
Scomode risposte
Serie: Come fa la luna con le maree
- Episodio 1: L’astro
- Episodio 2: Il passato รจ negli occhi
- Episodio 3: Figlia di NN
- Episodio 4: Scomode risposte
- Episodio 5: La fanciulla dei soffioni
- Episodio 6: Grandi confessioni, enormi promesse
- Episodio 7: Come alberi
- Episodio 8: I tre padri
STAGIONE 1
Le gambe la guidarono, quasi inconsciamente, verso la casa in cui abitava sua madre insieme al marito e ai due figli avuti da lui. Corse a perdifiato per mezzโora mentre la luce del plenilunio le illuminava la strada. Al di lร delle siepi che recintavano la proprietร , vi era una finestra che lasciava intravedere la luce delle candele. Si avvicinรฒ calpestando le foglie secche che ricoprivano il cortile. Con una mano strinse il suo grembiule quasi fosse un appiglio per tenersi in equilibrio, mentre con lโaltra si appoggiรฒ al davanzale e si aiutรฒ a sollevarsi dal suolo quel tanto che bastava a dare unโocchiata allโinterno. Si sarebbe fatta vedere da sua madre, lei lโavrebbe invitata a entrare, e il marito, impietosito da quella improvvisa visita notturna, avrebbe lasciato che si stringessero forte prima di stringerla anchโegli e, forse, tutti i pezzi avrebbero trovato il proprio posto. Questo era quanto immaginava Olga, e questo era ciรฒ che le stava dando il coraggio necessario per fare quello che andava fatto. Cominciรฒ a contare: al suo tre avrebbe fatto in modo di rendersi piรน visibile allโattenzione della madre che sicuramente era lรฌ nella stanza perchรฉ ne avvertiva la voce.
โ Tre! โ E si aggrappรฒ al davanzale con entrambe le mani, mentre i piedi poggiavano su un pilastro in pietra adibito a panchina. Dalla tendina semiaperta vide il tavolo ancora mezzo apparecchiato, e in piedi, spalla a spalla, sua madre, il marito e i loro due bambini, tutti in posa per farsi ย scattare una foto. Il fotografo aveva la testa nascosta sotto una coperta scura e manovrava la sua Sanderson dando indicazioni ai padroni di casa su come sistemarsi: โ Piรน a destra; piรน a sinistra; bene cosรฌ! โ e tra una pausa e lโaltra, sorseggiava del vino.
Sorridevano tutti, e la loro felicitร era cosรฌ chiara che il cervello di Olga non potรจ illuderla che fosse diversamente.
Tra tutte le voragini che il suo cuore ospitava, quella che si aprรฌ in quel momento fu la piรน profonda.
โ Mammaโฆ- sussurrรฒ tra le labbra, mentre una lacrima scendeva ad aggiungere sale su ferite mai guarite.
Il pilastro in pietra che le faceva da appoggio vacillรฒ, e con esso, le sue gambe e le sue illusioni.
Si sbilanciรฒ allโindietro e cadde, trascinando con sรฉ il vaso dei fiori che era posizionato sul davanzale.
Il rumore fu avvertito allโinterno della casa.
โ Stai comodo, vado a controllare io. Sarร quello stupido gatto! โ disse Giovanna al marito.
Si avviรฒ al portone, mentre Olga cercava la forza per rialzarsi, andare via e far finta che quella notte non fosse mai esistita. Ma non ne ebbe il tempo: sua madre era giร sul pianerottolo.
โ Olga, perchรฉ sei qui?
La ragazzina non rispose. Si alzรฒ e, presa una rincorsa, le si gettรฒ tra le braccia, bagnandole il grembiule di pianto.
Quanto ci fosse di giusto nellโanteporre il bene di una figlia a quello di un matrimonio, Giovanna non ebbe il coraggio di chiederselo. Probabilmente giร sapeva la risposta che le avrebbe restituito il cuore, cosรฌ come sapeva che non sarebbe stata capace di rispettare, di quel cuore, le ragioni.
Non riuscรฌ nemmeno a contraccambiare la stretta in cui lโaveva presa Olga, e nel frattempo si voltรฒ pavidamente verso il portone per controllare che suo marito non lโavesse raggiunta.
โ Non piangere. Lo sai che non puoi stare qui, โ le disse a voce bassa.
Poi a un tratto si udรฌ la voce di suo marito superare i vetri della finestra: โ Giovanna, tutto a posto lรฌ fuori?
Intimorita come un cerbiatto alla vista dei cacciatori, si scollรฒ dai fianchi le braccia disperate di quella figlia che aveva messo al mondo senza poterle assicurare un posto sicuro in cui stare.
