
Sbarco
«Ecco l’Iraq». Sebastiano era sognante.
«Che fai, caporale! Pensa alla mitragliatrice» lo rimbrottò il sergente.
«Agli ordini».
Gli AAV7 stavano avvicinandosi alla costa.
Sebastiano strinse la M2HB, ma lo fece solo per fare scena: in realtà non temeva nulla.
In quel momento gli AAV7 si spiaggiarono e puntarono alle dune che erano lì vicino.
Tutto nella prassi: non c’era nulla di grave, la guerra era finita, la minaccia del terrorismo vanificata…
Una raffica mise fine ai pensieri di Sebastiano. «E ora?». Batté le palpebre, era stupito.
In lontananza c’era un gruppo di terroristi che gli puntavano contro gli AK.
«Fuoco, fuoco, fate fuoco!». Il sergente sbraitava anche alla radio.
Sebastiano puntò la M2HB contro gli avversari e incominciò a sgranare le pallottole. Sembravano più perle di luce spenta che altro.
Non appena le perle di luce colpirono i nemici, ci furono degli schizzi vermigli e il pericolo sembrò cessato.
Sebastiano si guardò attorno, con lui la M2HB, poi il sergente gli fu addosso. «Cosa stavi facendo!».
«Signor sergente, io mi stavo difendendo».
«Non dire idiozie. Che razza di marò sei! Sei un incapace, tieni la mitragliatrice come se fossi una femminuccia».
Anche se era un insulto molto vintage, Sebastiano arrossì lo stesso. «Signor sergente, ho fatto il mio dovere…».
«No invece. A colpire i terroristi sono stati gli altri con le M2HB, mica te».
«Signor sergente, mi scusi se la contraddico, ma io ho fatto il mio dovere».
Adesso gli AAV7 si erano fermati. Gli altri marò stavano scendendo, qualcuno rideva di Sebastiano.
Il sergente diede un pugno in faccia a Sebastiano. «Non osare contraddirmi. Io ho ragione e tu hai sempre torto».
«Ma signor sergente…».
«Ehi, ragazzi, avete sentito che cos’è successo a Nassirya?».
Il sergente si distrasse. «Cos’è successo?». Dall’alto dell’AAV7 si rivolse ai marò più in basso.
«Un attentato. Un bel po’ dei nostri sono morti» segnalò quel tipo.
«Hai sentito, Sebastiano? Mentre tu giocavi con la mitragliatrice, i nostri ragazzi hanno perso la vita. Vergognati!».
Sebastiano avrebbe voluto fargli notare che aveva sempre fatto il suo dovere, ma alla fine decise di tacere. Era meglio così.
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Molto interessante questo librick
Grazie Aleksander!
Ho apprezzato il ricordo dei nostri caduti a Nassiriya
Ricordo che quando l’attentato avvenne ero in prima superiore
Il tuo sergente mi ha riportato alla mente l’ufficiale di Full Metal Jacket
Ormai lo sai che amo parlare della mia passione militare nei racconti che scrivo. Grazie del commento!