Una notte a Torino

“Come è bella Torino vista da quassù.”

“A saperlo ti ci avrei portato prima!”

“Tutta questa bellezza e luce negli occhi.. wow.. di sera le città hanno un altro sapore. Le preferisco. E da quassù c’è una vista stupenda, sfido chiunque a dire che non piace.”

“Mi fa piacere.”

“Dio mio è meraviglioso..”

“Siamo sul Monte dei Cappuccini qui e questa è la sua Chiesa di Santa Maria.”

“Il Monte dei Cappuccini okay. E quella piazza laggiù che abbiamo attraversato in macchina come si chiama?”

“Piazza Vittorio Veneto.”

“È bellissima, tutta illuminata. È stato meraviglioso attraversarla in macchina, e andare verso la Gran Madre, maestosa e illuminata dalle luci notturne, vederla avvicinarsi sempre di più.”

Marco rise.

“Ti sei innamorata!”

“Sì!”

Rise anche Nicole.

“Fa anche freddo quassù però.”

“Beh siamo a Gennaio. Ma è bellissimo. Aspetta, faccio delle foto e poi andiamo!”

“Va bene.”

“Allora la prossima volta devo portarti alla Basilica di Superga, da lì la vista è ancora più bella.”

“Non vedo l’ora!”

“Vedrai che Torino ti conquisterà.”

“Chissà. Devo ancora capirla, ma ci sono dei punti meravigliosi. Zona Gran Madre è la mia preferita per ora.”

“Sai che la Gran Madre è un punto di magia bianca?”

“Di magia bianca? In che senso? Cos’è questa storia?”

“Allora, si dice che Torino abbia dei punti di magia nera e altri di magia bianca.”

“Davvero?”

“Sì, c’è questa specie di leggenda.. proveniente dall’antichità ovviamente, si dice che ci siano questi punti della città che emanano energia positiva ed energia negativa. Sia quelli di magia bianca che quelli di magia nera formano un triangolo. La Gran Madre è un polo di magia bianca che irradia energia positiva femminile.”

“Assurdo, non avrei mai immaginato una cosa simile. È fantastico.”

“Ti entusiasma?”

“Beh è una storia esoterica che può inquietare, ma la magia mi affascina moltissimo.”

“Allora Torino è la città giusta.”

Nicole rise e sorrise.

“Chissà.”

“Dove mi porti adesso?”

“Adesso potremmo andare a mangiare cibo tipico piemontese. Che dici?”

“Sì, andiamo!”

“C’è un posto vicino casa, così non ci allontaniamo molto.”

“Sei stanco?”

“Mah no, non tanto. Ma sai com’è, essere in smart working rende più pigri e mi fa venire sonno.”

“Capisco.”

“Tu invece, hai camminato molto oggi?”

“Sì beh abbastanza direi. Sono passata dal centro e poi proprio da lì lungo il Po’ accanto alla Gran Madre.”

“Ormai ti ha rapito il cuore.”

“Credo siano vere le voci sul punto di magia bianca.. positiva e femminile…mi ha richiamata…me che sono un altro punto e fonte di energia femminile e tanto positiva..” – scherzò Nicole.

“Deve essere così” – Marco rise e poi le rispose affermativamente.

“È molto bella.”

“Siamo arrivati, è qui, è un’ottima osteria questa!”

“Che bel posto!”

“Ti piace?”

“Sì molto, è accogliente, c’è un’atmosfera calda, si sta bene.”

“Piace anche a me.”

L’osteria, in un quartiere abbastanza centrale di Torino, aveva luci soffuse e fornitura in legno, colori intensi ma non accecanti e cantine di vino in esposizione.

“Sei pronta ad assaggiare la cucina piemontese?”

“Speriamo non siano solo formaggi che non posso mangiare…”

“No dai non solo… ci sono acciughe, carciofi, vitello tonnato..”

“Che meraviglia.”

“Dai direi che il vitello tonnato si potrebbe prendere..”

“Sì questo va bene.”

“E poi vedevo questa tartare di carne cruda. La mangi?”

“Stai parlando con una ex vegetariana, ma va bene, sono aperta all’assaggio!”

“Così mi piaci!”

“Pensavo di prendere del vino bianco, che dici? Se bevessi il rosso stasera poi dovresti portarmi a casa in braccio.”

