Triste inverno

Serie: Le novelle della Luna: i sogni delle stelle


โ€œProfessore, non avete mai condiviso questa passione con nessuno?โ€ cominciai, dovevo scoprire se fosse impegnato, in un modo o nellโ€™altroโ€ฆ

โ€œNo, purtroppo nessuno che conosco ne รจ attratto come meโ€ฆ Tu hai detto che era una passione di tua madre? Quindi leiโ€ฆโ€ sussurrรฒ, voltandosi verso di me.

โ€œSi, mia madre รจ morta sette anni fa, รจ stata uccisa soltanto per un paio di orecchini dโ€™oroโ€ sussurrai, chinando il capo.

โ€œPerdonami Melissa, non avrei dovutoโ€ parlรฒ piano lui, mettendomi una mano fra i capelli.

โ€œA lei piacevano le stelle. Il suo sogno รจ sempre stato quello di disegnare abiti da sposa. Diceva di voler essere partecipe della felicitร  di tante ragazze disegnando i loro abiti. Forse non ci ha mai creduto abbastanza, ed ha trovato il coraggio troppo tardi per provare. Io ho sempre amato disegnare assieme a lei, amavo i suoi lavori. Ho promesso di renderla orgogliosa, realizzando il nostro sogno. Nessuno lo sa, non lโ€™ho detto nemmeno alle mie amiche e perfino a mio padre. Il taccuino bianco che ho me lโ€™ha regalato lei, lรฌ mi esercito con gli abiti, e racconto la mia storia, non voglio che nessuno lo veda. Ho promesso a me stessa di scriverlo ogni giorno finchรฉ non diventerรฒ come mia madre ha sempre volutoโ€ spiegai io tutto dโ€™un fiato. Perchรฉ confessai tutto ciรฒ a lui? Mi sono fidata di uno sconosciuto, ma era lโ€™uomo che amavo, e sono sicura che il destino cโ€™entri qualcosa.

โ€œMelissaโ€ disse lui, stringendomi fra le sue braccia โ€œSono sicuro che tua madre รจ giร  orgogliosa di te, per come sei diventata, per come stai lottandoโ€ sussurrรฒ lui. Io udendo quelle parole cercai di non piangere, ma non ci riuscii, e nascosi il viso fra il suo petto โ€œGrazie professore, lo spero tantoโ€ mormorai fra i singhiozzi.

โ€œEntrambi i miei genitori sono professori. Loro avrebbero voluto che sia io che mia sorella seguissero le loro orme. Lei non lโ€™ha fatto, รจ scappata via ed รจ diventata ciรฒ che ha sempre desiderato, ora ha anche la sua famiglia. I miei genitori lโ€™hanno sempre considerata come un disonore, ed hanno riposto in me tutte le aspettative, io ho studiato come loro, sono diventato professoreโ€ฆ Ed hoโ€ฆ Lasciamo perdere. Io non sono soddisfatto della mia vita, invidio mia sorella, e ti invidio, rivedo in te chi avrei voluto essere, un giovane senza paura che lotta per i propri sogni, fregandosene di tutti. Melissa, troverai tante difficoltร , ma non smettere mai di seguire la tua strada, sei forte, fallo per te, e rendi orgogliosa tua madreโ€ mi raccontรฒ di sรฉ, ed io fui felice di questo. Mi prese il viso fra le mani, e poggiรฒ la fronte contro la mia. Le sue mani fredde mi carezzavano delicatamente โ€œTu sei diversa Melissa, lโ€™ho notato appena ho messo piede in classeโ€ si avvicinรฒ a me e chiuse gli occhi, poggiando le sue labbra contro le mie. Anchโ€™io chiusi gli occhi, e poggiai le mani sul suo petto grande. Di quei momenti ricordo il silenzio del mare, lui mi fece distendere, mi tolse i vestiti, le sue mani fredde toccavano tutto il mio corpo, le sue labbra calde mi baciavano dappertutto, ricordo le piacevoli sensazioni. Sembrava essere in una favola.

Di quella notte non raccontai niente a nessuno, era il nostro segreto, il mio e del professore. In quei giorni non pensai cosa mi aspettasse in futuro, al mattino aprivo gli occhi solamente per andare da lui. Mi innamoravo ogni giorno di piรน. Era bello andare a scuola, scambiarci quegli sguardi fuggitivi per non dare troppo nellโ€™occhio. Lui cercava in tutti i modi di sfiorarmi, per restare soli e rubarci un bacio. Era bello sapere che noi avevamo quel rapporto, e gli altri attorno non si accorgevano di nulla.

Fu triste quando giunsero le vacanze natalizie, tantโ€™รจ che non vedevo lโ€™ora di tornare a scuola per incontrarlo, poichรฉ non avevo altro modo per rintracciarlo.

Ricordo che il Natale era passato, anche il Capodanno, ma ancora non ero tornata a scuola. Era un primo pomeriggio con le mie amiche, stavamo passeggiando vicino il mare, cโ€™era parecchia gente.

โ€œMa io non credevo che un cd potesse costare ventimila lire! Ma ho dovuto regalarglielo per forza, ho speso tutta la mia paghetta!โ€ raccontava con sconforto Irene, lamentandosi del regalo troppo costoso che aveva dovuto regalare al fidanzato.

โ€œDi cosa ti lamenti! Hai un fidanzato, io ci ho perso le speranze oramai!โ€ si lamentรฒ Ambra, esagerando.

