
P.I.L. Prodotto Interno Lordissimo
Tanti sono i pensieri che scorrono nella mia mente, anche nel momento del bisogno.
Da quelli esistenziali: “Chi sono, perché esisto, dove sto andando?”
A quelli più prosaici: “Cosa è rimasto nel frigo? Dove ho posteggiato la macchina?”
Fino al più banale: “Ma oggi che giorno è?”
Oggi ho pensato al corpo umano. Macchina perfetta, di una complessità tale che, a tutt’oggi, tanti sono ancora i misteri da scoprire; macchina che però ha una particolarità: ha bisogno di rifornirsi di cibo continuamente ma a differenza delle altre, che ne richiedono sempre lo stesso, il corpo umano necessita di una dieta variegata, non accontentandosi di cibo allo stato semplice (riso, farina, carne e verdure) ma di piatti complessi nella preparazione, che sono il risultato dell’esperienza di cuochi a tutti i livelli, dalle semplici massaie agli chef stellati.
Il corpo si abitua ai gusti a seconda dei costumi ed abitudini delle popolazioni, a seconda delle latitudini e del cibo disponibile. Ci sembra normale mangiare dell’agnello mentre inorridiamo a vedere chi serve a tavola cani o gatti. Per lo stomaco le cose sono indifferenti, basta che siano trattate con standard elevati d’igiene.
Lo sforzo per soddisfare il primario bisogno di nutrire il nostro corpo con cibi complessi, elaborati – spesso costosi – lo sforzo per digerire, scindere nelle varie componenti chimiche il cibo, come viene ripagato? Con un prodotto, o meglio un sottoprodotto di scarsissimo valore commerciale e dal profumo non proprio inebriante che, a volte, attendiamo con ansia, e di cui sentiamo l’impellente bisogno di liberarcene con sforzi non indifferenti. Tanto è il lavoro preparatorio, la perdita di tempo e lo spreco di denaro, per ottenere sempre lo stesso risultato.
E pensare che sarebbe bello ottenere invece un prodotto di alta qualità, come nella macchina del gelato dove ci metti le uova, il latte, il ghiaccio, la frutta ed alla fine voilà: tante palline prelibate.
Il corpo umano è davvero una gran macchina, ma che produce sempre e soltanto delle schifezze immonde e puzzolenti.
Sarà anche una macchina perfetta, non lo metto in dubbio, ma a mio modesto avviso poteva essere migliorata con qualche accorgimento, prevedendo un modo diverso d’evacuazione meno traumatico ed imbarazzante, eliminando ogni odore sgradevole trasformando i miasmi in profumi, rendendo i servizi igienici luoghi più gradevoli da frequentare. Evidentemente nel progetto divino non è stata riservata una particolare attenzione a questa funzione corporale, forse considerata di scarso valore.
È probabile che nessuno voleva metterci le mani, per così dire, in “pasta”.
Per concludere una considerazione; il nostro corpo è fatto proprio così:
che mangiamo con le dita la nutella,
che gustiamo una fetta di mortadella,
che assaporiamo la paella,
che degustiamo una torta alla cannella,
che sorseggiamo pure una tisana alla citronella,
non ci stupiamo più di tanto:
la merda è sempre quella!
(E son guai se non arriva!)
Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Umoristico / Grottesco
Con riferimento all’oggetto della novella ho scritto dei versi.
Versi vacui
Tutto è vacuo!
In questo mondo tutto è vacuo.
È vacuo e incerto il domani,
e il giorno che verrà dopodomani.
È vacuo e incerto il futuro,
per chi è solo davanti a un muro.
È vacuo e incerto l’amore,
per chi lo vende per qualche euro
in una camera a ore.
È vacuo e incerto il seguente verso, che non trovando rima
si sente perso.
Di una cosa sola ho certezza,
che starò male, molto male,
se dopo qualche giorno non evacuo.
Deliziosa… la novella!😂
Verità sconvolgente per un argomento indecente elaborato dalla mia mente senza remore e autonomamente. Ti ringraziamo immeritatamente.
Ironico e sferzante sul tema ricorrente, prodotto regolarmente, dal nostro apparato digerente.
Hai colpito ancora, e bene!
Grazie. Visto l’argomento trattato sono proprio uno scrittore di me…….ritato suc..cesso. Quando parlo di str…. il tempo per me va veloce, non come per tutti gli innamorati che oggi va lentino.