
Via Lattea
Localizzazione: Braccio di Orione.
Distanza dal centro della galassia: 27.000 anni luce.
Stella: Nana gialla.
Posizione pianeta: 3.
Composizione principale della superficie: acqua.
Forma di vita intelligente: affermativo.
Attività nucleare: accertata.
Livello di conoscenza meccanica quantistica: base.
Ultima rilevazione sonda S747: oggi, tre ore fa.
Calcolo livello di possibile ostilità ad un primo incontro…
Non calcolabile, dati insufficienti.
«Niente da fare, l’algoritmo non funziona. Peccato, volevo finire la settimana con questo risultato.»
Si guardò intorno e si accorse che il dipartimento era deserto. Le luci spente, i monitor in stand-by. «Accidenti, che ore sono? Sono già andati via tutti?»
Sospirò profondamente. Stava per alzarsi dalla postazione, quando una notifica attirò la sua attenzione:
Contatto con la sonda S747: file audio.
Descrizione contenuto: possibile nome del pianeta in una lingua locale.
Guardò l’ora. «Ancora un minuto… Non è la prima volta, mi aspetterà.»
***
Si aprì lo sportello dell’auto e lui la guardò sorridendo: «Finalmente, ecco il mio astrobiologo preferito…»
«Scusa il ritardo, andiamo.»
Mentre l’automobile si sollevava dal suolo, si girò verso di lui: «Scusa, quanti astrobiologi conosci?»
«Una, perché?»
«Vinco facile, allora.»
La sua espressione imbarazzata per la battuta poco azzeccata la fece sorridere.
«Dove andiamo? Sono curiosa…»
«Sorpresa», rispose serio.
C’era traffico in direzione del mare, visto il fine settimana allungato dalla festa nazionale. Normalmente preferiva starsene a casa, ma questa volta aveva veramente bisogno di staccare dal lavoro. Si chiese se ci sarebbe riuscita.
Atterrarono sul tetto di un albergo e dopo essersi cambiati nella loro stanza si recarono subito al ristorante, su una terrazza affacciata sul mare. Il sole stava tramontando, inondando di caldo colore rosso tutta la spiaggia.
«Tutto ok al lavoro? Sei uscita per ultima…”
«Sì. Solo che sto lavorando ad un algoritmo per prevedere l’aggressività di una specie al primo contatto con una forma di vita aliena; ma qualcosa non funziona. I miei colleghi sono convinti che il parametro principale sia il gap tecnologico. Io la penso diversamente.»
«Cioè?»
«Secondo me c’entra molto la durata della vita degli individui di una specie… oppure qualcos’altro, che ci sfugge.».
«Non ci capisco niente, ma sono convinto che hai ragione tu…»
«Grazie per il supporto…»
«Ma ora guarda,, inizia lo spettacolo.»
Improvvisamente, si spensero tutte le luci dell’albergo e di tutta la zona circostante. Dei piccoli led indicavano gli spigoli dei tavoli e delle sedie. Sopra di loro, lo spettacolo immenso della Via Lattea.
***
Stava nuda, sul letto, ed esaminava il suo corpo, rilassato.
Lui stava nel bagno. Appena sentì il flusso d’acqua interrompersi: «Sai, ho preso appuntamento per cambiare il corpo tra due settimane. Di solito lo faccio ogni tre anni, ma mi ci trovo bene e sto pensando di tenerlo altri tre. Cosa ne pensi? Posso permettermi qualche ruga?»
Uscì dal bagno, con un asciugamano attorno alla vita, al guardò e rispose: «Certo che… Ma quali rughe?»
Ammirando il corpo maschile da ventenne di Enrico, impacciato nel sorreggere l’asciugamano commentò, fingendosi contrariata: «Ah, ok, cosa stavi per dire, esattamente? Ti sei corretto appena in tempo.»
«Non hai nessun motivo per cambiarlo così spesso, se ti ci trovi bene. E non hai nessuna ruga.»
«Sì, e con i soldi risparmiati magari ci possiamo fare un bel viaggio.»
«Ottima idea.»
«Sai come si chiama, in una loro lingua, il pianeta che sto studiando?»
«Come? Aspetta, mica vorrai andare su un pianeta inesplorato?»
«Ma figurati, non credo sia possibile. È che non riesco a togliermelo dalla testa. Si chiama: Terra. Bel nome, vero? Suona bene.»
«Terra… da musicista ti confermo che è una bella combinazione di suoni. Comunica calore.»
«Terra», sussurrò Aurora passando le dita tra le pieghe del lenzuolo.
Ti piace0 apprezzamentiPubblicato in Sci-Fi
Grazie! Sto pensando,in effetti, di proseguire e di farne una serie
Davvero originale! non dico altro nei commenti per non spoilerare il finale a chi dovesse leggere questo mio prima del racconto, ma… non me l’aspettavo! Che poi, tutto torna. ora che ho letto le ultime righe!
Ciao Marco. Ho trovato molto interessante il tuo racconto, soprattutto l’accenno alla durata della vita di una creatura come criterio per valutare l’ostilità di una specie. Lo spunto è così stimolante che sarebbe interessante vederlo diluito in più episodi. Bel lavoro