
Nemici o alleati
Serie: La luna che risplende nella notte
- Episodio 1: Dietro un sorriso
- Episodio 2: Nuovi compagni?
- Episodio 3: Il riflesso nel suo sguardo
- Episodio 4: Pensieri superflui
- Episodio 5: Incontri
- Episodio 6: Il ritorno dei ribelli
- Episodio 7: Nemici o alleati
- Episodio 8: Dubbi
- Episodio 9: Intrusi
- Episodio 10: Alla ricerca di risposte
- Episodio 1: Tradimento
- Episodio 2: La principessa abbandonata
- Episodio 3: Il Profeta dell’Amore
- Episodio 4: Gli sguardi che ti incatenano
- Episodio 5: Cambiamenti
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Il giorno seguente la Principessa Consorte ottenne il permesso di lasciare il Palazzo per andare a far visita alla tomba di famiglia, tornata nelle sue stanze trovò il Primo Ministro ad aspettarla.
“Ho sentito che avete intenzione di lasciare il Palazzo, sono preoccupato per la vostra incolumità data la situazione, provvederò a fornirvi una scorta” disse lui.
“Non è necessario, siete già impegnato con la cattura dei ribelli, non preoccupatevi per me” rispose lei.
“Selina sei la mia unica figlia, non c’è nulla di più importante della tua sicurezza, senza guardie non posso permetterti di lasciare il Palazzo” ribadì il padre.
La Principessa Consorte sentendo quelle parole non reagì nemmeno, la cosa che la preoccupava era l’eventualità di essere accompagnata dagli uomini del padre. Sapeva di non aver ragioni per rifiutare e non aveva avuto abbastanza tempo per escogitare qualcosa, aveva appena ottenuto il permesso dalla Regina, ma come sempre il Primo Ministro era ben informato su tutto ciò che le accadeva.
“E da quando la Principessa Consorte del Regno di Fort avrebbe bisogno del permesso del Primo Ministro per far qualcosa?” Il Principe Ereditario entrò improvvisamente nelle stanze.
Entrambi si inchinarono, Lantis guardò dall’alto verso il basso Johan Welmart e aggiunse: “Non preoccuparti, mi occuperò io stesso di accompagnare la Principessa Consorte, le mie guardie ci scorteranno. Ora puoi pure ritornare ai tuoi doveri Primo Ministro…”
“Mi rassicura vedere che teniate così in considerazione mia figlia” concluse l’uomo prima di lasciare le stanze.
Selina si sentì sollevata, ma allo stesso tempo non capiva le intenzioni del Principe e di fatto il problema non si era risolto, anzi… Senza nemmeno accorgersene iniziò a fissarlo, quasi con occhi curiosi.
“Non so a cosa stiate pensando, tuttavia vi assicuro che mi serviva solo una scusa per uscire di qui” disse lui guardandola. “N…non stavo pensando a nulla!” Esclamò lei e, imbarazzata, si girò dall’altra parte.
Lantis si trattenne dal ridere, era sorpreso nel vederla impacciata, lei che era solita essere sempre così perfetta e impenetrabile, in quel momento sembrava solo essere una ragazza normale. Aveva sentito dai rapporti di Randal che il Primo Ministro e la figlia non sembravano essere legati.
“Forse non è una nemica” il Principe Ereditario ebbe questo dubbio per la prima volta.
Arrivò il giorno dell’uscita.
Fuori dal Palazzo Selina si inchinò e salutò il Principe: “Siate prudente, vi auguro una buona giornata Vostra Altezza.”
Lantis entrò nella carrozza, si sedette e la guardò: “Cosa aspettate a salire?”.
La ragazza rimase confusa, era convinta che si sarebbero separati subito, ma non chiese nulla e salì; durante il viaggio ci fu il silenzio più totale, lei fissò il paesaggio scorrerle affianco, non perché incantata da esso, ma per evitare di guardare davanti a sé. Lui chiuse gli occhi e fece finta di dormire.
Non si scambiarono nessuno sguardo, ma entrambi sentirono la presenza dell’altro.
Arrivarono al cimitero, i Welmart non avevano una lapide di famiglia, ma un vasto terreno con monumenti e tombe, circondato da rose blu e isolato da un fossato.
