Lezioni di metafisica

Serie: Wiccats.


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: L'anima è una forma di coscienza immortale senza alcuna memoria. Conserva solo le emozioni più forti e pure, utilizzandole poi per arricchire l'Essenza Unica, l'origine di ogni soffio vitale.

Il portatile emise un suono di avvio del sistema operativo.
Matilda indicava con l’indice lo schermo.
– Cosa stai facendo adesso? Che cosa è che devi scrivere? –

– Non devo scrivere niente… – sorrise Davide.

– Devo solo dire al computer in che lingua voglio lavorare e che tipo di tastiera usare… –
Matilda emise un “ohhh” di meraviglia misto a finta comprensione.

– Per lei va bene l’italiano? O preferisce un’altra lingua? –

– Non fa alcuna differenza, usa pure l’italiano. – la maga prestava attenzione ad ogni movimento che Davide effettuava con le dita.

– Dove ha messo il mouse esterno che le ho fatto prendere? – il ragazzo stava guardando sulla scrivania, mentre Matilda sembrava spaesata e guardava in direzione dalla finestra.
– Cosa all’esterno? Fuori? Non ho capito. –

Davide notò la scatola del computer e degli accessori posati su una sedia accanto alla libreria. Collegò il mouse su una delle porte USB laterali, il computer avvisò con un suono il riconoscimento del dispositivo collegato e lo usò per spostare il puntatore in modo più comodo e intuitivo.

– Questo coso è il mouse esterno? – Matilda se lo rigirò in mano per poi giocare con la freccetta spostandola freneticamente per tutto lo schermo.

– Io avrei finito! Tutto è collegato e funzionante, dovete solo attaccare il PC al cavo di rete. – Fahri stava agitando un cavetto di rete bianco RJ45.

– Grazie Fahri! Mentre sei lì, mi daresti la password del wi-fi? – Davide iniziò a scrivere tutte le lettere ed i numeri che il tecnico gli dettava da un adesivo applicato sul router appena installato.

Matilda aveva una faccia preoccupata. – Ma la devo scrivere ogni volta? –

– No, solo adesso… Poi il computer si ricorderà della password e non dovrà più scriverla. –

– Io andrei… Se non serve altro. Vado in centrale a segnalare il lavoro appena completato. – Fahri sistemava l’attrezzatura dentro un grosso astuccio blu.

– Ti accompagno Fahri! – Matilda si spostò lateralmente e guardò Davide in modo strano.

– Tu stai fermo qui! Non muoverti. – Un serpente incantato scivolò dall’anulare della mano sinistra della strega, mordendo la spalla di Davide.

Paralisi e blocco motorio, analizzò Davide facendo scorrere il flusso magico lungo il fianco e scaricandolo a terra tra le rabbiose grida del golem prigioniero. Lo stregone si finse paralizzato.

Matilda accompagnò il tecnico chiudendosi la porta alle spalle.
Davide si mosse velocemente accostandosi alla finestra e osservando la porta d’ingresso della casa.

La strega stava stringendo la mano di Fahri che sorrideva cortesemente non accorgendosi che i capelli della ragazzina stavano prendendo vita, muovendosi ed agitandosi come scossi da un vento impetuoso. Qualcosa di nero e di molto oscuro si protese dai pon-pon della ragazza, facendo una strana curva per puntare verso il tecnico ignaro, non aveva una forma definita: era come guardare un’ombra deformata dalla luce di un tramonto, grottesca e maligna. Fahri fece un inchino di commiato con un sorriso imbarazzato e poi venne inghiottito da quella massa senza luce. Di lui restarono solo i piedi che calzavano ancora quelle scarpe logore di tela che una volta erano bianche. Il piede destro aveva ancora attaccata una parte di gamba, tibia e perone si intravedevano come il ripieno di una strana torta alle fragole. Il pezzetto di gamba con la scarpa, infine, cadde di lato sbilanciato dal peso della carne.

Davide venne assalito da un’ondata di orrore e rabbia. Aveva promesso di proteggere quel tecnico gentile dalle maledizioni, ma non credeva che quella ragazzina così carina potesse spingersi tanto in là.
L’ultimo sguardo ai poveri resti di Fahri era carico di rammarico e di sensi di colpa.
Matilda incendiò i due moncherini con un incantesimo di fuoco dal colore indaco, non era rimasto più nulla di quell’ometto gentile.

Davide si sedette cercando di assumere la stessa posizione nella quale era stato bloccato dal sortilegio della strega, i suoi pensieri continuavano a saltellare tra la stretta di mano data al tecnico e la promessa di proteggerlo dalle maledizioni della casa infestata dove adesso sedeva… I suoi ricordi però cominciavano a dissolversi, la faccia dell’uomo del cavo non era più chiara e nitida e cominciava a fare fatica a ricordarne addirittura il nome.

