L’Uno
Ho un’idea che mi frulla per la testa da qualche tempo. Non sono uno scienziato, non sono un matematico, ma mi sono chiari alcuni concetti della fisica, come un po’ a tutti. Per esempio, oggi tutti sanno che i corpi vengono attratti verso il centro della terra per via della gravità . Non si può mettere in dubbio una tale verità . Forse non sappiamo esattamente in che modo funzioni tale fenomeno, Einstein ha dato delle risposte molto complesse che, soprattutto a livello matematico, io non capisco del tutto come credo molte altre persone che non hanno studiato fisica. Ovviamente non posso dimostrare quanto ho scritto perché mi mancano le conoscenze per sapere se una cosa del genere sia possibile.
L’idea di cui parlo è semplicemente questa: si immagini che esista una particella che, piuttosto che attirare i corpi, li respinga. Ovviamente si può trattare di una sola particella in quanto respinge tutto il resto. Quanta materia potrebbe respingere e a che distanza? Tutto dipende dalla grandezza e dalla densità di questa particella. Applicato a un pianeta, questo concetto creerebbe una sfera cava con tutta la materia che si mantiene alla giusta distanza, anche in base alla densità degli elementi che la compongono, dalla particella che la respinge. Se una persona vivesse all’interno della sfera noterebbe che gli elementi meno densi andrebbero verso il centro del pianeta, mentre la materia più densa si concentrerebbe verso l’esterno. Raggiungere il centro del pianeta risulterebbe difficile a causa dell’enorme forza respingente, ma forse anche raggiungere l’esterno non sarebbe da meno.
Trasferendo questa idea più in grande, a tutto l’universo, ci si rende presto conto che non è del tutto inverosimile. L’universo è in espansione allontanandosi da un “centro”, ma bisogna pensare tutto in quattro dimensioni. Tutta la materia si allontana da quella particella.
Si potrebbe chiamare questa particella “buco bianco”, intendendo con questo termine il reciproco di un buco nero, sarebbe l’oggetto da cui la materia e la luce possono solo uscire senza poter in nessun modo entrare.
La forza necessaria a respingere un intero universo è molto grande, quasi infinita. L’unica spiegazione è che il buco bianco abbia una massa quasi infinita, una densità quasi infinita o una combinazione delle due. L’unico corpo celeste che può creare queste condizioni è un buco nero. Dunque ogni buco nero crea una frattura nello spazio-tempo la quale dà origine a un nuovo universo. Tutti i buchi neri sono universi paralleli in quanto l’enorme gravità al centro di essi crea un reciproco “dall’altra parte” dando vita a un buco bianco che non è altro che un universo. Il nostro universo si sta dunque espandendo da miliardi di anni, da quando il buco nero relativo non ha cominciato a esistere, da quando si è formata quella singolarità .
Tutto è uno in quanto deriva da una singolarità , uno stato della materia in cui non ha senso parlare di massa o densità e neanche di tempo. La singolarità è un buco nello spazio-tempo da cui fuoriesce una parte dell’energia infinita dell’altra parte che si può chiamare Uno.
Ovviamente ci stiamo allontanando dalla frattura viaggiando nel tempo. Se potessimo viaggiare a ritroso nel tempo, potremmo anche avvicinarci all’energia primordiale che esiste da sempre. Invece viaggiamo avanti nel tempo verso il punto in cui tutto si frammenta piuttosto che unirsi. Viaggiamo da 13,8 miliardi di anni: quanto siamo lontani dall’unità !
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Beh, è un argomento assolutamente affascinante e che merita certamente una bella discussione, seduti, col naso all’insĂą verso le stelle, attorno ad un fuoco in una notte d’estate.
La verità è che nemmeno gli astrofisici sanno spiegare come tutto abbia avuto inizio. Tutto ciò che, ad oggi, sappiamo è solo frutto di mere speculazioni, più o meno verosimili, che si agganciano alle osservazioni fisiche fatte con i telescopi orbitali, come Hubble e, soprattutto, Webb.
Anche la teoria del Big Bang è, al momento, solo un’ipotesi, sulla cui attendibilitĂ i fisici e gli astrofisici si stanno sempre piĂą dividendo, proprio in virtĂą delle piĂą recenti osservazioni. C’è chi pensa al Big Bounce e c’è chi pensa che, in realtĂ , non esista alcun “centro”, ma che l’Universo sia esistito giĂ formato così com’è e che si sia solo espanso. Parlare di tempo e spazio è, secondo me, una limitazione, dato che noi ragioniamo dalla nostra prospettiva tri (quadri) dimensionale: nella natura multidimensionale della natura non esiste un “avanti” o un “indietro”, il tempo non è una linea retta, ma ha piĂą la forma di una complessa struttura geometrica polidimensionale.
La teoria dei buchi bianchi è, forse, piĂą che una semplice speculazione per trastullare la mente. Ciò che sappiamo è che i buchi neri supermassicci, come il nostro Sagittarius A*, hanno dei comportamenti anomali: alcuni, identificabili come Quasar (o Blazar, se orientati verso l’osservatore), espellono materia ed energia, nello specifico raggi gamma, nella forma di getti, che sono in grado di attraversare distanze impensabili; altri addirittura arrivano a fondersi tra loro, creando un buco nero supermassiccio ancora piĂą denso.
Insomma, c’è molto su cui riflettere e molto da scoprire, ma ciò che accade al di lĂ dell’orizzonte degli eventi resta ancora un mistero. Spaghettificazione? Annichilazione? Portale per un altro universo? O solo un’eterna discesa verso il nucleo della stella morta? Chi lo sa! Non a caso si tratta di una singolaritĂ .
Comunque, sei stato bravo ad avanzare la tua teoria e a scrivere di questo argomento.
In definitiva, il “viaggio” dell’universo non è mai iniziato.. e non avrĂ mai fine…
Ciao Domenico.. complimenti per la trattazione di argomenti così ‘ostici’.. volevo chiederti cosa ne pensi di questa frase:
“Nulla inizia mai, nĂ© finisce. E ciò che può avere un inizio o una fine sarĂ inevitabilmente artificiale. La natura permane sempre, è imperitura. Esiste sempre.”
– Osho Rajneesh –
Osho è di origine induista. Nell’induismo c’è un’interessante teoria cosmologica che fa parte della mitologia dell’India. L’universo non avrebbe nè un inizio e nè una fine ma si espanderebbe e poi si contrarrebbe all’infinito.
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Interessante! PiĂą un saggio che un racconto
Hai ragione
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non ci crederai, ma grazie al tuo scritto sono andata a leggermi qualcosa sull’argomento. E devo dire che la tua esposizione di questi fenomeni è senz’altro piĂą chiara di quanto ho trovato in giro. In ogni caso, io sono una di quelle cui i concetti della fisica non sono affatto chiari.
Io penso che non serva a niente usare un linguaggio di difficile comprensione, più persone capiscono meglio è. Neanche io comprendo i linguaggi settoriali.