
Pace
Serie: Wiccats.
- Episodio 1: Lory
- Episodio 2: Mizu
- Episodio 3: Thanos
- Episodio 4: Ditteri
- Episodio 5: Order Received!
- Episodio 6: Velluto bordeaux
- Episodio 7: Il libro della strega
- Episodio 8: Palla di pelo
- Episodio 9: Idropittura
- Episodio 10: Matilda
- Episodio 1: Argilla rossa
- Episodio 2: Diluvio
- Episodio 3: Clientela
- Episodio 4: I tuoi desideri…
- Episodio 5: Hollandia
- Episodio 6: La crudeltà delle streghe
- Episodio 7: Mamma mia
- Episodio 8: Battaglia!
- Episodio 9: Caramello
- Episodio 10: Luci e Ombre
- Episodio 1: T-shirt
- Episodio 2: Nhtoi
- Episodio 3: Divorare l’anima
- Episodio 4: Prigionieri segreti
- Episodio 5: Il nero più nero
- Episodio 6: Lezioni di metafisica
- Episodio 7: Una faccia maledetta
- Episodio 8: Ricordi neri
- Episodio 9: Vibrisse
- Episodio 10: Nuovi colleghi
- Episodio 1: Francesismi
- Episodio 2: Fantasmini
- Episodio 3: Un grido d’aiuto
- Episodio 4: Spettacolo di luci
- Episodio 5: Rompere il legame
- Episodio 6: Pace
- Episodio 7: Proiezione
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
STAGIONE 4
Nadine aveva un’espressione dispiaciuta e arrabbiata allo stesso tempo:
– Pauvre petite chaton ! Povera micia. –
– Io impazzirei sapendo che uno dei miei gatti sta soffrendo… –
Davide rivide i monconi del suo Snupy fremere per il dolore, quella bocca aperta in un urlo muto. Chiuse gli occhi e scosse leggermente la testa.
Si sedettero ad un tavolo per due, poco distanti dall’enorme tavolata dei dipendenti MediaMars urlanti.
– Controlla che nessuno si avvicini, io vado dai miei gatti a portare loro un po’ di cibo. – Lo stregone abbassò la testa sul petto, uno dei piatti che aveva sul vassoio si svuotò completamente.
– Quel idiot tu es. Uno scemo gentile… – La bellissima strega sorrise guardando il corpo privo di sensi del suo rivale stregone.
Mizu stava facendo una delle sue tante sedute di grooming, quando il robot da combattimento Blue Defender prese vita con un inquietante rumore di motorini elettrici.
Il gattino nero fece un poderoso salto di paura.
– Ma sei SCEMO? – urlò con la sua vocina da Timmy Turner atterrando con il pelo gonfio e un’espressione buffa.
– Ciao Mizuccio. Scusami, ma volevo portarvi qualcosa di buono. –
Le braccia meccaniche del robot si allungarono, mostrando al micio quattro fettine di carne alla brace scottate a puntino e ancora tiepide.
– Beh, allora non sei proprio scemo, scemo… – Il gattino aveva sollevato la coda mostrando la sua gioia.
Kira arrivò trotterellando: – È Davide? Hai portato cibo buono? –
Thanos, il gattone con la voce di Massimo Decimo Meridio, arrivò subito dopo annusando l’aria: – Questo è l’odore di fracosta alla brace? Adesso si comincia a ragionare. –
Il robot prese una ciotola poggiata vicino alla porta e vi posò i quattro succulenti pezzi di carne. Con le mani di plastica ruppe facilmente in brandelli piccoli quella polpa tenerissima e deliziosa: – Cercate di dividervele senza litigare. –
– Cos’è, sei in pausa pranzo? – Lilith comparve dalla porta con il suo solito passo elegante.
– Ciao Lilly! – Davide era quasi commosso nel vedere la sua gatta grigia e magica.
– Come sta Snupone? Non faccio altro che pensare a lui. Ha detto niente? –
Blue Defender muoveva la testa come a sottolineare il suo rammarico.
– Mi formicolano ancora tutte le zampe e la coda grazie a te. – La voce concitata di Zenitsu, il personaggio che doppiava il gatto bianco e nero, riversò un’ondata di speranza nell’anima dello stregone. Se fosse stato ancora vivo sarebbe esploso in un pianto infantile e singhiozzante.
– Snupo! Amore mio. ASPETTA! Aspetta, arrivo subito. –
Gli occhi del robot si spensero lasciando l’androide bloccato in una posa con le sue mani protese in avanti.
– Nadine, qui tutto bene? – Davide sollevò la testa improvvisamente, facendo trasalire la strega bionda mentre stava finendo le sue linguine alla carbonara.
– Nom d’un chien ! Vuoi farmi morire? – La strega afferrò la bottiglietta d’acqua e bevve a canna.
– Perdonami, ma forse ho fatto pace con il mio Snupy. – Prese il piatto con il tacchino e abbassò nuovamente la testa, lanciando la sua coscienza verso casa, insieme al cibo che sparì dal piatto.
