
Svastica lombarda
Amava odiare.
Non voleva che si sapesse il suo nome, perché lui era tutti ma non capiva che poteva essere nessuno. Perso fra mille teste rasate, faceva il saluto romano e studiava il tedesco esercitandosi nella lettura del Mein Kampf. Con il bomber, i jeans corti e gli anfibi marciava scimmiottando il passo dell’oca e portava la bandiera della marina da guerra tedesca del primo conflitto mondiale. Non era un razzista, i veri razzisti erano quelli che invitavano migliaia di disperati a invadere l’Italia. Paragonava l’immigrazione dei giorni nostri alle invasioni barbariche ma non capiva che quando ci furono le invasioni barbariche esse furono dovute alle migrazioni dei popoli che si spingevano l’un l’altro verso un già decadente Impero Romano – decadenza dovuta alla crisi d’identità dei romani perché l’avvento del Cristianesimo aveva rovinato i loro punti di vista – e poi i disordini dovuti alle nuove popolazioni straniere furono causati dalla cattiva amministrazione dei funzionari romani, i quali, corrotti, si arricchivano alle spalle di popoli come i goti.
In fondo a lui non interessava vedere quel che lo scontentava, lui voleva sentirsi dire che aveva ragione e basta.
Picchiava gli omosessuali, aggrediva gli stranieri, torturava con l’accendino i ragazzi dei centri sociali, poi andava allo stadio a impiccare un manichino con su scritto NEGRO e quando era sulla Rete vomitava insulti addosso a Boldrini, Selvaggia Lucarelli e Vladimir Luxuria.
E poi aveva delle mode. Anni fa strillava Marò liberi, poi No Islam, è una religione incostituzionale. Dopo le paternali su Bibbiano e quanto fossero comunisti Monti e Renzi adesso insultava i turchi per Hagia Sofia.
Oggi era un giorno di solito odio, per lui. Era stufo di visitare pagine Facebook scrivendo Sieg heil, camerati! Caffè?, oppure quelle dei comunisti vedendo rossi dappertutto. Chiuse Internet sullo smartphone e vide il telegiornale della Lombardia.
Lombardia.
Non c’era regione più bella della Lombardia, neppure il Veneto di tanti suoi bravi camerati. Che poi… la sagoma gli ricordava una svastica. Gli uncini della croce benedetta erano le province di Pavia, Varese, Sondrio e Mantova. Allora la Lombardia era una regione nazista.
Si infervorò e dunque riaprì il web. Il giorno prima aveva postato un video in cui bruciava un libro dicendo: Questo libro è una delusione. Credevo parlasse di un nazista che salva una bambina ebrea dai comunisti, invece mostra che i nazisti perseguitarono gli ebrei… Non è vero. È un complotto comunista. Era Stalin a far uccidere gli ebrei, Hitler voleva salvare loro la vita. In effetti quel video aveva ricevuto un centinaio di like. Ma ora doveva fare un altro video. L’avrebbe intitolato Le ragioni per cui è giusto che la Lombardia sia nazista.
Amava odiare ed era indeciso se votare Casapound o Forza Nuova, ma forse era meglio la Lega.
Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Narrativa
Ciao Kenji. E’ tristemente vero, esistono persone che devono sempre odiare qualcuno o qualcosa a prescindere 🙁
Eh, già. Tipo io… io odio le persone con i denti sporgenti, loro mi rubano il lavoro
«Io li odio i nazisti dell’Illinois»: John Belushi.
Già!
Grazie per la lettura 🙂