Si inizia pt1

Serie: Li vuoi i biglietti?


E' la sera del primo spettacolo. Edoardo scopre cos'รจ successo alla loro seconda vittima.

Al circo si stanno preparando tutti per il primo spettacolo e lโ€™agitazione scorre da circense a circense. Le ballerine passano di gran fretta: chi con delle piume, chi con dei nastri colorati o capelli al vento, mentre dietro di loro lasciano una lieve scia di brillantini, caduti dai corpi luccicanti e dai capelli cotonati.

โ€œNonno, non trovo il mio vestito!โ€

Il bambino, con le sue solite occhiaie e la pelle cadaverica, si fa spazio tra la gente che sta finendo di prepararsi. Il vecchio Jobs da un ultimo taglio alla sua barba, prende un poโ€™ di pasta per capelli e vi arriccia attorno lโ€™indice, si ammira ed infine si gira verso il nipote.

โ€œEdoardo, non costringermi a passare il resto della serata a frustarti! Guarda che tu non lโ€™abbia lasciato sulla roulotte. Non ho tempo di occuparmi di queste cose adesso: stiamo per fare il Grande Spettacoloโ€

โ€œIl Grande Spettacolo? Ma รจ solo la nostra prima serataโ€

โ€œPrima ce ne andiamo meglio รจ, te lโ€™ho giร  detto. E poi, sento che รจ tutto prontoโ€

Edoardo annuisce e corre fuori dal tendone piรน piccolo, connesso a quello piรน grande dove si sta finendo di sistemare le panche ed il fieno su cui si siederanno i piรน piccoli, forse insieme ai propri genitori. Corre verso la roulotte, mentre il sole tramonta e lascia solamente una linea di luce allโ€™orizzonte.

Entrato, accende la fioca luce che illumina la sua stanza e subito nota di aver lasciato il vestito sul letto: un completo giacca e pantaloni blu con bottoni dorati. Si veste in fretta e sta per tornare ad aiutare gli altri quando qualcosa attira la sua attenzione: suo nonno ha dimenticato il proprio biglietto del circo sul piccolo tavolo della loro cucina. Incuriosito dalle figure danzanti bianche, si avvicina e lo prende in mano. Sa che non gli รจ permesso toccare le cose del nonno, ed in particolare il biglietto, ma pensa che una piccola sbirciatina a quello che รจ successo alla loro ultima vittima non possa fargli di certo male. Cosรฌ posa entrambe le mani sul biglietto e chiude gli occhi, concentrandosi.

Vi รจ un uomo che cammina lungo una strada, sul cui lato vi sono tante vetrine. Questo si gira e su di una di queste nota una locandina: โ€œEโ€™ arrivato in cittร  il circo!โ€. Contento della notizia lโ€™uomo entra nel negozio per chiedere dove poter trovare i biglietti. La commessa gli dice che vi รจ un ragazzino che li sta distribuendo lungo il viale principale. Cosรฌ saluta e raggiunge il posto, trovando appunto il ragazzino che con aria allegra lancia biglietti a tutti i passanti. Lโ€™uomo gli si avvina e gli chiede di poter avere un biglietto.

โ€œSolo uno, amico? Uno solo? Te ne do due, tre! Per la tua famiglia!โ€

โ€œGrazie ragazzo!โ€

Cosรฌ lโ€™uomo torna sui suoi passi guardando i tre biglietti e rigirandoseli nelle mani. A lui ne serviva solo uno: non era molto socievole e non aveva nรฉ moglie, nรฉ compagna, nรฉ figli. Non aveva neanche piรน sua madre. Giunto davanti alla scuola elementare vi entra e va a posare il proprio cappotto, ripiegandolo per bene. Prende il proprio registro e si avvia a fare lezione. In un momento di pausa prende fuori dalla tasca dei pantaloni i biglietti e ne lascia due sulla cattedra, a disposizione dei suoi alunni, perchรฉ possano divertirsi anche loro.

