Pandemia

Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza fretta. (Francesco De Gregori)

Alice รจ triste. Siede composta, le mani incrociate sul grembo, nella stessa poltrona dove la sua mamma passava la maggior parte del tempo solo fino a due giorni fa. La mamma non cโ€™รจ piรน. Una lacrima scivola lungo la gota della ragazzina. Abbassa lo sguardo, osservando i due gatti che, come nulla fosse accaduto, contendono al pavimento una striscia di sole. Poi si stiracchiano e iniziano a giocare, avvinghiandosi tra loro, inscenando agguati reciproci e gareggiando per conquistare il gomitolo di lana. Lโ€™espressione di Alice si addolcisce per un attimo, poi ritorna triste. Nella sua mente rimbombano le ultime parole dette da suo papร  alla mamma, dopo lโ€™ennesimo sforzo per alzarla dalla poltrona, farle fare qualche passo sorreggendola sottobraccio e riaccompagnarla alla sua abituale seduta, cercando di non abbandonarla allโ€™improvviso.

ยซNon ce la faccio piรน, Maria! Non posso riuscire piรน ad accudirvi a questa maniera. Sono distrutto nel fisico,ย  nel morale e nelle finanze. La malattia ha divorato non solo voi, ma anche me. Oltre il mal di schiena, ho il morale a terra e non ho piรน un soldo. Ho speso tutto per pagare gli onorari dei medici e per acquistare i medicinali. Ma รจ risultato tutto vano. Peggiorate di giorno in giorno, e io posso aiutarvi solo con questa medicina, che vi allevia i dolori lancinanti. Non sopporterei di sentirvi urlare ancora. Maledetta Spagnola! Sembrava una polmonite, anche guarita e invece โ€œCompromissione renaleโ€, ha sentenziato il medico, per dire che non cโ€™รจ nulla da fareยป.

ยซVirgilio!ยป aveva risposto la mamma ยซAvete fatto ciรฒ che era nelle vostre possibilitร . Tosse e raffreddore li abbiamo presi insieme, ma voi siete stato piรน forte e siete guarito. Io ormai sono giunta alla fine. Aiutatemi ad andarmene in maniera serena. Fatelo per me. E fatelo per Alice. Ha solo 12 anni, e non merita di vivere in una casa dove aleggia solo lโ€™odore delle medicine e dei disinfettanti. Abbiate pietร  di me!ยป

Alice aveva notato la mamma sussultare. Stava singhiozzando. Poi aveva osservato il papร  versare la medicina nel bicchiere, piรน abbondante del solito. La mamma lโ€™aveva bevuta, poi aveva emesso un lungo sospiro, aveva reclinato la testa, chiuso gli occhi ed era rimasta immobile.

ยซPapร , che avete fatto?ยป, aveva gridato Alice, fuoriuscendo da un angolo nascosto. ยซAvete ucciso la mamma!ยป

ยซNo, tesoro! Le ho dato il laudano, la medicina per i dolori, che non ha mai ucciso nessuno, anche a dosi elevateยป, le aveva spiegato il padre mentre le lacrime scendevano copiose lungo le sue guance. ยซOrmai era giunta la sua ora. Se ne รจ andata serena.ยป

Ad Alice, nonostante le lacrime, non era sfuggito lo sguardo del papร  rivolto verso la finestra.

ยซPapร , adesso non vi fate venire idee strane, vi prego!ยป

Virgilio era scoppiato in lacrime a sua volta e lโ€™aveva stretta a sรฉ.

ยซTi voglio bene, Alice!ยป

Alice, svogliata, si alza dalla poltrona e va verso la finestra, allarga gli scuri, permettendo al sole di inondare la stanza. Non sopporta piรน di rimanere nella penombra. La mamma riposa serena. I becchini, con i fazzoletti a coprire bocca e naso, hanno terminato il loro lavoro. Hanno sistemato Maria e hanno allestito la camera ardente, lasciando nellโ€™aria un alone di cresolo e canfora che, mescolato allโ€™odore di cera delle candele, penetra con violenza nelle narici. Il papร  ora sembra sereno, รจ in camera al capezzale della sua amata. Alice vorrebbe aprire la finestra per far svanire gli odori ma sa che non puรฒ, e allarga ancora un poco gli scuri.

I gatti, sorpresi dalla luce, si sono acquietati, hanno smesso di giocare e si sono sdraiati, gli occhi socchiusi, ronfando e godendo del calore emanato dal pavimento illuminato dal sole.

Ad Alice sembra che il mondo giri senza fretta. Il suo occhio cade sul calendario appeso alla parete. Lโ€™anno 1919 si avvia verso la primavera. La Grande Guerra รจ ormai un ricordo, le discussioni sulla disfatta di Caporetto e sullโ€™esito finale di Vittorio Veneto sono cadute nellโ€™oblio. La Guerra ha mietuto vittime tra i militari, ma poi รจ arrivata la Spagnola a reclamare tante vittime tra i civili di tutto il mondo. Ora anchโ€™essa รจ un triste ricordo. Come la mamma sarร  un ricordo nel cuore di Alice, dolce e triste allo stesso tempo. La scena politica italiana sta cambiando. Un socialista originario della provincia di Forlรฌ elargisce grandi promesse al popolo italiano, ma in pochi ancora lo seguono. Il sole che entra nella stanza รจ una buona promessa: la primavera non tarderร .

