Attilio è fin da ragazzo appassionato lettore e aspirante scrittore, la scuola per lui non è il massimo né per studio né per compagnie, e spesso rifugiarsi dentro un buon libro è il modo migliore per scappare. Inizia leggendo "I ragazzi della via Pal" e non smette più di leggere. A scrivere è un po' meno capace, forbito nell'uso della lingua cade però spesso in banali errori ortografici o piccoli errori d'altro tipo che rovinano ciò che scrive e che fa fatica a riconoscere anche durante le riletture. L'esercizio, però, aiuta, o almeno così dicono, quindi non smetterà di scrivere a causa degli errori, semmai cercherà di scrivere ancor di più