Storia di un re e dei fichi

C’era una volta, un re che amava visitare le contrade del suo regno. Un giorno, si trovò a passare vicino a un orto con alberi che non aveva mai visto. Nelle vicinanze c’era un contadino che si occupava della campagna. Lo chiamò e gli chiese che alberi fossero quelli che lui non riconosceva.

«Sire, quelli sono fichi e portano dei frutti squisiti, ma ora non è la stagione.»

«Peccato, avrei tanto voluto assaggiarli.»

Il re andò via e il povero contadino raccontò tutta la vicenda alla moglie. Ella gli consigliò di portare un paniere di fichi al re quando fossero stati maturi.

Arrivata la stagione, egli fece davvero così e si presentò alla corte del re con il paniere pieno dei più bei fichi maturi. Il re fu così contento che gli diede un sacchetto pieno d’oro. Il povero contadino, da quel giorno in poi, non ebbe più problemi di soldi e poté sfamare la sua famiglia.

L’agricoltore aveva un fratello che aveva l’orto confinante con il suo. La moglie aveva seguito tutta la vicenda e disse al marito:

«Hai visto che tuo fratello ha ricevuto un sacchetto d’oro per un solo paniere di fichi? Tu porta al re due ceste su un asino e vedrai come diventeremo ricchi!»

Il fratello del contadino non se lo fece ripetere due volte e caricò l’asino con due ceste piene di fichi. Si presentò al re.

«Sire, le ho portato un po’ di fichi, so che a vossignoria piacciono.»

«Grazie. Quanti sono!? Ne possiedi molti?»

«Sì, signor re, ne ho così tanti che li do anche ai maiali.»

«Allora, tu mi paragoni a un maiale?»

Il re ordinò che il contadino fosse legato a un palo e che gli fossero tirati in faccia tutti i fichi. Mentre avveniva tutto questo e i fichi gli si spiaccicavano in faccia, il contadino rideva.

«Perché ridi se ti stiamo punendo?» chiese il re curioso di questo comportamento.

«Sire, io rido perché sono felice di non aver dato retta a mia moglie. Infatti, lei mi ha detto: “Porta pure due mele cotogne e due pere”.»

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