Secondo intermezzo piccante

(Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale 😉)


TARATATA SKIOC SKIOC 

Mi sveglio stamattina con il rumore familiare della notifica di Instagram (*The Addams Family Theme Song). Mi volto ancora tutta assonnata e afferro il telefono: un messaggio da grisù_76, uno che conosco solamente sui social e con cui ogni tanto scambio commenti, battute e qualche emoji, tipo cuoricini come se piovesse.

Naturalmente decido di ignorare la cosa e mi giro dall’altra parte. Sono le 7.15, un po’ presto per conversare e poi è la mia giornata libera. Il ‘sacro’ lunedì, quello in cui mi concedo finalmente il riposo che non mi posso permettere durante la settimana.

TARATATA SKIOC SKIOC 

TARATATA SKIOC SKIOC

‘Ancora!’ Mi viene da dire, parecchio scocciata. Decido di non guardare lo schermo, ma poi, sì, perché non ce la faccio. Prendo di nuovo il telefono e sbircio ‘ok, va bene, hai vinto tu.’ Clicco.

grisù_76     Buongiorno, bella addormentata… Ti ho sognata stanotte, e ora non riesco a pensare ad altro…

‘Che noia’, sbuffo ‘tutti uguali.’

grisù_76     Ci sei? ❤️❤️❤️

grisù_76     😢

grisù_76     Dai, che lo so che sei lì 🥺🥺🥺

I messaggi si susseguono e mi ritrovo seduta comodamente nel mio letto a osservare questa escalation, senza rispondere.

‘Vediamo quando ti stanchi’, penso con gusto.

grisù_76     E dai, bella addormentata, lo so che ci sei.

grisù_76     Ti ho sognata, sai?…🔥🔥🔥

‘Ok, va bene. Hai vinto.’

Io     Buongiorno a te… Interessante. E che cosa sognavi di preciso? (Decido di non usare emoji per non dargli troppa corda).

grisù_76     Sicura che lo vuoi sapere? 😎

Mi mantengo freddina e faccio passare qualche momento prima di rispondere. Salto dentro e fuori da Instagram, così da fargli credere che non sono interessata. E’ una tecnica che funziona sempre.

grisù_76     Ci sei?…😭😭😭

Io     Eccomi. Dimmi, su…

grisù_76     Ho sognato qualcosa che mi ha fatto svegliare e ‘risvegliare’ 😋

‘Mamma mia che noia’, mi viene ancora da dire. Però non mi stacco, resto lì come una scema a perdere tempo. Ho voglia di un caffè, ma sono super curiosa di sapere come va a finire la storia del sogno.

Io     Vedo che sei bello sveglio, infatti…🥱

Cavolo! Mi è scappata una faccina.

grisù_76     Hai sonno, principessa? Se vuoi posso fartelo passare io…😜

‘Certo che sei proprio infantile’ mi dico, mentre finalmente mi decido ad alzarmi. Il richiamo del caffè è troppo forte, non ce la faccio mai ad aspettare. Mollo il telefono e passo dal bagno, bevo, mi pettino e mi metto gli orecchini. Sono quei piccoli rituali che mi fanno stare bene. Poi, mi fiondo in cucina, apro le finestre e finalmente preparo il caffè. Mentre aspetto che salga, mi siedo e chiedo ad Alexa di darmi le ultime notizie (quelle da Rai News 24 che sono fissata).

TARATATA SKIOC SKIOC

‘Ancora!’

Afferro il telefono e sbircio, ma senza aprire.

grisù_76     Se vuoi vengo lì e riprendiamo il sogn-

‘Cosa faccio adesso? Clicco?’ Certo…

grisù_76     Se vuoi vengo lì e riprendiamo il sogno da dove l’abbiamo interrotto stanotte…😏

grisù_76     Ehilà, bambolina, ci sei?

‘Bambolina? A me!?’

grisù_76     Dai, che lo so che ci sei​ 😈😈😈

Io     Eccomi, stavo preparando il caffè.

grisù_76     Lo so…ho sentito il profumo fino a qui. Allora, vuoi che venga da te?

Io     😒

grisù_76     Dai, scherzo. Però, che ti ho sognata è vero. Mettiti comoda che ti racconto.

Io     E dove dovrei mettermi?

‘Che deficiente che sono!’ Adesso mi merito la bomba.

grisù_76     ‘Comoda, comoda’ sulle mie ginocchia.

La bomba è sganciata e arriva il formicolio alla pancia. ‘Cavolo, neanche mi dispiacerebbe.’