โ€œE il gelataio?โ€ chiesi io, riferendomi alla cotta che aveva Ambra, ma lei sospirรฒ amareggiata, e prima che cominciasse a raccontare Greta attirรฒ lโ€™attenzione di tutte noi, in particolare la mia.

โ€œRagazze! Guardate รจ il professor Niro!โ€ esclamรฒ, tutte ci voltammo allโ€™unisono, io prima di tutte. Sgranai gli occhi, e trattenni le lacrime, il cuore in quel momento sembrรฒ contorcersi dal dolore. Era proprio il mio professore, che camminava mano nella mano con una donna.

โ€œQuella รจ sua moglie? O suo padre?โ€ chiese ironicamente Irene, togliendo gli occhiali da sole per guardarla meglio.

โ€œA me sembra una mantide religiosa!โ€ esclamรฒ Ambra.

โ€œCerto ragazze! Parlate cosรฌ perchรฉ siete gelose! Magari รจ bella dentroโ€ dopo che Greta disse questโ€™idiozia tutte e tre scoppiarono a ridere. Continuando ad avanzare. Io restai ferma a guardare dietro, erano mano nella mano, come una qualsiasi coppia. Eppure non sembravano affatto felici, ma chi ero io per affermare una cosa simile? Non ero mai stata nessuno per lui.

Dopo quella volta il mio cuore si riempรฌ di crepe, era un dolore costante. Non riuscivo a credere che mi avesse preso in giro, che per lui non ero mai stata nessuno. Io gli ho dato la mia anima, e lui le ha fatto del male con tanta ipocrisia. I miei giorni erano vuoti, il tempo passava, ma io non stavo piรน vivendo. Era difficile mentire alla mia famiglia, ad Ambra, a Greta ed a Irene, ma non avevo altra scelta che fingere che tutto era nella normalitร .

Potevo piangere soltanto quandโ€™ero sola, la colpa non era di nessuno, se non del mio essere cosรฌ sciocca, e di essermi fidata di uno sconosciuto. Dopotutto, quella storia sembrava essere troppo bella per capitare nella mia vita.

La scuola ricominciรฒ, io cercai di ignorare il mio professore, non lo degnavo di uno sguardo, ma percepivo che lui cercasse il mio. Tentava in tutti i modi di restare solo con me, anche aspettandomi fuori scuola, ma io riuscivo a svignarmela ogni volta. Restammo in quella situazione per circa un mesetto, ma sapevo che prima o poi dovevo smettere di fuggire.

Ricordo che era metร  febbraio, doveva esserci uno sciopero, molti alunni marinarono la scuola, cosรฌ come molti professori restarono a casa. Venni a sapere da un mio compagno di classe che era ancora fuori scuola che molto probabilmente il professor Niro avrebbe sostituito unโ€™intera giornata nella nostra classe. Io ovviamente saputo questo, mi voltai in direzione opposta alla scuola e mi allontanai in fretta. In classe saremmo stati soltanto un paio, tutte le ore assieme il professor Niro, quale situazione peggiore poteva esserci!

Quel giorno perรฒ ricordo che mio padre era rimasto a casa, per cui non potevo tornare lรฌ e dirgli di aver marinato la scuola. Greta era in viaggio, mentre Ambra ed Irene avevano la febbre, per cui non avevo nessun posto sicuro in cui recarmi.

Guardai il cielo, era coperto di grosse nuvole bianche, faceva freddo, ma non era pioggia. Cosรฌ alla fine, decisi che quelle ore le avrei trascorse nel mio solito magico posto a disegnare qualcosa.

Lo raggiunsi, misi la mia solita postazione, presi il mio taccuino bianco e cominciai a disegnare, strappai un foglio, due, fino ad una decina.

Gettai tutto al mio fianco e nascosi la testa fra le mani, cominciando a piangere silenziosamente. Non ne potevo piรน di quella situazione, perchรฉ ero tanto fragile? Avrei tanto voluto essere forte come mia madre, ed invece piangevo e mi dannavo a causa di uno sconosciuto di cui mi ero innamorata.

Sentii qualcosa di leggero posarsi su di me, restai sorpresa quando alzando lo sguardo notai la neve. Era piccola e leggera, scendeva delicatamente, sembrarono rallegrarmi un poโ€™ quei piccoli fiocchi bianchi. Era raro che venisse a nevicare in quel paesino di mare.

โ€œMelissa!โ€ mi sentii improvvisamente chiamare. Era la voce del professor Niro, ma comโ€™era possibile? Doveva essere a scuola a quellโ€™ora! E nonostante tutto, il mio cuore innamorato fu felice che, dopo tutto quel tempo, ricordasse il mio posto segreto. Speravo di essermelo immaginato, ma sentii dei passi veloci alla mie spalle, e lui che continuรฒ โ€œSapevo che eri qui. Dobbiamo parlareโ€

Io scattai in piedi, indietreggiando subito, volevo scappare via come avevo sempre fatto, ma era giunto il triste momento di affrontarlo โ€œPerchรฉ dovremmo? Io non ho nulla da dirvi!โ€ mi lamentai.

โ€œUltimamente mi stai evitando, perchรฉ? In cosa ho sbagliato?โ€ chiese lui, afferrandomi i polsi per tenermi ferma. Sembrava sinceramente pentito di qualcosaโ€ฆ

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Avete messo Mi Piace5 apprezzamentiPubblicato in Amore

Discussioni

  1. Voglio pensare che sia stato un fraintendimento, perchรฉ sto apprezzando questa storia come fossi ancora adolescente ๐Ÿ˜€ (e questa รจ una bella cosa, per una che quando pensa a S. Valentino ricorda Al Capone e la strage del 1929)