Piccole farfalle

Piccole farfalle escono da ferite profonde, lei le guarda volare via. Ciò che resta sono segni bianchi su braccia nude da ogni consapevolezza.

Cosa fare? Sul corpo gli sfregi disegnano un dolore intimo e profondo. Lei cerca il bene, ma il male è abissale, la corrode da dentro e le blocca il respiro.

Le droghe sembrano darle piccoli sollievi temporanei, ma alla fine non bastano più nemmeno loro Allora prova con piccole pillole di felicità legale, ma il suo corpo è ormai assuefatto da tutto. Cerca la liberazione, sfregiandosi il corpo, martoriandolo, colpendolo nel profondo. Nulla le dona la liberazione che vuole, nulla le dona la luce che va cercando.

Si addormenta abbracciata a fiumi di lacrime amare che rigano il volto scavato da anni di abusi.

Nel sonno la situazione peggiora. Uno ad uno le si presentano fantasmi, in fila come senza tetto alla mensa, lei non li riconosce, ma sa chi sono. Uno ad uno, disturbatori seriali dell’unico momento che ad altri dona ristoro, ma che per lei è un vero incubo, un tempo  senza fine che le lascia l’amaro in gola.

Paranoie prendono vita nel sonno totale, la giostra gira e lei vomita, vomita sangue sulle teste di quegli incubi tragici. Sangue che sgorga da ogni pertugio, sangue dolciastro che le si ferma in bocca e lei lo sputa.

Tutto a un tratto la giostra si ferma. Una luce accecante le si presenta davanti “SEGUIMI” dice.

Non la riconosce, la luce è troppo forte e i suoi occhi troppo chiari per capire di cosa si tratta, ma si lascia guidare.

Come ipnotizzata si accoda a quella strana creatura di sole. Piano piano, passo dopo passo, lascia alle spalle quegli scheletri che le tendono la mano. Sale in spalla alla luce e si accorge che è una meravigliosa farfalla sgargiante.

Comincia a volare sul mondo paranoico dell’incubo, lo vede dall’alto, come un drone, li vede tutti, tutti i suoi incubi e le sue paranoie. Viste dall’alto sembrano così piccoli, talmente piccoli che non le fanno più paura.

Continua a volare flebile sopra quell’animale di luce; mentre si allontana dai suoi demoni il cuore si scioglie e la vita sembra meno cattiva. Ma una domanda le sorge spontanea: perché non posso vivere in modo leggero? Perché le paranoie galleggiano sullo specchio della sua vita? Perché la vita non è semplice?

Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Un quadro in cui allucinazione e sogno si confondono. Devo dire che il titolo e l’incipit sono particolarmente belli.

    La capacità descrittiva resta il valore n. 1 del tutto, a mio parere. Non è una cosettina da nulla: si può ammirare un quadro anche solo per i colori e non molti sanno creare certi quadri.
    Mi permetto, sempre con la massima umiltà e per esperienza personale, di consigliare alla​ brava autrice di cominciare a pensare a una storia, staccandosi dal personaggio.​ Non è un commento negativo, spero lo si percepisca. Anzi! Vedo grandi potenzialità.

    Molto interessante da leggere, particolare, per certi versi disturbante.