Io     E quando sono ‘comoda, comoda’ sulle tue ginocchia, cosa succede?

E’ fatta. Adesso ci sono dentro.

Neanche mi rendo più conto.

grisù_76     Facciamo che sotto al pigiama non hai niente 🔥🔥🔥

Io     E?

grisù_76     E io ci infilo la mia mano e salgo, piano, piano…

grisù_76     Arrivo al collo e lo afferro. Però, ricordati che ho ancora una mano libera che posso usare…

Mi metto piacevolmente in ascolto, mentre bevo il mio caffè e noto che non usa più le emoji. La situazione si fa seria. Adesso tocca a me.

Io     E cosa fai con l’altra mano libera?

grisù_76     Lo vuoi davvero sapere?

Io     Si

grisù_76     Salgo su verso le cosce e vado alla scoperta. Vuoi?

Mentre sento il formicolio aumentare, penso a quanto siano eccitanti le parole, al loro potere e mi accomodo meglio sulla sedia.

grisù_76     Allora, vuoi? Sono bravo, sai.😎​ Anzi, bravissimo.

grisù_76     Sei lì?

Io     Si

grisù_76     Posso chiamarti?

Io     Come? 🤔

grisù_76     Ti prendi il tempo che vuoi e io ti chiamo, facciamo una video chiamata.

Mollo il telefono e corro a guardarmi allo specchio e penso che non è proprio il caso. Meglio per ora che si tenga l’immagine virtuale che ha di me. E poi, non so nemmeno che faccia abbia grisù_76. Apro il suo profilo e trovo immagini di paesaggi e concerti. ‘Interessante’ penso, mentre scorro alla ricerca di una faccia. Niente. Niente di niente.

Io     E cosa succedeva nel sogno?

grisù_76     Non mi hai risposto 🙄​ Posso chiamarti?

E’ furbo e non molla. Però il gioco adesso mi piace.

Io     Magari un’altra volta. Oggi parliamo e basta.

grisù_76     Ti piace parlare con me? O vorresti fare altro?

grisù_76     Dimmi, cosa vorresti fare?

Io     Raccontami il sogno…

grisù_76     C’eravamo tu e io, su un bel lettone. Tu non avevi le mutandine.

Io      E tu?

grisù_76     E io?

Io     Non lo so, dimmi.

Il gioco non è più un gioco e la tensione fra noi cresce. Le parole si fanno più esplicite. Ho bisogno di un posto comodo dove stare, uno spazio abbastanza grande per due. Scelgo la vasca e apro l’acqua, abbondante e caldissima, naturalmente, mentre descrivo a lui ogni mio gesto. Una leggera coltre di vapore avvolge tutto l’ambiente e quando l’acqua è perfetta, mi spoglio del pigiama e mi immergo. Il calore mi accoglie e mi avvolge. Respiro a fondo e chiudo gli occhi.

Resto immobile per qualche istante, godendomi la pura sensazione di tepore, il piacere del mio corpo rilassato. Solo le mani sono fuori dall’acqua, pronte e in attesa. Mi allungo verso il telefono e torno sulla chat, mentre sento quella sottile vibrazione che si propaga fino alla punta delle dita. Questo è il mio momento. Esattamente qui, in questo spazio accogliente e caldo, dove posso assaporare ogni istante del mio gioco libero. Le parole cominciano a scorrere, sciolte e sfrontate, fino a quando finalmente sento che l’acqua e lo schermo si fondono nella stessa carezza. 

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Discussioni

  1. “Mollo il telefono e corro a guardarmi allo specchio e penso che non è proprio il caso”, mi hai fatto morire qui 😆 Anch’io ho dovuto rifiutare videochiamate in passato per lo stesso motivo: non avrei permesso a nessuno, nemmeno a mia madre di guardarmi appena sveglia!

    1. Esatto! Soprattutto a un corteggiatore 🙂
      A parte ogni scherzo e la leggerezza del racconto, mi piaceva soffermarmi sull’immagine distorta di noi che spesso forniamo sui social (e lo facciamo proprio tutti) e sull’immagine che, di conseguenza, le persone si fanno di noi, così verosimile che spesso finiamo col crederci noi stessi. Poi, naturalmente, la realtà è tutta un’altra cosa, soprattutto appena svegli. Grazie Arianna, mi fa tanto piacere che tu abbia approcciato questo racconto, magari diverso dal mio standard, però anche questo è parte di me. E, comunque, mi sono divertita scrivendolo 🙂

  2. Che dire Cristiana, fai crescere, col ritmo giusto, le sensazioni delicate dell’eccitazione, lo scivolare del desiderio sul corpo anche con un freddo dialogo di una chat. Per un attimo ho seguito solo l’aumentare della voglia di andare avanti in quel dialogo, la voglia di viverla, quella sensazione sublime, del crescere, centellinandola come amor comanda puro desiderio spalmato sul corpo. La mano che sale e l’altra in virtù, è qualcosa non solo bello a leggerlo ma ad immaginare. E tu cosa scrivi? Realizzi la scena. Vai, fra il tepore scelto e in una vasca ascolti la voglia di aversi. Sei bravissima. Grande.

