
MENTAL HEALTH
Serie: Pillole sulla salute mentale
- Episodio 1: MENTAL HEALTH
- Episodio 2: Le passeggiate servono a poco
STAGIONE 1
La conferenza Mental Health è da sempre stata una ricorrenza molto attesa in città, perché attira personaggi famosi che accorrono per raccontare o ascoltare testimonianze legate alla salute mentale.
In genere è sempre l’attore o il cantante con più follower ad aprire l’evento, ma quest’ anno gli organizzatori hanno deciso di far parlare una ragazza non famosa, per iniziare a rendere certi argomenti più vicini alle persone “normali”.
Lei è minuta, sale sul palco con passo lento, ma sicuro, ha gli occhiali grandi e un completino rosso.
Tira fuori dalla tasca della giacca un foglio lo apre ed inizia a parlare:
“È una sera come tante, anzi migliore rispetto a molte altre.
Ho trascorso una bellissima serata in famiglia, presto ci sarà la laurea e io e mia madre abbiamo passato ore a fantasticare sulla festa; ho anche trovato un hobby che mi piace molto ovvero scrivere; ho tanti amici e sono una ragazza felice.
Mi metto a letto piena di sogni e con il cuore gonfio di quella che sembra essere la normale aspettativa per un futuro che si preannuncia roseo, mi addormento e inizio a sognare.
Sogno farfalle che volteggiano intorno a me, sono colorate e vivaci, sembrano innocue, ma all’improvviso si fiondano in massa sulla mia gola e iniziano a formare un laccio emostatico che mi stringe il respiro.
Mi sveglio di soprassalto e per un istante spero che quella sensazione svanisca, ma resta lì.
Non respiro.
Mi porto una mano sul petto e sento il cuore impazzito, le estremità iniziano a formicolare e sudo a freddo.
Penso seriamente che sto per morire.
Corro in ospedale, ma lì dopo una prima occhiata mi lasciano abbandonata in una stanzetta con un bicchiere di tranquillante in mano.
Respira è l’unica cosa che mi dicono, stai tranquilla e respira.
Pian piano torno in me, mi guardo intorno e mi chiedo che malattia inguaribile ho, perché devo per forza avere un qualcosa di incurabile se mi ha causato tutto questo, ma la realtà mi gela il sangue.
Sono sana come un pesce, ho avuto solo un attacco di panico legato allo stress e all’ansia accumulati per raggiungere quegli obiettivi che tanto ho sognato di afferrare.
Da quella sera in poi ne arrivano altri e sento di essere caduta in un baratro senza fondo.
Percepisco i colori della mia vita tingersi sempre più di nero.
Devo rimandare tutto.
Rimandare la laurea, chiudere ogni social e concentrarmi solo sulla mia salute mentale.
Il percorso è duro, ma alla fine se ci si affida a professionisti validi se ne esce.
Oggi sono una persona rinata, con più valori e con la consapevolezza che prendersi cura della propria mente è importante tanto quanto prendersi cura del corpo.
L’ansia da segnali prima di mandare l’attacco di panico, basta saperli riconoscere.
Concludo questo monologo dicendo che bisogna imparare ad ascoltarsi, la salute mentale nella società in cui viviamo è sempre più messa a dura prova.
Gli attacchi di panico sono sempre più frequenti e si vive sempre più nell’ansia. Bisogna abbattere gli stigmi, che purtroppo sono ancora presenti e chiedere aiuto a chi di dovere, dopotutto non è da pazzi andare da uno specialista, bensì lo è non curarsi e stare male nonostante tutti i mezzi che abbiamo oggi.”
La platea si alza in piedi e rimbombano gli applausi, la conferenza può iniziare.
Serie: Pillole sulla salute mentale
- Episodio 1: MENTAL HEALTH
- Episodio 2: Le passeggiate servono a poco
Ciao Lola, bello ritrovarti. Da uno che da giovane di attacchi di panico ha sofferto spesso, direi che il personaggio ha saputo trasmettere bene il senso di straniamento che porta questa condizione. Ben tornata.
Grazie ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️
Non è ancora iniziato nulla e abbiamo già evento, con dentro un racconto, con dentro un problema, con dentro una promessa. Una sfida?
Grazie ❣️
Che gioia rileggerti Lola!!! E che argomento “duro” ci proponi in un periodo che, vuoi per la frenesia del vivere, vuoi per le conseguenze della pandemia molte certezze vacillano e molte persone soffrono crisi di identità e di percezione. In un punto sottolinei che prendersi cura della propria mente è come prendersi cura del proprio corpo, forse prestare attenzione al benessere psicologico ci da la possibilità di accudire bene il nostro fisico : “Mens sana in corpore sano” dicevano i latini raccomandando la cura dell’uno e dell’altro. Ti auguro ogni bene e ti invio un forte abbraccio!
Grazie ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️ ❣️
Bella testimonianza, perfetta come intro a un convegno.
Anche io sono rimasto sorpreso dalle farfalle, che Dio solito sono simbolo di emozioni forti, si, ma in positivo. Bel “twist”.
Talvolta gli attacchi di panico sono solo la punta di un iceberg, un iceberg che quando non mostra la punta resta lì sotto nascosto a far naufragare ogni tentativo di vivere. E allora è anche peggio.
Grazie ❣️
Si penso anche io che sono la punta dell’iceberg … però i segnali prima ci sono, solo che finché non diventa un ” problema ” non ci si ferma mai e si continua
Le farfalle, simboli effimeri di leggerezza e spensieratezza. Non potevi trovare modo migliore per il cambio di tono del racconto.
Grazie ❣️
Un ritorno dopo diverso tempo in grande stile, con un racconto-monologo molto ben scritto e orchestrato.
Hai affrontato un tema molto delicato e importante. Non so quanto di ciò che hai scritto sia personale, ma, in ogni caso, meriti certamente l’applauso che la platea dedica alla protagonista.
Grazie ❣️ ❣️ ❣️ ❣️