Prese allarmato i fogliettini conservati in tasca con gli incanti tracciati poco tempo prima. Consultò freneticamente il suo Libro interiore alla ricerca di una magia adatta a fissare i ricordi, a rievocarli o qualunque cosa in grado di rammentargli la pericolosità di una bambinetta dai capelli voraci. Ne trovò uno che sembrava appropriato. Iniziò a disegnarlo velocemente sul retro di uno di quei cartoncini strappati, alla fine guardò i simboli tracciati, ma non ricordava più il motivo che l’aveva spinto a cercare un simile sortilegio. Posò nuovamente i cartoncini in tasca, assumendo più o meno la posa che aveva al momento della magia di paralisi usata da Matilda.

La strega aprì la porta con un viso solare e sorridente. Toccò la spalla del commesso esperto di computer che avvertì la magia di rescissione.

Davide tornò a muoversi, fingendosi intorpidito e agitato.

– Perché ero bloccato? Non riuscivo a muovere neanche i mignoli! Sei stata tu? Perché? Mica volevo scappare! – Lo disse tornando a configurare il computer della ragazza dai pon-pon nerissimi.

– Ti ho detto che farai comunque un brutta fine e… volevo essere sicura di trovarti al mio ritorno dal bagno. – Che cosa aveva fatto? La sensazione che il ragazzo avvertiva era quella di un’ansia da pericolo, pensava di aver visto o sognato qualcosa di terribile, ma tutto era fumoso… evanescente, lo stregone sapeva che era importante, ma non collegava il cosa fosse ed il perché avvertisse quella strana urgenza mista ad inquietudine.

– Le metto un browser molto buono che ha anche un VPN integrato… Un mediaplayer semplice, ma completo di tutti i codec… Le piacciono i film? –

La strega lo stava fissando con un sopracciglio sollevato.

– Adesso sei tu che stai parlando una lingua che non capisco! – Matilda incrociò le braccia piccata mentre il suo commesso apriva e cliccava su cose che per la strega non avevano alcun senso.

Serie: Wiccats.


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Discussioni

  1. Non ci posso credere, povero Fahri! Oltre al danno anche la beffa, perché nessuno si ricorderà più di lui come se non fosse mai esistito… questa è crudeltà nuda e cruda! 😿
    Ci sono rimasta malissimo, giuro… 🙀

    1. Ah! La piccola Matilda ha un animo abbastanza oscuro… Non per niente tra le streghe è conosciuta come la màvri màgissa… 😀 Comunque la sua cattiveria mi serviva solamente a stimolare una reazione di Davide… Altrimenti lui avrebbe cercato comunque di trovare il lato positivo anche nel far sparire qualcuno dall’esistenza!

  2. Per la miseria! 😯
    Non mi aspettavo proprio che Matilda fosse ancora più spaventosa e crudele di quanto immaginato.
    E pensare che, per un attimo, avevo pensato che, in fondo, potesse essere una brava strega. 🫣

    1. CIAO Giuseppe! Ehhhh… Matilda è una strega con trecento e passa anni di esperienza, ha incorporato altri tre libri sconfiggendo altrettante streghe, questo la rende una delle streghe più potenti in circolazione. Davide fa il temerario solo perché è già morto, ma non sa che ci sono situazioni peggiori che travalicano il perdere semplicemente la vita.

  3. Avrei voluti suggerire a Davide di fare come Penelope, fare e disfare per guadagnare tempo e morire il più tardi possibile. Poi, mi sono ricordata che lui è ben più potente della streghetta. Vediamo come ne esce 🙂

    1. Ciao Cristiana! Io direi che Davide non ha molta consapevolezza del proprio potere, delle proprie capacità o della possibile letalità di chi si trova a fronteggiare. A parte il fatto che lui sa di non essere vivo e quindi si trova ad avere leggermente meno paura di morte e dolore. E poi ha sempre la sciocca speranza che le persone non siano davvero tanto malvagie e conservino una sorta di bontà innata, istintiva…basta saper trovare il modo di stuzzicarla per farla venire a galla.
      Grazie per essere passata a salutare Davide e Matilda… Di Fahri invece nessuno più ormai si ricorda. 😀

  4. Ma noooo, Fahri😢 che fina ha fatto?!
    E non mi dire che la streghetta cova la stessa fine per Davide…falla rinsavire, ti prego!
    Io mi associo a Luisa, spero nel libro fine e magari pure nei fiori di arancio🥹

