Tutto o Niente ! Storie di motori anni Novanta. 

Estate 2000. È l’una di notte. Suona la sveglia. Si stropiccia gli occhi. Si alza e prepara un caffè all’americana. Indossa casco, tuta e guanti. Apre il portone del garage e si intravede qualcosa. È la sua splendida Honda CBR 900RR del 1992. Botta forte sul petto per caricarsi, prima dentro e pronti per partire. Attraversa la via principale di Bobbio gira a destra e si immette sulla SS 45. Attiva il cronometro. La strada è deserta. La luce gialla e fiacca dei lampioni illumina l’asfalto.

Ruota al massimo la manopola dell’acceleratore. Il boato dei quattro cilindri in linea terrorizza la vallata. La gomma anteriore punta il cielo. Mette la seconda e in men che non si dica il tachimetro segna 200km/h. Continua ad accelerare.

Arriva all’attraversamento pedonale. È libero. Scala due marce, le saponette toccano l’asfalto e giunge all altro rettilineo. Lascia sfogare la rabbia del propulsore giapponese.

Affronta il Serpente di Marsaglia in una manciata di minuti. Le pedaline e le saponette grattano in tutte le curve, facendo scintille immense.

Arriva a Marsaglia. Il tempo è 1.5 secondi più lento del secondo settore della pole dello scorso anno del Tourist Trophy di Bobbio.

Torna a casa. Dorme fino alle 6.30, alle 8 deve passare a Bobbio a prendere un pezzo di ricambio da Centenari. Passando per le vie di Bobbio, vede un grande cartellone pubblicitario : ‘’25-26-27 Luglio 10o Tourist Trophy di Bobbio’’. Iscrizione a partire da domani.

Il weekend sarà strutturato così: il primo giorno è dedicato alle prove libere per familiarizzare con il tracciato: partenza da San Francesco, si percorre tutto il Passo Penice, inversione (facendo la stessa strada), si gira a destra nella strada del Castello e ci si immette sulla SS 45, si percorre tutto il tratto di Marsaglia, inversione e si ritorna in San Francesco. Il primo che arriva vince 20 milioni è una stagione pagata nell’International Tourist Trophy Championship.

Il secondo giorno è dedicato alle qualifiche: ogni partecipante ha 1 sola possibilità per completare il tracciato nel minor tempo possibile.

L’ultimo giorno è dedicato alla gara, l’ordine di partenza è decretato dai tempi della qualifica.

I partecipanti sono duecento: ci sono tanti amatori  ma anche alcuni volti noti del motociclismo tra cui Andrea Speroni (3 volte campione CIV SBK) Ivan Turati (vice campione International TT) e Fabio Toldo (3GP Winner in MotoGP).

Qualche giorno dopo.

È il 24 Luglio. È in garage. Controlla la moto: pastiglie freno olio motore, catena, sospensioni, frizione e cambio. Dopo essersi assicurato che sia tutto in ordine lava la ‘’bestia’’ e la ripone sul suo cavalletto.

25 luglio. Si inizia. Ore 8 conferma iscrizione e ispezione moto in San Francesco: tutto regolare, alle 10 si inizia. Le prove libere durano 2 ore. È soddisfatto.

26 Luglio: Qualifiche. Si inizia a fare sul serio. Arriva a Bobbio, prende il cartellino con il numero è l’83: l’orario di partenza per la qualifica è le 11:03.

Qualche ora dopo…

È il suo turno. Il commissario di gara stringe la bandiera verde 30 secondi al via. Prima dentro. Frizione tirata. Gas a martello. Via.

Affronta le prime curve del Passo Penice in seconda a 180km/h. Sta andando fortissimo. In pochi minuti arriva al bivio di Santa Maria. Spalanca la manopola dell’acceleratore e il propulsore giapponese in pochi istanti tocca la zona rossa a 12.500 giri. Mette la terza.

Nel frattempo arriva allo Chalet della Volpe. Affronta la curva del bivio per andare a Romagnese a 120 km/h. Arriva alla fine del passo, scala tutte le marche inversione e si riparte. Mette la seconda inizia la discesa. Le saponette toccano l’asfalto.

Percorre tutto il secondo settore migliorando il suo tempo record. Prende la strada del castello e si immette sulla SS 45. L’adrenalina sale. Su tutte le marce fino alla sesta. La manopola destra e il motore chiedono pietà. Stacca fortissimo. I dischi dei freni diventano incandescenti. Inizia la sequenza di curve. Arriva a Marsaglia, inversione e riparte alla volta di San Francesco.

Completa il quarto e ultimo settore a fuoco. All’arrivo i commissari di gara  gli comunicano che l’indomani partirà primo.

La mattina seguente. È stanco perché non ha chiuso occhio. A 25 anni è la prima vera opportunità che la vita propone: non può farsela sfuggire. Si chiama Oscar Fabbri, vive da solo, fa il meccanico per pochi spiccioli al mese è introverso e testardo; la persona più importante della sua vita è sua mamma: l’unica persona che ha sempre creduto in lui. Ha fatto tantissimi sacrifici per permettere al figlio di vivere una vita ‘’normale’’.

Il semaforo si sta per spegnere. Parte in pole. Via.

Gli altri concorrenti partono bene, ma il CBR si spegne. Cerca di non andare nel panico e prova immediatamente a riaccendere la moto, nel frattempo viene superato da una trentina di moto. Dopo alcuni tentativi la Honda si accende e ruggisce come solo lei sa fare. Dopo aver visto svanire il suo sogno per qualche frazione di secondo, tenta l’impresa impossibile : superare ventotto moto in 35 km di percorso. Non si da per vinto e prima di arrivare al bivio di Pegni ne ha già sorpassate tre, ne rimangono venticinque.

Arriva a Vaccarezza, sta volando, ne supera altre tra le curve. Conclude l’andata del Passo Penice in 20esima posizione. Adesso inizia la discesa e punta un gruppo formato da otto piloti. Li supera in staccata. È 12esimo e si immette sulla statale. Prima della sequenza di curve di Marsaglia riesce a scavalcare altre posizioni. Adesso diventa difficile sorpassare ma nonostante ciò fa L’impossibile e ne supera altre 3. Arriva alla sezione più veloce del percorso riesce ad infilarsi e sorpassarne altri. È terzo, ma il distacco dai primi 2 è 3 secondi. Esegue L’inversione. Ora da il tutto per tutto. O cade o vince scrivendo la storia. È un’opportunità unica. Ruota la manopola dell’acceleratore al massimo, la benzina entra in tutti i carburatori. Il quattro cilindri del Sol levante urla come non mai. Inizia ad intravedere i primi due. Spinge al limite delle sue capacità. Il distacco si riduce a 0.5 secondi. Si è attaccato ai primi due. Ora deve superarli. L’ultima curva per effettuare il sorpasso è quella dopo San Martino. Fabio e Andrea staccano fortissimo ma Oscar ci prova e stacca dopo di loro. La moto si scompone moltissimo ma riesce a chiudere la curva ed è in testa. È PRIMOOOO. Entra a Bobbio e taglia il traguardo in prima posizione. Ha compiuto il miracolo è riuscito a realizzare il suo sogno: ha vinto la sua prima gara in moto ma questo è solo l’inizio: il 30 Marzo del 2001 inizierà l’International Tourist Trophy. Riuscirà Oscar a scrivere la storia diventando il primo italiano a vincere l’International Tourist Trophy?

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