Macchine antidiluviane
Prima del Diluvio universale
La fabbrica faceva un rumore assurdo, però da lì uscivano delle navicelle che promettevano bene. Il generale Doom era felice di quel che aveva di fronte ai suoi occhi, delle navicelle con cannone incorporato. Senza più il difetto del rinculo, che poteva far perdere l’assetto di volo e far precipitare il velivolo, la potenza di Atlantide avrebbe fatto capire alle forze armate muviane che c’era una sola superpotenza al mondo.
Quella di Atlantide, appunto.
Adesso che Doom si fregava le mani, sentì dietro di sé una presenza. Si girò, vide che si trattava di uno dei progettisti:
«Signore, è richiesta la sua presenza per il collaudo».
«Bene» si limitò a dire Doom, seguì l’ingegnere e ricordò che suo fratello era morto pilotando una navicella che, a causa del rinculo dell’arma di bordo, era precipitata a terra.
Là, vicino all’industria che sfornava le navicelle, si trovava un campo di volo e Doom poté ammirare un esemplare dell’apparecchio, uno dei progettisti spiegava:
«Il nome in codice, per ora, è “Disco di luce”».
«Bene» disse ancora Doom.
Il pilota collaudatore sbucò da un baraccamento, fece il saluto, si avviò verso il Disco di luce. Presto, prese il volo e incominciò il collaudo, scatenando il cannone al plasma contro i simulacri che rappresentavano i corazzati nemici più simili a scarabei.
Doom era sempre più compiaciuto, ma il suo piacere fu interrotto da un urlo:
«Il nemico».
Doom vide arrivare alcune navi cargo che, levitando a mezz’aria, si fermarono e depositarono dei globuli da cui uscirono aerei simili a zanzare o mezzi corazzati i quali, come i simulacri, ricordavano gli scarabei.
Tutti i veicoli avevano il simbolo di Mu.
«No» si lamentò Doom, e mentre i progettisti scappavano in preda al panico e i soldati accorrevano ad affrontare gli incursori muviani, Doom fece un cenno a Disco di luce.
Il pilota collaudatore atterrò poco distante, allora Doom lo raggiunse:
«Prendo il tuo posto». Neppure una parola gentile, e il pilota lasciò fare.
Doom, adesso che era stato accontentato, si avviò con Disco di luce e scatenò il cannone portando morte fra i muviani. Alcuni di loro, radunati in squadre che fossero squadriglie di volo o reparti terrestri, tentarono di abbatterlo ma Doom, ottimi riflessi, riuscì a non farsi colpire. E anzi, sfogò il cannone contro una nave cargo che, vittima di fiamme ed esplosioni, perse sempre più quota.
Questa, era la gioia di Doom.
Questa, era la vendetta di Doom.
Una vendetta senza fine.
Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Sci-Fi
Bello il concept sci-fi di uno scontro pre-Diluvio tra Atlantide e Mu! L’azione non manca, e la vendetta di Doom dà un’ottima spinta emotiva. Peccato che l’attacco nemico sia così improvviso e i personaggi secondari scappino subito, rendendo la scena un po’ affrettata. Anch’io come Concetta ti suggerirei di renderla una serie, anche perché i temi che potrebbero emergere sono parecchio interessanti…
Grazie! Sì, sono sempre storie un po’ affrettate le mie, ma è perché ho tante idee; ho una fantasia mostruosa
Nel tuo racconto ci sono particolari che ricordano l’apocalisse di San Giovanni e, inoltre, una chiara ipotesi secondo cui il continente Mu sarebbe stato distrutto da Atlantide. Domanda: perché non trasformi questa idea in una serie? 🙂Bravo, Kenji👏
Ciao! Grazie per essere passata. Preferisco non scrivere una serie a riguardo perché ho già tante, troppe, idee… e poi la scrittura mi sta un po’ stancando dopo una delusione d’amore (voglio dire, non posso passare la mia vita a scrivere quando le ragazze che piacciono a me si fidanzano con altri – che, sono scemo?)
Ha il sapore di una tragedia epica futurista, ma con una certa profondità.
Grazie per il tuo commento! Ti scrivo un messaggio privato altrimenti noto come MP (non Military Police)