Rientro al “Pensiero positivo”

E dopo questo viaggio nel futuro, cronologicamente 7 ore, mentalmente decenni; lascio questa città. Risalgo sulla macchina del tempo chiamata Alitalia e la imposto alle ore 20:00 del 30 maggio. Come località per tornare nel passato non posso che scegliere Venezia, anno, quasi 1500….

Una foto rappresentativa di tutto il viaggio, non ce n’è, o forse si, la foto di me che scrivo sotto il gazebo del parco Gyoen di Shinjuku perché è scrivendo che sono riuscito a fermare ed a fotografare con le parole i più bei momenti di questo viaggio.

Arrivato!! l viaggio non è stato fulmineo come sulla Delorian ma non ho avuto nessuno shock all’arrivo, mi aspettava il mio mondo, con le sue imperfezioni ma pur sempre con il “pensiero positivo”.

Grazie a tutte le persone che per brevi istanti o per momenti più lunghi hanno partecipato a questo mio viaggio meraviglioso ed a tutti quelli che hanno avuto il coraggio e la costanza di leggere questi lunghissimi testi del mio diario, un po’ anomali su facebook.

E’ colpa vostra se ho continuato.

Vi saluto con un sorriso ed un inchino.

P.S. Anzi P.P. piccolo pensiero positivo italiano…..

Un’altra bella particolarità di Tokyo è che ovunque trovi depositi bagagli, non solo nelle stazioni dei treni e della metro ma anche per strada. Metti la monetina da 100 yen (75 centesimi di euro) ed hai ovunque il tuo scomparto bello capiente.

Mi sveglio a Venezia Mestre, c’è il sole. Ho tempo prima di ripartire, ne approfitto, mi voglio fare un giro a Venezia. Chiedo alla reception del mio hotel se posso lasciare i bagagli, mi risponde:

« qui da noi no, ma nell’hotel di fronte hanno un “deposito bagagli” »

bene, chiedo all’hotel di fronte ed il portiere mi chiede:

« quanti bagagli ha? »

Io « beh, una valigia, una borsa per computer ed una busta »

Lui « vede se riesce a farne uno »

« come? scusi, la valigia è strapiena non saprei come »

« allora mi dispiace ma sono un euro a pezzo » 

« quindi sono 3 euro perché ho la busta e la borsetta? Ma scusi, ha una busta grande cosi li unisco »

lui un po’ scocciato « no mi spiace, ma se vuole può andare in stazione »

« ah, grazie! »

« ma li sono quattro euro. Sa, se li lascia qui un conto è un bagaglio, ma tre, aumenta la responsabilità »

notando una leggerissima presa per i fondelli, non faccio più domande, pago e chiedo dove posso lasciarli, mi dice:

« prego, li dietro alla tenda ».

non sono riuscito a fargli l’inchino….. Pensiero positivo, pensiero positivo,PENSIERO POSITIVO!

Ti piace0 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Con questo tuo ritorno in Italia mi hai fatto davvero sorridere. Sono io, da lettore, che ringrazio te per aver condiviso, con grande umiltà e semplicità, questa tua edificante esperienza con persone, come me, che non hanno la possibilità di viaggiare?!

  2. Ciao Giorgio, io ringrazio te per aver condiviso questo diario. Ti giunga il mio virtuale inchino 🙂
    Qui in Italia dobbiamo per forza di cose armarci di Pensiero Positivo, soprattutto in aeroporti e stazioni ferroviarie. Spero vorrai renderci parte di altri viaggi in giro per il mondo, aspetto con impazienza il tuo ritorno.