    1. Grazie Nino, un commento bellissimo 😅 Diciamo che è bello spaziare un po’ nei vari stili, sperimentare e divertirsi. Mi sono un po’ sentita scema, prima della pubblicazione. Poi, mi sono detta, perché no? La scrittura può essere a volte anche un gioco.

  3. Cara ragazza, davvero prima ti pettini e ti metti gli orecchini e POI bevi il caffè? Ecco cosa vi rende belle e vittoriose:
    1.non ho bisogno di nulla per cominciare la giornata, il caffè lo bevo quando voglio;
    2.il mio primo dovere è verso me stessa.
    Dopo di che potete entrare in vasca da bagno oppure mettervi a tavolino e scrivere un racconto che ha dell’incredibile: anche immaginandolo, non avrei mai avuto il coraggio di scriverlo. Ammirazione e invidia si mescolano allegramente.

  4. Bello e coinvolgente questo modo di narrare tramite la chat con le faccine.
    Un racconto che, come già evidenziato, è più significativo di quello che potrebbe apparire, mettendo in luce il nuovo modo di rapportarsi alle persone e magari anche di instaurare relazioni.

    1. Ciao Giuseppe. Sono convinta che, in fin dei conti, non sia un male. Semplicemente è una forma diversa, una maniera differente che abbiamo di approcciarci all’altro con strumenti diversi. È una storia vecchia come il mondo il fatto che ciascuno di noi cerchi la compagnia dell’altro, lecito è accettare oppure dire di no. Ma questo capita da sempre, senza scandalo e nemmeno vergogna. Grazie 🙂

  5. Però, sono rimasto piacevolmente stupito. Non tanto dalle tue indubbie capacità di trattare l’argomento, che hai già dimostrato, ma proprio dal finale, convinto di andare in una direzione e invece ritrovandomi da un’altra parte. Chapeau.

  6. Alla faccia delle faccine! Se sso’ faccine ammiccanti tanti draghetti arrapati della rete ti mangerebbero con gli occhi; anche Nyam: gnam! “Sesso e volentieri”, non tanto sui social, piuttosto con “40 gradi all’ombra del lenzuolo”. Noi uomini a volte non sappiamo come porci. Mi viene un dubbio: non sarà che siamo tutti porci?
    😋Ottimo lavoro Cristiana😋. Io ti seguo, anche fin dentro la vasca, con la lettura ovviamente😇.

  7. Sono d’accordo con Nicholas: tra il serio e il faceto ci mostri la decadenza della nostra società.
    Che ci si vuole fare… Vado fiero di non essere mai stato un Grisù_76 🙂

    1. Ciao Francesco, non lo so se me la sento di parlare di ‘decadenza’, quanto piuttosto di una forma di ‘corteggiamento’ evoluta/diversa rispetto all’approccio fisico e personale che avveniva un tempo, anche e soprattutto per la mancanza di questi nuovi strumenti di cui noi oggi usufruiamo. Importante è, a prescindere dall’epoca in cui si è corteggiatori, accettare un ‘no’ e imparare a fare un passo indietro. Si tratta forse di quel vecchio e noioso proverbio che dice che ‘chiedere è lecito…’?

      1. Chiedere è lecito, certo. Poi c’è la risposta.
        A Catania ho sentito più di una volta la frase (tradotta in italiano): “bella, sei come il maiale, non si getta nulla!”. La decadenza non sta nel corteggiatore, che è ciò che è, ma nella corteggiata che sente un qualche brivido di piacere nella situazione.

        1. Giusto, concordo. In questo caso o caos, che dir si voglia, più che di ‘decadenza’, termine che racchiude in sé una qualche dose di nobiltà e romanticismo, parlerei di ‘miseria’.