– Comme tu es douce. – mormorò la strega.
Il robot si mosse con le mani occupate da parecchie fette di quel petto di tacchino cotto al forno.
– Lo sai vero quanto mi dispiace d’averti ferito! – disse Davide con un tono da radio vecchia.
– Quasi ucciso vorrai dire. – La voce di Snupy era stranamente calma e seria.
– Non mi perdonerò mai per quello che ti ho fatto. Credimi… –
– Che mi hai portato? – chiese il gatto bianco guardando il giocattolo con una strana espressione.
– Eh? Ah! Non saranno gli snack che ti piacciono tanto, ma è arrosto di tacchino, spero vada bene. – materializzò un piatto piano sul pavimento davanti alle zampe nuove di zecca di Snupy.
– Lo sai vero quanto mi dispiace d’averti ferito! – disse Davide con un tono da radio vecchia.
– Quasi ucciso vorrai dire. – La voce di Snupy era stranamente calma e seria.
– Non mi perdonerò mai per quello che ti ho fatto. Credimi… –
– Che mi hai portato? – chiese il gatto bianco guardando il giocattolo con una strana espressione.
– Eh? Ah! Non saranno gli snack che ti piacciono tanto, ma è arrosto di tacchino, spero vada bene. – materializzò un piatto piano sul pavimento davanti alle zampe nuove di zecca di Snupy.

Trasformò le grosse fette rotonde in tanti straccetti di egual misura con le sue dita di plastica.
– Assaggia! – Blue Defender spinse il piatto verso il gatto chiazzato.
– Non penserai di corrompermi? Non con del semplice cibo… almeno non completamente. –
Snupo annusò quei pezzettini di carne, per poi addentarne un paio con una certa foga.
Mugugnò qualcosa che somigliava a un “delizioso” e continuò a mangiare con gusto.
– Kiva! Senti qva! – chiamò Snupy la sua amica dal pelo lungo.
Kira arrivò trotterellando contenta: – Sono buoni? –
– Uhmm! Troppo buoni. – Snupy fece un po’ di spazio per far mangiare anche l’amica rossa.
– Ritorno nel mio corpo. Mangiate tutto mi raccomando. –
– Hei, scemo! – Snupy fermò il robot che stava per andare.
– Cosa? –
– Gvazie. –
Il robot si spense con uno strano suono elettronico.
– Mi spieghi perché hai la faccia di chi deve correre in bagno? – Nadine stava finendo la sua coppetta di panna cotta al caramello e cercava di capire come mai quello stregone tanto potente fosse tornato in sé che sembrava sull’orlo di una crisi di pianto.
– Tu me sembles être un petit enfant. –
– Scusami, ma il mio gatto mi ha perdonato e mi si è tolto un macigno dal cuore… – disse Davide frustrato dal non riuscire a piangere.
Dal tavolo vicino, quello affollato di colleghi chiassosi, il braccio di Michielin stava cercando di attirare l’attenzione del mago commosso:
– Ciò Davi! DAVI! E girate DdioBBono! –
– Ti sta chiamando le maniaque. – Nadine lo disse senza girarsi e con il tono di chi stava per scagliare un incantesimo esplosivo.
Davide si alzò per andare a vedere cosa volesse quel collega di lavoro tanto fastidioso: – Che ti serve Michi? –
– Borgo non è il tipo a cui paghi l’affitto? Alessandro Borgo? No? –
– Sì, è il proprietario dell’intero palazzo e non solo. Perché? – Davide non riusciva a capire. Per un attimo immaginò un tavolo con seduto il suo locatore, ma da quel che sapeva il tizio in questione difficilmente frequentava ristoranti self-service economici…
– AH! I lo ga copà! – Marco fece una risata stridula mostrando allo stregone il display di un cellulare sintonizzato sul sito di un telegiornale regionale.
Serie: Wiccats.
- Episodio 1: Francesismi
- Episodio 2: Fantasmini
- Episodio 3: Un grido d’aiuto
- Episodio 4: Spettacolo di luci
- Episodio 5: Rompere il legame
- Episodio 6: Pace
- Episodio 7: Proiezione
Se penso che mi sento in colpa quando uno dei miei gatti mi taglia la strada e io lo pesto, non voglio immaginare cosa può provare Davide nei confronti del povero Snupy. Per fortuna sembra averlo perdonato e almeno questo gigantesco senso di colpa Davide lo ha tolto dalle spalle. 😼
Taci che mi sento in colpa anche quando mi sembra che il cibo appena comprato non sia di loro gradimento… mentre io non ho avuto modo o tempo per prendere il mio di cibo e mi ritrovo a bere una tazza di tè caldo senza neanche un misero biscotto da pucciare. Morirò e il coroner troverà un cadavere secco, mangiucchiato dai gatti. ♥
“Io impazzirei sapendo che uno dei miei gatti sta soffrendo… “
Un dolore indescrivibile, che noi amanti di animali conosciamo bene…
♥ Ehh! ♥
Devo rileggerlo dal principio ma questo episodio mi sembra buono.