
Segreti e Maledizioni
Serie: Lo spettro della foresta di Khoun
- Episodio 1: Sam e Bill
- Episodio 2: Iris
- Episodio 3: L’ombra della maledizione
- Episodio 4: Segreti e Maledizioni
- Episodio 5: Il giuramento tradito
STAGIONE 1
Il conte e Iris erano scesi al lago per godere del primo sole primaverile. San’Aten la osservava con il cuore gonfio di un’emozione che non poteva più ignorare, ma era teso per qualcosa che da giorni non riusciva a dirle..
«Domani ripartirò per il castello di Highway. Devo consegnare il messaggio di mio padre al signore di Glanghery.» La sua voce era ferma, ma nei suoi occhi si leggeva un’insolita esitazione.
Iris abbassò lo sguardo. Le dita che stringevano il bordo della veste tremavano. «Lo capisco, ma questo non rende il distacco meno doloroso.»
Un lungo silenzio si interpose tra loro. San’Aten prese le mani di Iris tra le sue. «Potresti venire con me.»
Lei sollevò il viso, sorpresa.
«Potresti lasciare questa foresta e iniziare una nuova vita a Rhion.»
Iris lo fissò in silenzio.
«Nel mio castello troveresti un rifugio sicuro. E chissà… un giorno, se lo vorrai, potresti diventare mia moglie.»
Iris sgranò gli occhi per la sorpresa. «Mio padre…» riuscì a balbettare.
«Gli lasceremo un messaggio. Manderò periodicamente i miei uomini a controllare se dovesse tornare. Non puoi aspettarlo in eterno, Iris.»
Lei si morse il labbro. Aveva passato la vita sospesa in un limbo di attese e speranze. Ora si trovava a un bivio. Sollevò lo sguardo verso San’Aten, il cui volto le trasmetteva una sicurezza che andava oltre le parole. Non era più segnato dalla sofferenza come nei giorni passati. Era scolpito da linee decise ma gentili, quelle di un uomo abituato a portare il peso delle responsabilità senza perdere la propria umanità. I suoi occhi scuri la osservavano, colmi di aspettativa.
«È come svegliarsi da un lungo sonno» mormorò infine. «Non potrei immaginare i miei giorni senza di te, Owen.»
Un lieve sorriso incurvò le labbra del conte. «Tra dieci giorni tornerò a prenderti.»
Il viaggio verso il castello di Highway si svolse senza intoppi. Il cielo terso e la brezza leggera rendevano il cammino piacevole, mentre la foresta di Khoun si rivelava in tutta la sua vastità. Dai rami degli alberi filtrava la luce del sole, che proiettava chiazze dorate sul sentiero e il muschio soffice attutiva il suono leggero del trotto di Goibniu. Ma il conte non si soffermava ad ammirare la bellezza del paesaggio. Il pensiero di Iris non lo abbandonava. Ormai non aveva più dubbi: ciò che provava per lei non era semplice affetto. Era amore.
Al castello di Highway, San’Aten fu accolto con calore dal conte di Gotherfes, un uomo robusto, dai capelli grigi e dagli occhi penetranti. Durante la cena organizzata in suo onore, conobbe dama Ewayn, la consorte del conte. Era una donna riservata e silenziosa, ma il suo sguardo insistente non passò inosservato. Sembrava voler scrutare nel profondo della sua anima per carpirne i segreti più intimi. San’Aten avvertiva una strana tensione, nonostante l’atmosfera amichevole.
«Mi dicono che avete fretta di partire» osservò il conte di Gotherfes con espressione interrogativa, tamburellando con le dita sul bordo del calice.
«Non voglio apparire scortese, ma mio padre attende notizie» rispose San’Aten, con tono cortese ma distaccato.
A quel punto, il conte si sporse leggermente in avanti, con voce più confidenziale. «Il mio istinto mi suggerisce che avete un impegno con una dama. Alla vostra età il cuore s’infiamma con facilità. State attento, amico mio» aggiunse con un sorriso complice. «Le donne sono più pericolose di un campo di battaglia.»