“Vada per il bianco allora!”

“Moscato?”

“Moscato.”

Una bottiglia di vino bianco arrivò al loro tavolo.

“Ah, ci hanno portato direttamente la bottiglia.”

“L’hai ordinata tu..”

“Pensavo ci avrebbero portato due calici..”

“Eh ma non l’hai specificato..”

“Poteva chiederlo..”

“Dai Nicole bevi non ti preoccupare, dopo ti porterò in braccio.”

“Marco non farmi ridere che se inizio poi dopo il vino non la smetto più!”

“È bello ridere no?”

“Sì, ma poi mi viene la paralisi alle guance e fa male.”

“Dai allora ti farò una foto così ricorderai questo momento.”

“Che divertente!”

“Dai, iniziamo a bere. A cosa brindiamo? Al tuo nuovo inizio?”

“Ai nuovi inizi in generale.”

“Cin cin!”

“Aspetta, fermati! Cos’è quello?”

“Cosa? Il Castello?”

“Dio mio ma che meraviglia è.. un castello che sorge in piena città..fermati voglio scendere e vederlo da vicino.”

“Certo.”

Quella notte Nicole era invasa dalla bellezza negli occhi, dalle luci notturne di Torino e i suoi monumenti resi spettacolari dalle luci.

“Wow..”

“È il Castello del Valentino.”

“Meraviglioso.”

“Tu pensa che è la facoltà di architettura.”

“Non ci credo!”

“E invece sì.. mi venne voglia di iscrivermi ad architettura solo per questo motivo.”

“Eh ci credo. Mamma mia che fortuna!”

“Già.”

“Sei proprio affascinata dalle città di notte.”

“Sì, da sempre.. mi fanno sentire infinita e libera..e a casa.”

“È una bella sensazione.”

“Sì, assolutamente.”

“Hai retto bene il vino alla fine.”

“Sì dai, ma mi sento molto leggera.”

“Anche quella è una bella sensazione. Dormirai bene, ti addormenterai subito.”

“Può darsi. E tu?”

“Io ho bisogno di bere molto di più, lo reggo abbastanza, ma quel vino era davvero buono.”

“Già, confermo.”

“Vuoi che spengo la luce?”

“No, va bene così per il momento, soffusa. E poi è molto bello mentre mi accarezzi i capelli.”

“Stai comoda eh?”

“Sì, si sta bene su questo letto.”

“Mi fa piacere.”

“E tu, stai bene? Sei stato bene stasera?”

“Sì, sto bene. E mi piace accarezzare i tuoi capelli.”

Nicole si avvicinò di più a lui, incrociarono le loro gambe contemporaneamente l’una sopra l’altra e Marco fece scivolare il suo braccio e la sua mano dai suoi capelli alla sua vita e l’abbracciò. Nicole si avvicinò al suo viso e si baciarono.

“Buonanotte”.

“Buonanotte”.

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Discussioni

  1. Molto carino questo racconto ambientato nella mia Torino, città che amo. Sei riuscita a trasmettere tutta la bellezza (e la magia) di questa città: brava!
    Solo una puntualizzazione: il moscato abbinato a vitello tonnato e tartare di carne…no! 😂

  2. Ciao. Mi piace molto il modo in cui hai condotto la tua narrazione basandoti sui dialoghi che svelano piano piano indizi sulla relazione fra i due protagonisti fino al dolcissimo gesto dell’incrociare le gambe e scambiarsi la buonanotte. Sullo sfondo, ma in realtà vera protagonista, la città in tutta la sua bellezza. Sembra quasi di vederla grazie ai dettagli che fornisci al lettore. Ho letto il tuo racconto con molto piacere. Bravissima!

  3. Sono stato a Torino recentemente, per la prima volta. Confermo pienamente: una città meravigliosa, quella che più mi è rimasta nel cuore.

    È vero, c’è anche il fascino esoterico, ci sono tour già solo per questo. Vogliamo parlare del Graal? Magia bianca o nera, maschile o femminile indipendentemente dal colore.

    Torino la definirei “regale”. Ha un fascino d’altri tempi. Bellissima: per un romano come me, anche se Roma sta vivendo la sua epoca peggiore, rimanere così incantato non è cosa di tutti i giorni.

    Gradevole questa condivisione, sentita, spontanea.