
Nessuno ti farà del male (2)
Serie: Adiacentia
- Episodio 1: I passaggi
- Episodio 2: Ricordi
- Episodio 3: Ombre e Penitenti
- Episodio 4: Clara
- Episodio 5: Il mercato internazionale
- Episodio 6: Un bel guaio
- Episodio 7: In trappola
- Episodio 8: Materia informe
- Episodio 9: Per sempre giovane
- Episodio 10: Nessuno ti farà del male (1)
- Episodio 1: Nessuno ti farà del male (2)
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Dentro il Passaggio, vidi Matti insieme agli altri due, guardarsi intorno terrorizzati. Poi li vidi correre nudi verso il lago e, chissà perché, quasi affogare in meno di un metro d’acqua. Sembrava che volessero fuggire via da qualcuno, eppure lì non c’era nessuno a inseguirli.
Le Ombre guardavano lo spettacolo come se si fosse trattato di un programma comico in TV, sbellicandosi dalle risate. Quindi, uno dopo l’altro, entrarono nel Passaggio. Io esitai, perciò il piccoletto si voltò e mi disse: «Puoi passare anche tu: questa Sfera è diversa, non porta dall’altra parte. Collega solo due punti della stessa brana». E aveva ragione. Mi avvicinai alla Sfera un po’ perplessa, ma quando allungai la mano, mi accorsi che potevo attraversarla senza problemi.
Le Ombre circondarono Matti, mentre i suoi amici si trascinavano a fatica verso la riva. Gli urlavano contro e godevano nel vederlo annaspare.
Ne avevo abbastanza. Andai dritta verso di loro, finché l’acqua non mi arrivò ai fianchi, poi li guardai uno per uno negli occhi e ordinai loro di lasciarlo in pace, di andarsene e non tornare mai più.
Non saprei dire cosa accadde esattamente, ma ebbi l’impressione di emanare, anche se solo per un attimo, una forte luce. Loro furono come abbagliati e arrivai a vedere il loro sguardo sorpreso e anche un po’ spaventato. Poi sparirono e tornò finalmente la pace.
Provai ad afferrare la mano di Matti per tirarlo fuori dall’acqua, ma non riuscii a toccarlo. Lui però mi vide e si calmò subito. Andammo a sederci sulla riva del lago e, ancora una volta, mi domandò: «Chi sei?»
Gli dissi che non aveva importanza, ma gli rivelai un segreto: niente e nessuno gli avrebbe mai fatto del male, ed era la verità. Lui, esausto, chiuse gli occhi, sorrise e si addormentò sulla sabbia.
Da quel momento Matti smise di avere paura.
Nelle settimane successive, lo vidi cambiato: non sembrava più triste a causa della sua malattia, non piangeva più ogni volta che guardava la foto di Juuso, e non aveva più paura di me.
Così un pomeriggio d’estate in cui, al termine della giornata lavorativa, Matti sedeva su una panca in chiesa, lo salutai. E, sorprendentemente, lui ricambiò il mio saluto, come se la nostra fosse stata la più normale amicizia al mondo.
Poi il sacrestano uscì dalla chiesa, ma io rimasi lì seduta, provando una strana gioia mai sperimentata prima. Mi accorsi allora che alla mia destra c’era qualcuno. Mi voltai e la vidi, bellissima e sorridente come la ricordavo.
«Clara, sei proprio tu! Che ci fai qui?»
«Ciao tesoro, indovina un po’?»
«Sei venuta a prendermi?»
«Cosa pensi che ci faccia qui quella Sfera?»
Guardai dietro di lei e in effetti c’era un Passaggio aperto. Non riuscivo a crederci, finalmente mi lasciavano tornare.
«Ti abbiamo osservata per tutto questo tempo, sei stata brava. Coraggio, andiamo.»
Clara mi fece strada attraversando per prima la Sfera e quando toccò a me, con grande emozione, mi accorsi che il mio corpo poteva passare senza alcun impedimento: in un attimo mi trovai dall’altra parte.
Notai subito che qualcosa era cambiato, ma all’inizio fu difficile stabilire di cosa si trattasse. Poi, guardandomi intorno, capii che i colori non mi davano più fastidio e non avevo più nemmeno la nausea. Molto strano, pensai.