โ Ti prego, vai via, โ le disse implorandola. โ Non fare in modo che lui ci veda. Verrรฒ domani al solito posto, te lo prometto, ma adesso vai!
Recitata la sua assurda preghiera, balzรฒ sul pianerottolo e, scostando il portone, rientrรฒ in casa.
Se gli occhi di Olga fossero stati due coppe dโoro, si sarebbero riempiti fino allโorlo di lacrime tanto corrosive da bucarne il fondo. Se mai di pianto era possibile morire โ pensรฒ โ avrebbe dovuto dire addio alla sua vita quella stessa notte.
Come una ladra, coperta da un manto di vergogna, percorse il cortile, scavalcรฒ il cancelletto e imboccรฒ la strada del ritorno. Non si voltรฒ indietro neanche una volta, e si sforzรฒ di cancellare la vista e il ricordo di quella casetta bianca in cui viveva una famiglia che mai avrebbe potuto chiamare sua; di una casetta in cui si stava scattando una di quelle fotografie in cui mai si sarebbe potuta rivedere.
Riuscรฌ a far ritorno alla villa dei Folliero prima che il gallo cantasse. Indossรฒ cuffia e grembiule e servรฌ la colazione ai signori, dopo essersi disegnata in volto il sorriso piรน triste che si fosse mai visto.
Qualche ora piรน tardi, Giovanna, approfittando dellโassenza del marito, avvolse capo e spalle in uno scialle e si incamminรฒ verso il luogo degli incontri segreti, cosรฌ come aveva promesso ad Olga.
Purtroppo, perรฒ, la nottata passata in bianco, nemmeno quella, le aveva portato consiglio. Nonostante tutto, non aveva ancora risposte da dare a sua figlia e non aveva parole giuste da offrirle: non riusciva a trovarle, o non voleva, perchรฉ sapeva che, codarda come la vita lโaveva resa, non avrebbe avuto la capacitร di farle mai coincidere con i fatti. Era provvista soltanto di un carico di scuse che si augurava sarebbe bastato, e che sperava la ragazzina avrebbe accettato senza alcuna protesta, ancora, come sempre, e per sempre.
Stette in piedi sotto le sferze del vento ad aspettarla, a guardarsi intorno dopo ogni scricchiolio di foglie, dopo ogni rumore di passi avvertiti in lontananza; attese a lungo, ma attese invano.
Lโassenza di Olga stava dando la risposta piรน amara e piรน scomoda che si potesse dare a una madre che, di risposte per sua figlia, forse vilmente, non ne aveva mai cercate.
Serie: Come fa la luna con le maree
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- Episodio 3: Figlia di NN
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- Episodio 8: I tre padri
Ciao Martina, ormai รจ matematico: ogni episodio รจ sempre un emozione dopo l’altra, e non provare commozione รจ praticamente impossibile! I sogni di Olga si sono infranti in una realtร amara, ma proseguendo nel racconto spero che la madre possa trovare in fondo al suo cuore le giuste risposte. Il tuo talento narrativo รจ assodato per quanto mi riguarda, e non voglio essere ripetitivo, ma voglio complimentarmi comunque per la bravura e soprattutto per le emozioni che riesci a trasmettere, si vede che ci metti il cuore e l’anima nelle tue parole! Alla prossima Martina, alla prossima emozione!
Antonino, ormai i tuoi commenti stanno diventando il mio appuntamento fisso. Credo proprio che mi mancheranno quando giungerai alla fine della serie. Mi mancano le parole per ringraziarti a sufficienza.
Alla prossima puntata!?
Un episodio estremamente coinvolgente. Hai delineato bene il personaggio della mamma (che mi sta antipatico).
Mi si sono inumiditi gli occhi, solo questo voglio dire.
Stai facendo inumidire i miei! Grazie!
Credo che in questo racconto Olga perda la sua innocenza, intesa come desiderio di credere nell’amore a tutti i costi. E’ un episodio toccante, una svolta che forse la farร crescere piรน cinica. O, il contrario. Inseguirร il suo desiderio, sete, di amore fino al punto di scambiarlo per quello che lei dร senza ricevere? Proseguo lungo il cammino ๐
Bivii e realtร si ergono come muri tra i protagonisti, i silenzi sono fondamenta forti al contratto delle due donne. Il tutto รจ raccontato con attenzione, empatia ed accuratezza. Il lato psicologico risalta per caratterizzare questo capitolo doloroso e necessario.
Ciao , il dolore in questo racconto e’ tangibile, e’ quasi un filo conduttore che lega madre e figlia. Mi e’piaciuta questa serie, narrata con pazienza e cura nei dettagli.
Ti ringrazio! Spero che riuscirai a seguire anche il resto: ci sarร qualche dolore in meno, e qualche sopresa in piรน!