Il Principe rimase ai piedi del ponte di pietra che portava alla tomba della famiglia Welmart, si guardò attorno e bisbigliò tra sé e sé: “Eppure dicono che siamo tutti uguali di fronte alla morte…”
Selina sentendo quelle parole si fermò per un istante, si inchinò per salutarlo, poi attraversò il ponte seguita da Lily.
“Se fate così la Principessa Consorte potrebbe fraintendere…” disse Randal mentre i due si allontanavano.
“Non ho conosciuto né sua madre né suo fratello, mettere piede in quel luogo con questo rancore verso i Welmart sarebbe solo un affronto alla loro memoria. È il massimo della cortesia che posso concederle.” rispose Lantis con sguardo freddo.
Lasciò il resto delle guardie al cimitero, si mise un mantello, prese un cavallo e se ne andò seguito da Randal.
In seguito la Principessa Consorte si fece scortare per la capitale, iniziando a comprare svariate cose, gioielli, tessuti, inchiostro, carta, ecc… Infine entrò da Madame Rose, la sartoria per nobildonne più famosa della capitale.
Le guardie rimasero fuori circondando l’intero negozio, mentre il personale della boutique scortò Selina e Lily in una stanza privata.
“Come sempre mi stupite Sir Della Ville, se non ricordo male agli uomini non è permesso entrare da Madame Rose…” disse Selina.
“Purtroppo ho dovuto cambiare il luogo del nostro incontro date le circostanze di cui mi ha parlato la vostra serva, ma sono contento di rivedervi Principessa Consorte” rispose Lukas con un sorriso.
“Finiamola qui con i convenevoli” si avvicinò a lui guardandolo dritto negli occhi, “voglio avere informazioni sui Briganti Rossi, col tuo giro di conoscenze saprai sicuramente qualcosa”
Il ragazzo dopo un primo momento di stupore a quella domanda, sorrise come al solito e chiese: “E perché la Principessa Consorte si interesserebbe a dei ribelli?”
“Eugene… Non permetterò che i suoi assassini riportino il caos in questo regno.”
Lukas scoppiò a ridere poi la prese per il braccio e infuriato disse: “Siete forse impazzita? Cosa credete di fare? Siete solo una ragazzina con una finta corona!”
Lily in quel momento prese un ombrello da passeggio che si trovava nella stanza e glielo puntò al collo: “Vi prego di fare attenzione alle vostre parole, vi ricordo che vi trovate al cospetto della Principessa Consorte”.
Ci fu un attimo di totale silenzio.
Lui guardò l’ombrello, ricamato a mano, di finissima fattura, la punta era stata impreziosita da una gemma di dimensioni enormi e perfettamente sferica, non avrebbe tagliato nemmeno il pane. Sia lui che Selina guardarono l’espressione seria di Lily che impugnava l’ombrello fatto di merletti come se fosse una spada leggendaria…
Entrambi scoppiarono a ridere.
“Non preoccuparti, non ho intenzione di fare nulla di pericoloso. Come hai detto tu forse la mia corona è solo un ornamento, tuttavia sono pur sempre la Principessa Consorte di questo regno, è un mio dovere aiutare a mantenerne la pace non credi?” disse Selina sorridendo, “ad ogni modo mi aspetto di ricevere presto un tuo rapporto con le informazioni richieste”.
Uscirono dal negozio, ma poco prima di salire sulla carrozza la Lily si accorse di avere ancora in mano l’ombrello così tornò indietro per riportarlo.
“Pensavo che volessi portarti via la tua arma” commentò Lukas ridendo. Poi con sguardo serio chiese: “Selina sospetta qualcosa?”
“Non preoccupatevi, non ha scoperto nulla” rispose lei.
“Bene, continua a sorvegliarla”
“Ai vostri ordini.” La fedele serva si inchinò e se ne andò per raggiungere la Principessa Consorte.
Serie: La luna che risplende nella notte
- Episodio 1: Tradimento
- Episodio 2: La principessa abbandonata
- Episodio 3: Il Profeta dell’Amore
- Episodio 4: Gli sguardi che ti incatenano
- Episodio 5: Cambiamenti
Spero che Lukas e Lily non facciano parte dei briganti: sarebbe davvero triste un simile tradimento nei confronti di Selina, anche se a volte le cose non sembrano come appaiono. Nel proseguo della storia spero vorrai farci conoscere le loro ragioni, magari dietro alla morte di Eugene si nasconde altro.
Un finale inaspattato davvero, chi lo avrebbe detto che perfno Lily avesse dei segreti. Appassionante
Una bella lettura