  8. Ciao Cristiana! Bello bello questo raccontino! Adoro quando si sperimentano i linguaggi più disparati per narrare una storia👏🏻 E in questa storia, apparentemente leggera, emergono tanti riferimenti piuttosto seri alla società attuale. Insomma: anche stavolta hai fatto centro!😁

    1. Grazie Nicholas. In effetti mi sono divertita a sperimentare in un racconto questa forma di linguaggio oramai così diffusa. Diciamo che magari non è stato un grande sforzo di fantasia, basta aprire un qualsiasi social di un qualsiasi utente e sbizzarrirsi a ‘scopiazzare’ 🙂 🙂 🙂

  9. ( Ho letto ancora troppo poco di te, alcune cose ci ho provato ma non sono riuscito ad andare avanti mentre altre le ho iniziate e sono in attese. Altre ancora nemmeno iniziate, hai tanta roba 😅

  10. Carissimi, adorabili, grisù_76 (o darkside89, ange_lo.biondo, devil1890, e via cosi all’infinito…) ma quanto vi amiamo?! Cosa faremmo senza di voi? Cosa saremmo senza nessuno che ci ricorda che il sesso è (anche) un bel gioco? E soprattuttio, come lo capiremmo, altrimenti, chi sotto sotto questo gioco lo comanda davvero?
    Grazie Cristiana, per averci ricordato la libertà e il potere che hanno le donne di decidere quando è il momento esatto per fermarsi e quando invece è un diritto proseguire verso (e per) il proprio piacere.
    Ho esagerato, lo so 🤭
    Ma non ho saputo resistere.

    1. Altro che esagerare, mi sa che ci hai azzeccato in pieno. Ricordiamoci che, naturalmente, esistono anche bellezza_83 o forse princessstar e così via. Non è più oramai una questione di genere, quanto piuttosto una delle forme di approccio più diffuse. Bisogna sapersela giocare bene 🙂

  11. Più che il succo del racconto, mi è piaciuto il modo in cui lo hai concluso. E il modo, in cui sei passata da una chat a un qualcosa di più serio fino a lei che va nella vasca. Mi ha sorpreso, e questo grazie al modo in cui sai scrivere. Per ora è forse la cosa che hai scritto che mi piace di più, la sento più viva. Meno fronzoli, meno ricami. È diretta, schietta, dritta al punto. Grazie

    1. Grazie Loris per l’aggettivo ‘viva’. In effetti volevo in un qualche modo ‘ricalcare’ una realtà che è sempre più diffusa e comune. Le chat sono diventate a tutti gli effetti una delle principali forme di comunicazione.

  12. Brava Cristiana! Non lo dico spesso anche perché nel tuo caso é quasi scontato. In questo racconto peró io credo che tu sia stata particolarmente brava e non tanto per il coraggio di osare. Questo lo hai già dimostrato altre volte. In questo caso, oltre l’ironia sottile che io adoro, ci sono piú dialoghi che rendono credibile la situazione, c’é del realismo molto attuale che consente al lettore di immedesimarsi, perché in qualche modo e in qualche misura, é una situazione che conosciamo e non sempre per sentito dire. Anche gli emoticon arricchiscono e rendono piú efficace il testo. Apprezzo questo racconto perché esprime un gioco erotico senza prevaricazione, senza costrizione e, come dice la protagonista, per assaporare ogni istante di un gioco libero.

    1. Grazie per aver compreso la finalità di questo testo che, dal punto di vista letterario non ha naturalmente pretese. Ciò che volevo è che si assaporasse quel pizzico di libertà che è diritto di ciascuno, come dici tu, senza prevaricazione né costrizione. Quella delle emoticon mi è parsa un’idea carina per attualizzare il testo. D’altronde, chi non le usa oramai?

  13. La tua capacità di scrivere e descrivere, in questo caso applicata alla persona e ai suoi sentimenti e alle sue sensazioni, è decisamente ottima, e quel pizzico di sfrontatezza che viene da un rapporto sereno con sé stessi è la giusta base per questo divertissement letterario. Complimenti. Ma che te lo dico a fà?

  14. Wow che racconto coraggioso!!! Non è semplice parlare di sesso, se poi è semi-virtuale come in questo caso mi spiazza e non so cosa dire. Faccio parte di un passato in cui la tecnica non permetteva molto e la fantasia applicata al caso e al coso era un fatto personale e molto intimo ed al telefono, fisso, si accennava appena al desiderio. Però mi ha divertito! Un abbraccio!

    1. Grazie Giuseppe:)
      Devo dire che scriverlo ha divertito anche me. Poi, diciamocela tutta, il sesso non è altro che uno dei tantissimi argomenti di cui si può scrivere. Quindi, cimentiamoci se ci viene l’idea. Concludo con una nota simpatica: ‘coso’ mi piace tantissimo!