    1. Ehhhh… Ho paura che Matilda sia un po’ più cattivella di quanto Davide si potesse aspettare… Fahri a quanto pare è proprio sparito da questa realtà, anima compresa… Cosa che lo elimina anche dai ricordi di tutti coloro che lo hanno frequentato e conosciuto. Altro che casa maledetta o malocchio indonesiano!
      Matilda progetta una morte indolore per il suo commesso preferito, molto probabilmente qualcosa di sottile ed acuminato che ne colpisca il cervello : una roba rapida e indulgente, insomma.
      Peccato che Davide sia già morto e non abbia un cervello da colpire. 😀

  5. Io continuo a sperare che Davide riesca a trasformare la streghina Matilda in una gattina “pomiciona” che lentamente perderà i suoi super poteri malefici. Leggendo certi racconti torno ad essere un’inguaribile romantica che spera nel lieto fine. L’ autore peró sei tu e chissà cosa ci riserverarai nei prossimi episodi e nella conclusione. Aspetto con curiosità.

    1. Toh! Non ci credo! Ma allora la tua inguaribile vena romantica è del tutto simile alla mia! 😀 Solo che adoro torturare i miei protagonisti facendoli soffrire più del dovuto! Si chiama sadismo?
      Comunque tra le cose che hai ipotizzato, effettivamente, ne hai azzeccata una! Mannaggia, sto diventando prevedibile… Chista iè a vicchiania! (trad.: tutta colpa della senilità!)
      Grazie Emme! Lo sai quanto bene ti voglio. ♥

  6. *mode impopular on* Ora dirò una cosa estremamente impopolare e politicamente scorretta, ma di cui sono profondamente convinto. Matilda è lo stereotipo della ragazza vista da un giovane adulto. Una rosa con le spine che pungono appena di distrai un attimo, da trattare con i guanti (da giardiniere) e di cui sentire il profumo con tanta cura e ammirazione, ma da lontano. Da desiderare e corteggiare con cura e cautela. Che poi, invecchiandoci insieme, può riservarti sorprese belle o brutte, o anche trasformarti in un bacherozzo. *mode impopular off*
    Bell’episodio, intrigante. Questa amnesia sa di magia, resta da capire se sia la magia di chi ha preso in simpatia il povero Davide, o sia la magia dell’amore… entrambe possono farti dimenticare i difetti peggiori di una persona!

    1. Awww! Ciao Giancarlo! Per un attimo ho temuto dei gravi insulti a tutti i miei avi e dei riferimenti molesti alla mia testa rotonda che presenta dei riflessi simmetrici dovuti alla luce del monitor. 😀 Invece il tuo interruttore in modalità impopolare è stata una bella analisi su una tua tesi sul comportamento di Matilda e sullo stato d’animo del buon Davide. ♥
      In realtà la nostra strega nera si comporta in modo crudele e strano per un motivo più sciocco e meno sofisticato e la sparizione dalla memoria del povero Fahri è causata dal potere della chioma di “eliminare” l’anima immortale di chi viene divorato, dal mondo reale. Sparendo completamente, la realtà creata dal tecnico (nel mio mondo, quello che fai, tutte le tue azioni e le tue parole: in pratica, ciò che hai costruito smette di essere legato alla tua figura, al tuo spirito… a ciò che lo ha reso fisicamente possibile e concreto e la tua mente sostituisce questa assenza adottando delle spiegazioni plausibili, anche se non veritiere, ripristinando così la consistenza) perde di concretezza ed è Davide che inconsciamente, semplicemente osservando ciò che lo circonda, se ne assume il patrocinio…
      Lo so, le mie contorsioni mentali in un racconto con la magia hanno davvero poco senso, ma mi diverte l’idea di rendere credibile qualcosa di impossibile. E niente… al solito mi verrebbe voglia di abbracciarti per i tuoi commenti e la tua attenzione, ma faccio la persona seria e ti ringrazio di cuore assaporando il mio tè con il mignolo sollevato. 😀

      1. Interessantissimo in realtà questo concetto. Quindi la vittima sparisce completamente dalla realtà e tutto l’implicato viene semplicemente rimpiazzato con una sorta di tessuto cicatriziale, magari un po’ approssimativo, meno dettagliato, forse imperfetto come lo sono le cicatrici. Ma in ogni caso, cicatrizzato. Cosicché il nostro Davide, semplicemente, perde la coscienza di tutto ciò che è avvenuto che comprendeva il povero tecnico. Molto ben architettato. Ma prima o poi, confido, questa spiegazione verrà fuori, come ci ha insegnato il tuo stile, senza spiegoni “alla ianni”.

        1. Minchia Giancarlo, non potevi dirlo meglio! ♥ Per la fisica quantistica la realtà dipende dall’osservatore, in pratica sarebbe soggettiva e questo mi ha dato lo spunto per il terribile potere di Matilda… Lo spiego nella seconda parte che probabilmente pubblicherò mercoledì o giovedì.