Irene al quarto piano รจ lรฌ tranquilla che si guarda nello specchio e accende unโ€™altra sigaretta. (Francesco De Gregori)

Irene, 18 anni, guarda la sua immagine riflessa allo specchio. Si ritiene carina, vorrebbe uscire, incontrare le amiche, raggiungere la discoteca, fare nuove conoscenze. Ma non puรฒ. Accende unโ€™altra sigaretta e guadagna la poltrona, abbandonandosi su di essa. Una poltrona che รจ lรฌ da tempo immemorabile, forse da cento anni, forse piรน. Ha pochi ricordi della bisnonna Alice, ma la ricorda seduta sempre su quella stessa poltrona. Una donna quasi centenaria, che raccontava alla sua piccola pronipote come, a suo tempo, aveva perso la propria mamma durante lโ€™epidemia ricordata tristemente come Spagnola.

โ€œIo resto a casaโ€, รจ lโ€™ordine per contrastare il nuovo morbo. La scuola รจ chiusa da oltre un mese, ma il peggio รจ che la mamma Giulia si รจ contagiata, e pertanto lei e il papร  devono ora rimanere in isolamento per due settimane. La mamma era giร  una persona provata da una insufficienza renale cronica e necessitava di sedute di dialisi due volte a settimana. Il virus lo ha incontrato in Ospedale e, dato il fisico giร  provato a dispetto dellโ€™etร , la ha trascinata in terapia intensiva. Non cโ€™รจ stato funerale, non ha potuto neanche riabbracciarla per lโ€™ultima volta. Lโ€™hanno chiusa dentro un sacco e spedita al cimitero, dove al momento non si puรฒ neanche andare per recitare una preghiera. Gli occhi di Irene trattengono a stento le lacrime, che creano dei solchi liquidi lungo le guance. Siede composta, le mani incrociate sul grembo, una trattiene la sigaretta accesa, lโ€™altra sorregge il posacenere. Lo sguardo di Irene si addolcisce incrociando i gatti che, distesi sul pavimento, si crogiolano nellโ€™unica striscia di sole che entra attraverso gli scuri socchiusi. Sono apatici, avvertono il dolore che aleggia nella casa. Non li interessa neanche la pallina con cui sono soliti giocare, abbandonata in un angolo. Irene pensa che i due gatti potrebbero morire lรฌ, nel sole, senza neanche accorgersene.

Il papร  Tommaso appare nella penombra, gli occhi tumefatti, cerchiati di nero. Emette qualche colpo di tosse, coprendo la bocca con un Kleenex.

ยซPapร , hai ordinato la spesa? La lasceranno come al solito nel pianerottolo?ยป, chiede Irene esalando fumo dalla bocca e dalle narici e spegnendo la cicca nel posacenere..

ยซOggi no, tesoro! Non riesco piรน a pagarla. Sono troppi giorni che non lavoro, e quel poco denaro che avevo lo ho speso per i medicinali, prima per la mamma, poi per me. E non รจ valso a nulla. Ticket salatissimi e risultati molto opinabili!ยป, risponde Tommaso.

A Irene non รจ sfuggito lo sguardo del papร  rivolto alla finestra. Teme che quella sia per lui la scappatoia per superare la crisi che sta attraversando.

ยซStai, tranquillo, papร , ci arrangeremo con quello che cโ€™รจ in frigorifero!ยป, e gli allunga le sigarette.

Tommaso rifiuta, scuotendo la testa, poi si dirige verso la finestra e spalanca gli scuri. Il sole entra con la violenza del suo calore, illumina il pavimento e sveglia i gatti, che si stiracchiano, ronfando. Come resuscitati da morte apparente, cominciano a correre, a rotolarsi, a simulare agguati, a contendersi la pallina.

ยซNon ne posso piรน di vivere in questa semioscuritร ยป, sentenzia il papร , andando a stringere la figlia in un abbraccio. ยซOra spalancherรฒ le finestre e domani, qualsiasi cosa mi possa capitare, uscirรฒ da questa casa!ยป

Irene segue Tommaso sparire nei meandri dei corridoi dellโ€™antico appartamento. Osserva i gatti, che si sono di nuovo acquattati al sole.

ยซChe strana la storia, capace di ripetersi con cicli ben precisi, anche in questo piccolo ambienteยป, pensa Irene, accendendo unโ€™altra sigaretta e guardando il calendario appeso alla parete, che mostra come giร  l’Aprile 2020 sia quasi terminato. ยซUna mamma muore. Un papร  รจ distrutto nel fisico, nel morale e nelle finanze. Una ragazzina osserva il mondo girare senza fretta, con la speranza di ritrovarsi a vivere un domani in una societร  diversa, di certo migliore di quella in cui sono vissuti i suoi genitori.ยป

Aspira una lunga boccata, spegne la sigaretta, si alza dalla poltrona e raggiunge la finestra, spalancando anche i vetri. Dallโ€™alto la strada, del tutto sgombera da automobili, a parte lโ€™asfalto, appare come appariva alla bisnonna un secolo prima. Si sofferma ad ascoltare le voci dei vicini, che si chiamano per nome da una finestra allโ€™altra per accertarsi che ognuno sia vivo e al sicuro. Anche Irene vuol far sentire la sua voce, ma non sa chi chiamare. Non importa! Richiude i vetri e:

ยซPapร !ยป

ยซSรฌ, tesoro?ยป

ยซQualsiasi cosa mi possa capitare, domani uscirรฒ in strada insieme a te!ยป

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Discussioni

  1. Di questo racconto ho apprezzato gli affetti. La decisione compassionevole di Virgilio nella prima pandemia e i dialoghi quotidiani vissuti da figlia e padre, nella seconda. C’รจ un velo di sconcerto e di disperazione che attraversato il tempo, lasciato lรฌ su quella poltrona che hai inserito, facendolo apparire immobile anche se sono passate delle generazioni. I gatti stanno a guardare perpetui nei loro giochi e abitudini, ciรฒ che avviene รจ lontano dal loro mondo. Scrivere su questo tema รจ anche un modo per trovare un senso necessario.