Obtorto collo

Egregio Direttore,

In relazione all’articolo apparso sulla pregiatissima sua rivista, dal titolo “Non รจ possibile differire le differenze ferali”, Le sarei grato qualora volesse pubblicare la mia opinione in merito: Davvero รจ singolare vedere con quanta acrimonia una scurrile sperequazione puรฒ addivenire, agli occhi e, obtorto collo, alle menti dell’incoercibile viragine, una vexata quaestio che sembra porre, quale ancipite plesso, un infraumano uso di attribuzioni palesemente legate ad una natura ipertrofica.

L’attendista, scusso da prioritario revanscismo, finalmente potrร  catoneggiare e, nel consentaneo dicotomizzare mende di un’inaudita lepidezza, manifestare un’albagia sullo scrimolo dell’univoco neologismo, memore dell’omogeneitร  dell’ermetismo ancipite. Allora il misoneista sarร  convinto dell’inutilitร  dell’apodittica logomachia e, con intemerata ma opinabile perifrasi, accetterร  l’univoca acclarazione che condanna il coartare diuturno.

Quindi, una volta chiarita la vacuitร  dell’aprioristica egolatria ci resta solo da chiedersi se puรฒ, un homo sapiens, accettare l’esorbitare diuturno di sproloqui estemporanei, privi di lepidezza e tendenti invece all’egolatria, che, come chi va scrivendo, more solito, da nascoste plaghe cerebrali, senza seriore rifiuto dei disfemismi, pretende di dichiarare, convinto assertore del carattere icastico e non esiziale, cioรจ senza menda, delle elucubrazioni interiori.

La poliedrica egolatria necessita di appropriati freni inibitori. Ma quali? Ed in che modo? L’esoterico ed avito e, spero me ne venga dato atto, ominoso, stolido, specioso contraltare, avrร  una sua logica e ragione empirica, solo in un consentaneo revanscismo; obliterante l’ortoepia imposta come aut-aut a semplice privilegio di un apodittico augurio di acclarare, ab imis, ancipiti, impreteribili azioni, evitando lo scrimolo eufemistico dell’esegesi per penetrare in uno scusso modo espressivo che, ne sono certo, รจ quanto la maggioranza delle persone desidera.

Grazie e cordiali saluti.

P.S.: รˆ la quarta volta che Le scrivo, senza aver mai ricevuto risposta e senza aver mai trovato la mia lettera nella posta dei lettori.

La prego vivamente di provvedere alla pubblicazione altrimenti mi vedrรฒ costretto a sospendere l’abbonamento e pubblicare sui social il fatto che, di chi vi legge (e vi scrive) non ve ne frega una cippa.

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