Ratti contro funghi

Aveva piovuto molto, le fogne si erano riempite di acqua e i tombini stavano quasi per scoppiare.

Uno di loro lo sradicò con un pugno e uscì dai sotterranei della città. Si trovava in un parco. Uscì zampettando e gli altri ratti sub killer lo inseguirono.

La loro era una schiera di roditori determinati a tutto.

Con il pelo fradicio, gli occhietti rossi osservarono ogni angolo del giardino pubblico, poi uno di loro lanciò un urlo di avvertimento.

Dal profondo del bosco erano usciti degli uomini… cioè dei funghi… o meglio dei funghi umani.

I roditori non si spaventarono, ne avevano sempre viste di ogni, e allora si compattarono in una formazione e all’urlo del comandante scatenarono i lanciafiamme.

I funghi umani si sciolsero come gelatina, ma erano tantissimi e presto le fiamme si consumarono.

Dalla loro non avevano lanciafiamme ma asce e scuri da guerra. Lanciavano urla di guerra e calarono sui ratti sub killer. Le armi bianche colpirono i roditori, smembrarono i loro corpi, poi colpirono i serbatoi dei lanciafiamme e il combustibile prese fuoco, scoppiò.

Si scatenò una palla di fuoco e tutti bruciarono.

***

Poco distante, altri ratti sub killer avevano assistito a quella carneficina.

«Cosa facciamo?». Erano spaventati, nessuno aveva intenzione di affrontare i funghi umani, ma si ricordavano del fatto che dovevano anche combattere, erano arrivati fin lì, avevano un dovere.

L’ufficiale li spronò. «È semplice. Noi andiamo a combattere e li vinciamo, li sconfiggiamo, come meritano queste orride creature».

I roditori annuirono, ma tutti esitavano.

L’ufficiale sbuffò. «E va bene. Vi ho capito, sapete? Adesso andiamo, vi conduco io alla carica».

Si mise a correre e sfiorò con i peli il fuoco che puzzava di benzina, gridò, sparò un getto di fuoco contro altri funghi umani che erano appena comparsi tra gli alberi, ma poi si girò e inorridito vide che nessuno gli era stato dietro.

«Vigliacchi! Vigliacchi, che volete fare? Venite qua subito o sennò…».

I funghi umani lo circondarono e lui disse, terrorizzato: «Mi arrendo! Io mi arrendo!».

Asce e scuri calarono su di lui.

Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Sci-Fi

Discussioni

  1. Ciao Kenji, anch’io mio sono ricordata delle tue pantegane! Alla fine scelgono sempre la ritirata, com’è accaduto con i Koala. Peccato per l’ufficiale, ha fatto una gran brutta fine…