Ricordi che ritornano

Serie: Legami di sangue


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Questo libro vuole parlarmi ed io sento il bisogno di ascoltarlo...

Diario. Ore 18:00 del 1/4/1978

Esiste un uomo che disturba i miei sogni colorandoli delle fosche tinte dell’incubo più nero. Credevo che questa figura appartenesse solo a me e al mio subconscio, invece con mia enorme sorpresa lo ritrovai proprio, lì, tra quelle pagine:

“Mia cara metà, conosci la storia dell’uomo grigio? È l’uomo che popola i miei incubi, l’incarnazione delle mie paure più profonde. Lo vedo da quando sono nata e sono sicura che anche tu lo vedi. Credi sia un fatto comune? Non lo so. Ma quella figura è reale; ne sono certa.

Appare nei miei sogni e mi parla. Assomiglia all’ombra di un uomo adulto, alta e slanciata. Si avvicina e, nonostante non riesca a vedere i suoi occhi, ho la certezza che mi stia fissando. Poi tutto diventa tenebra e i miei sogni si trasformano in angoscia e paura. E delle parole risuonano nella mia mente:

«Devi ricongiungerti… ritrova te stessa.»

Comprendi adesso?È la ragione per cui devo trovarti, per cui desidero ricongiungermi a te, prima che sia lui a trovare noi.”

Dopo aver letto quelle poche righe rimasi a riflettere. Si dice che i libri raccontino di noi senza saperlo. Se così è, significa che quella storia era lì per me. Anche io avevo incontrato l’uomo grigio, più e più volte, nei miei sogni proprio come vi avevo accennato prima. Ma lui, con me, usava parole diverse, dure, minacciose:

«Non devi lasciare che ti trovi… perderai te stessa.»

Mi sconvolgeva quella analogia al contrario. Il significato posto di quelle parole pronunciate da quella figura misteriosa.

Era strano, surreale, ma il desiderio di capire mi spinse a continuare nella lettura:

“Le ore passano ed io sono chiusa all’interno di questa camera d’albergo. Fuori non c’è anima viva. È notte fonda, tutti dormono, tranne lui. Attende che io mi addormenti per arrivare, ed è per questa ragione che sto scrivendo, per tenere sveglia me… e anche te. Questa notte non dovrai dormire. Veglieremo insieme sulle nostre vite. E cercheremo di scoprire cosa ci ha divise. Per aiutarti ti racconterò un episodio che ci lega. Anche se tu non ne sei al corrente. Io ne venni a conoscenza anni dopo, per caso. Avevo sedici anni, la tua stessa età. Ti vidi senza capire che eri tu. Ti osservai a lungo senza sapere il perché, ma tu nemmeno ci facesti caso. Eri con i tuoi genitori adottivi. Eri felice e spensierata. Erano giorni di fiera. Le bancarelle allestite a festa, le giostre e il cibo riempivano i tuoi occhi di allegria. Erano castani come i miei. Ricordo che indossavi un vestito che ti scopriva solamente il collo e le clavicole. Il tessuto di cotone bianco copriva le tue braccia e le tue gambe fino al ginocchio grazie a una gonna che si apriva a ventaglio. Ricordo bene anche i tuoi capelli, li portavi sciolti e si confondevano con un cielo buio e cosparso di stelle. Vidi il riflesso di quelle stelle nei tuoi occhi e capii che la spensieratezza della tua età mi era sconosciuta. Io stavo sognando, ti avevo sognata, senza rendermene conto. Credevo di aver sognato me stessa, e invece eri tu. Eri con la tua famiglia, ma non era quello il legame che ti teneva aggrappata alla vita. Ero io, io che ti avevo sognato perché quel legame era troppo profondo per essere spezzato dal tempo e dallo spazio…”

Non potei non pensare alla mia adolescenza. Quei ricordi erano davvero simili ai miei per quanto non ricordassi così bene certi dettagli. Ma sarei potuta essere io. E allo stesso tempo sarebbe potuta essere qualunque altra ragazza di quell’età.

Chiusi il libro. Era ora di cena ed io ero affamata.

Serie: Legami di sangue


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Horror

Discussioni

    1. Ho preferito tentare di evolvere la trama piuttosto che giocare su un fattore narrativo statico che caratterizzasse la trama dall’inizio alla fine. Spero di non creare confussione e che il tutto risulti chiaro anche nel prosieguo. Grazie per avere letto anche questo episodio.

  1. “Comprendi adesso?È la ragione per cui devo trovarti, per cui desidero ricongiungermi a te, prima che sia lui a trovare noi.” “
    Sto cercando di farmi un’idea su chi potrebbe essere, ma ci sono troppe opzioni. Vediamo se nel prossimo episodio mi darai qualche indizio in più.👏 👏

    1. Ho cercato di fare in modo che il lettore vivesse la stessa confusione della protagonista, che fosse costretto a decifrare il segreto di quel libro man mano che la lettura dello stesso va avanti. Volevo evitare che il lettore precedesse la protagonista, intuendo la trama e anticipandola. Mi aguro tu possa continuare a leggere anche perché sono curioso di capire se la mia scelta narrativa renderà la lettura più interessante o meno. Questo sito ci permette di sperimentare e confrontarci quindi ne approfitto. Grazie sempre per la pazienza con cui continui a seguire questo racconto.