Scarabocchi // Senza paura
Colorava le pagine che scrivevo come se non fossero importanti. Nessuno capirà realmente quello che vuoi raccontare, diceva. Ma era grazie a quelle pagine se potevo rientrare nei tempi dell’affitto, anche se tardavo comunque. E’ che non mi andava di dare i miei risparmi al Signor Gipson, che di soldi ne aveva fin troppi. Quindi, mi inventavo delle scuse sperando che se ne dimenticasse per una volta, e che, per una volta, facesse un eccezione. Erano anni che pagavo quel fottuto affitto e un’eccezione poteva farla, no? Ma preciso come sempre, il 27 di ogni mese, bussava alla porta pretendendo quei soldi che fingevo di non avere, riuscendo sempre ad estorcermeli. Intanto lei continuava a darci dentro coi colori, e come se non bastasse usava i miei soldi per comprarli. E quando doveva lavorare ai suoi quadri, che pagavano anche più dei miei libri, non trovava l’ispirazione giusta, diceva. E quei colori sulle mie pagine di certo non aiutavano me a trovarla. Così decidemmo di lasciarci e ricominciai a scrivere senza la paura di ritrovarmi con delle pagine scarabocchiate. Ma la solitudine uccide, e quando trovarono quello che avevo scritto non lo capirono, ma vedendo quegli scarabocchi, pensarono che sarebbe stato meglio se avessi scelto di fare il pittore. //
Non vedeva un tramonto così da tanto e sapeva che non ne avrebbe visti altri. Questa, la fine di un padre cresciuto nel bisogno di ottenere ciò per cui pensava di essere nato, la libertà. Anche se sapeva che nella sua vita non ce n’era traccia. In ginocchia sulla sabbia pensava solamente al sole rossastro che gli scaldava la pelle, chiedendosi se quello stesso sole, entrando nell acqua, non si potesse spegnere per sempre. Un omicidio racchiuso in un quadro che nessuno avrebbe mai visto. Sapeva di essere diverso. Che l’uomo che avrebbe premuto il grilletto non avrebbe assaporato una vita intera senza paura. Questa, forse, la causa dei suoi mali. Poi lo sparo coperto dal rumore delle onde, il corpo spento sulla sabbia, una volta pensante. Il sole illuminava ancora, anche se dentro il mare. //
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Davvero una gran bella sorpresa. Complimenti per la scrittura, bella, fluida.
Ma le storie, accipicchia! Per niente banali. In particolare, evidenzio questa frase “Un omicidio racchiuso in un quadro che nessuno avrebbe mai visto” quale piccola perla.
Per un attimo ho pensato vi fosse una connessione tra i due racconti, ma non mi sembra. Però l’idea sarebbe niente male…
Complimenti.
Forte questo librick!
Mi piace il tuo stile narrativo, essenziale ed efficace nelle descrizioni. Vado subito a cercare altri tuoi racconti.