L’onore contro gli assegai

«Guardate, guardate! La savana, questo caldo… noi siamo qua per l’onore di Sua Maestà la regina Vittoria». La truppa continuava a marciare sotto lo sguardo degli ufficiali e Brian Peers arringava quei miseri cockney per fargli capire l’importanza dell’essere soldati in quelle contrade. «L’Impero Britannico è il più esteso nella storia dell’uomo. Noi inglesi siamo in India, in Oceania, in Africa… in Africa! Avete voglia di farvi infilzare da qualche assegai zulu?».

«No, signor colonnello». Era il capitano, un brutto ceffo di Dublino.

«Ecco, bene. Allora state attenti a eventuali imboscate». Brian avanzò con il cavallo, ma dopo pochi metri il suo destriero nitrì di dolore mentre si abbatteva al suolo. Brian gemette.

La colonna di soldati in giubba rossa e casco coloniale si sciolse e tutti i Martini-Henry furono dispiegati come una falange.

«Non è nulla, non è nulla. Non ho visto questa buca e…». Brian si vergognava, per questo non volle concludere. Aveva fatto proprio un grosso errore. Era così infervorato nel parlare che non si era avveduto di quell’insidia. Si mise in piedi e si spazzolò la giubba dalla terra.

Il cavallo era lì, nitriva debolmente. Lo si doveva abbattere perché era proprio perso del tutto, ma secondo Brian sarebbe stato un peccato: non aveva che tre anni di vita, era muscoloso, ma anche delicato.

Fra la boscaglia qualcuno o qualcosa si agitò. Un leone? Un branco di bufali imbizzarriti? Da lì sbucarono degli zulu con i loro assegai, gli scudi e i muscoli torniti.

Brian prese la pistola e sparò un colpo.

Uno zulu fu abbattuto come una bestia.

I fucilieri spianarono i Martini-Henry e Brian sobbalzò. Dovette gettarsi in terra per non essere colpito quando il capitano urlò – quello stupido di irlandese: «Fuoco!».

Brian strisciò fino al capitano. Una volta accanto a lui tornò in piedi e lo percosse. «Ma che ti è saltato in mente! Mi volevi accoppare?».

«No, no, signor colonnello. È che… ho dimenticato che lei era lì».

«L’onore, infatti. L’onore di rispettare un superiore. Una volta finito tutto ciò, ti deferirò alla corte marziale».

Gli zulu avevano costituito la formazione di corna di bufalo e attaccarono mentre strillavano improperi e urla di guerra.

Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Narrativa

Discussioni