San’Aten sollevò un sopracciglio, sorpreso dalla direzione presa dalla conversazione. «Dama Ewayn sembra una donna dal temperamento mite. Non avrei mai detto il contrario.»
«Su questo non vi sbagliate» ammise il padrone di casa con un sospiro. «Ma il capriccio di un’altra donna mi è costato l’ostilità eterna della sua gente. Re Thoweryn minaccia i nostri confini perché mi considera responsabile della morte della figlia.»
San’Aten ascoltava con crescente interesse. Il peso di quella confidenza andava oltre il semplice rimpianto.
«Ci frequentammo per un po’, ma quando partì, non ebbi più sue notizie» esordì il conte, con un sorriso che non raggiungeva gli occhi.
La mente di San’Aten tornò, inspiegabilmente, all’incidente nella foresta mentre il conte proseguiva il suo racconto.
«Ero ossessionato dalla sua bellezza e le promisi amore eterno. Credevo che re Thoweryn non avrebbe mai dato il consenso al matrimonio e, quando il conte di Highway mi propose di prendere in moglie sua figlia, accettai. Qualche mese più tardi, gli emissari di Thoweryn mi accusarono di aver rapito la principessa. Non avevo sue notizie da più di un anno, ero convinto che mi avesse dimenticato. Solo in quel momento compresi che mi sbagliavo.» Bevve un lungo sorso di vino prima di proseguire. «La collera del re esplose quando la ritrovarono morta nella foresta.»
San’Aten fissava il lento ondeggiare del vino nella sua coppa. «Nella foresta di Khoun accadono cose molto strane. Si vocifera che lo spirito irato di una donna, tradita in vita dal suo amante, imprigioni gli uomini per vendicarsi.»
«Mi hanno riferito queste assurdità, ma al momento ho altri problemi di cui occuparmi» rispose Gotherfes, scuotendo la testa.
«Una notte sono quasi morto a causa di quello spettro. Non sottovaluterei la questione.»
Quella precisazione non lasciò Gotherfes indifferente. «Descrivetela!»
«Non ho mai incrociato il suo sguardo. Non sarei seduto a questo tavolo, altrimenti. Ma ho visto il suo sepolcro: una teca di ghiaccio, trasparente e fredda al tatto. Il viso è appena visibile attraverso il ghiaccio, ma la sua voce riecheggia ogni notte nella foresta: il pianto disperato di un’anima tormentata dalla tristezza e dal rimorso.»
Gotherfes non riuscì a trattenersi. Il tono della sua voce superò il brusio della sala. «Non c’è prova che sia lei.»
Gli ospiti si voltarono verso di loro, colpiti dal brusco cambio di umore del loro anfitrione.
San’Aten si alzò di scatto e prese un lungo respiro prima di parlare. «Ho sentito abbastanza» disse con voce ferma. «Riferirò quanto ho appreso a mio padre. Sarà lui a decidere le sorti della nostra alleanza.»
Il conte di Gotherfes lo fissò a lungo, come se volesse leggergli dentro. Poi si appoggiò allo schienale della sedia senza dire una parola, decretando la fine della conversazione.
Serie: Lo spettro della foresta di Khoun
- Episodio 1: Sam e Bill
- Episodio 2: Iris
- Episodio 3: L’ombra della maledizione
- Episodio 4: Segreti e Maledizioni
- Episodio 5: Il giuramento tradito
Emozionante la scena della separazione di Iris e del conte. Gli avvertimenti dell’altro signore aggiungono un certo senso di inquietudine…
❤️
E se Iris e la principessa fossero la stessa persona?… E se Iris fosse una specie di fantasma? 😱 Che curiosità! Spero di poter leggere presto il prossimo episodio ❤️ Bravissima!
❤️❤️