Dave notò che tremava.
«È successo qualcosa di terribile» mormorò.
Dave lo squadrò. «Cristo, Liam, ti sei visto?»
Il maglione grigio sformato, i jeans macchiati che pendevano su un corpo magro e nervoso.
«È stato un incidente… non è colpa mia.»
«Ti sei fatto?» Dave si tirò su. «Di che cazzo parli?»
«No.» Scosse la testa. «È successo qualcosa di brutto ieri notte.» Liam ingoiò a fatica. «La rapina…»
Un silenzio pesante calò tra loro.
John aveva spento il motore, aspettando il momento giusto, ma la scena era tesa, quasi violenta. Dave aveva afferrato Liam per il maglione. Forse era meglio restare in macchina, ma poi prese fiato e girò la chiave.
«Quale rapina?» Dave lo strattonò. «Parla, cazzo.»
«Quella… quella che avevamo deciso di non fare.» Liam fece un passo indietro, stringendosi le braccia al petto, come per scaldarsi. «Non doveva andare così, Dave.» Lo guardò con gli occhi lucidi. «È andata male. Molto male.»
«Che cazzo dici?»
Liam si voltò, cercando aria, e in quell’istante la macchina rossa di John Callaghan si avvicinò lentamente.
Liam impallidì. «È lui… il professore, vero?»
«Non posso farmi vedere.»
«Perché?»
«Devo andare, Dave. Ti cerco domani. Ti giuro che…» La voce gli si spense.
Appena John accostò, Liam attraversò la strada a passi storti.
John scese per affrontare la situazione. «Lucas è qui?»
Dave restò immobile, lo sguardo ancora fisso dove Liam era sparito. «No, non l’ho visto», rispose senza guardarlo.
Continua…
Serie: WAKE UP
- Episodio 1: Un volo amaro
- Episodio 2: Il risveglio
- Episodio 3: Emily
- Episodio 4: David Baldwin
- Episodio 5: Il peso delle scelte
- Episodio 6: L’Equilibrio della Biga
- Episodio 7: Liam
“David Baldwin era seduto sui gradini di casa, lo sguardo perso nelle pozzanghere che riflettevano le lunghe case a schiera di Chapeltown.
Davanti a lui, i ragazzini del quartiere correvano dietro ad Alfie, le zampe che schizzavano acqua ovunque.” Molto bello questo passaggio. Bravo, Gianluca!
Bene, mi è molto piaciuto!