«Clara, dimmi una cosa: questo è lo stesso luogo in cui eravamo prima? Sembra così diverso.»
«Il luogo è lo stesso, piccola. Sei tu ad essere cambiata.»
A quel punto qualcuno mi venne incontro: un Beato dall’aspetto familiare.
«Lui?»
«Bentornata Arja, sono proprio io. Adesso puoi chiamarmi Flavio.»
«Sei diventato un Beato, non posso crederci!»
«Allora, come sto?»
«Stai benissimo. Ma a me piacevi anche prima.»
Io, Clara e Flavio ci allontanammo insieme dalla zona dei Passaggi, percorrendo strade e osservando panorami che mi parvero nuovi e sorprendenti.
Un gruppo di Ombre ci passò davanti tagliandoci la strada, poi proseguì allontanandosi lentamente da noi. Capii che ormai non potevano più vedermi.
Finalmente, trovai il coraggio di lasciar andare i miei ricordi e di accettare la nuova me senza riserve.
E fu così che una piccola ribelle dai capelli rossi divenne Beata.
Serie: Adiacentia
- Episodio 1: Nessuno ti farà del male (2)
Leggendo questo ultimo episodio, riflettevo su come l’intera serie abbia un tratto cinematografico. Soprattutto le scene in cui c’è anche Matti. Sarebbe davvero interessante..chissà.
Complimenti Arianna, hai fatto davvero un ottimo lavoro!
Sono davvero felice che ti sia piaciuta ❤️ Grazie mille 🤗
“E fu così che una piccola ribelle dai capelli rossi divenne Beata.”
Che meraviglia, mi sono commossa 🥹
❤️
Il tuo racconto è stupendo e altrettanto lo è questo finale. A me piace immaginare Arja, e per un attimo lo avevo proprio pensato, come una sorta di angelo custode di Matti, un’anima che lo accompagni e lo sostenga durante la malattia. Spero di cuore che questa mia impertinenza ti insinui nella testa quel dubbietto che potrebbe anche trasformarsi in una nuova parte, parallela alle altre due. Come una sorta di trittico che va a comporre un’unica bellissima storia 🙂
Ora mi hai messo la pulce nell’orecchio 🤔 😁 ❤️
Bene, bene, bene 🙂
Mi piace il finale, mi piace molto anche come hai progettato la storia. Il collegamento con il “Sacrestano”. Il tuo stile delicato arriva direttamente al cuore. Di nuovo brava. 👏👏
Grazie ❤️ ❤️ ❤️
Quindi questa serie completa la serie precedente. Grande idea per creare un libro unico con una bella storia che trasmette la sensazione di un passaggio lieto oltre la bolla e oltre la dimensione transitoria per chi, come la piccola Arja, ha mantenuto o riacquistato un’anima senza ombre.
Grazie M.Luisa! ❤️
Sai, Arianna, credo che tu abbia centrato qualcosa che io penso: quando una persona a noi cara viene a mancare, forse per un po’ di tempo resta ancora, in qualche modo, nella nostra realtà e ci osserva. Non sono una credulona, ma ci sono delle coincidenze strane che ho vissuto in prima persona. Bravissima❤️
Grazie Concetta ❤️
Bello, un bel lieto fine. Mi è piaciuto molto!! Pieno di emozioni e spunti di riflessione.
Grazie mille ❤️🤗
Dolcissima Arianna, leggerti è una gioia!🌹🌹🌹
Grazie, i tuoi commenti mi fanno tanto piacere ❤️
Davvero bella questa serie, hai trattato con delicatezza, originalità e molta sensibilità un tema difficile come quello del “passaggio” (dopo aver letto la storia di Arja, la parola “morte” mi pare troppo riduttiva).
E hai condito il tutto con un po’ di leggerezza ed ironia, che personalmente apprezzo tantissimo: “gli angeli sono capaci di volare perchè sanno prendersi alla leggera”, diceva non ricordi chi, e direi che calza benissimo sul personaggio di Arja!
Sono felice che ti sia piaciuta 🙂 Grazie mille ❤️
Che bella serie Arianna, mi dispiace un po’ che sia finita.
Aspetto la tua prossima storia ♥️
Grazie Melania ❤️