Finita la lezione, fa per dirigersi verso la sala professori, mentre gioca con il biglietto del circo e si sofferma ancora una volta ad osservarlo. Le figure nere che vi sono stampate sopra sembrano muoversi, prima lentamente e scoordinate, poi piรน velocemente e con movimenti piรน fluidi. Lโ€™uomo strabuzza gli occhi mentre le figure gli si arrampicano sul braccio fino al capo. Qui comincia a camminare indietro disperatamente e cerca di togliersele dal viso con le mani, ma niente sembra fare effetto.

Non capisce che gli stia succedendo, ha paura di essere impazzito. Sta per chiamare aiuto ma proprio in quel momento due figure gli entrano negli occhi e comincia a vedere strane ombre che gli danzano davanti, e sprazzi di colore si alternano ad un nero talmente intenso da potercisi perdere.

Lโ€™uomo comincia a camminare in avanti, senza notare la direzione che sta prendendo. Allunga le braccia davanti a sรฉ cercando di trovare cosรฌ un appiglio, ma attorno a vi รจ solo il corridoio vuoto che porta alle scale.

Davanti ai suoi occhi continuano a danzare in modo frenetico le figure nere, ed i pochi colori che ogni tanto gli giungono alla mente si mescolano in varie immagini: allucinazioni sempre piรน veloci a susseguirsi, una dietro lโ€™altra, senza dargli il tempo di pensare se la realtร  sia quella o unโ€™altra.

Giunge ad un certo punto alle scale e mettendo un piede avanti allโ€™altro sente che sotto la suola non vi รจ piรน il pavimento: prima di capire dove si trovi cade dalle scale, e proprio mentre atterra sulla schiena unโ€™altra allucinazione lo coglie e per cercare di scappare da quel che vede si rialza in piedi ma ricade quasi subito.

Le sue ginocchia urtano violentemente il pavimento di marmo e posa una mano a terra, mentre con lโ€™altra si tiene il capo, colpendoselo contro il palmo. Crolla sul gomito destro e comincia a strisciare verso una porta che compare anche nella sua allucinazione: quel posto รจ lโ€™unica via di salvezza, in apparenza.

Entra cosรฌ nel bagno dei bambini e si dirige verso lโ€™ultima porta. Quando vi entra, sembra riacquistare un momento di luciditร  e si guarda attorno, stordito.

Si alza su gambe instabili e tremanti e si siede sul piccolo water, mentre sente prima lo stomaco e poi la pancia gorgogliare. Seduto, si allunga di poco e chiude la porta tinta di azzurro del bagno fatto su misura: proprio nel momento in cui fa scattare la serratura, una terribile allucinazione gli fa scoppiare la testa e uno spruzzo di sangue gli esce dal naso.

Con uno spasmo la testa prima, ed il busto poi scattano in avanti. La testa gli sbatte cosรฌ violentemente contro la porta e questo sembra dare via ad un picchiare del cranio continuo, incessante.

Nella mente dellโ€™uomo le allucinazioni si seguono una dietro lโ€™altra senza un attimo di tregua, e in queste sue visioni la pazzia prende poi il sopravvento sulla sua mente e poi sul suo corpo: la testa ad un certo punto, dopo le giร  innumerevoli botte, riceve il colpo finale: dentro questa il sangue fluisce fino a che il corpo dellโ€™uomo non scivola allโ€™ indietro sul piccolo water e la testa gli ricade su una spalla, con la bocca aperta e gli occhi spalancati verso il nulla.

Le pupille nere cominciano a tremolare e a restringersi fino a scomparire del tutto. Dopo un poโ€™ di minuti compaiono, lentamente, piccole figure nere dentro lโ€™occhio: si aiutano lโ€™un lโ€™altra ad arrampicarsi lungo lโ€™iride. Dietro al loro passaggio lasciano un nero intenso e lucido. Si calano dallโ€™occhio e come sfinite si ritirano nel biglietto da dove erano uscite, ancora stretto, anche se stropicciato, nella mano dellโ€™uomo.

Ora perรฒ il biglietto ha un altro aspetto: le figure sono bianche, poichรฉ il loro inchiostro รจ rimasto negli occhi della vittima. Cosรฌ Mr. Giles rimane lรฌ, in attesa di essere trovato, mentre il nero che ha negli occhi si moltiplica anche nei suoi organi, portandolo sempre piรน velocemente verso la decomposizione.

Serie: Li vuoi i biglietti?


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