
Che cos’ è il tempo?
Il Professor Domenico Del Santo lo fece semplicemente, perché amava l’ insegnamento ed amava non poco i suoi alunni. Era un argomento abbastanza lungo e voleva ricordarsi ogni parola senza sbagliarsi ed usare la sua voce con un tono semplice, scorrevole ed armonico per toccare i loro cuori e la loro mente.
<< Ma il tempo in pratica che cos’ è? >>, esordì Domenico.
<< Vogliamo sapere tutto sul tempo Indy! >>. esclamò con voce prorompente uno studente, chiamandolo col suo appellativo attribuito dopo la sua famosa scoperta delle Navi Vichinghe a New York nella grotta sul fiume Hudson in America.
<< Bene ragazzi, siete pronti? >>.
<< Si Indiana! >>. risposero tutti in coro ed il quel momento, senza che lui se ne accorse, entrarono in aula Daniela e Giulio.
<< Ah okay, si comincia: che cos’ è il tempo? Vi parlo sinceramente, ma non come il vostro Professore, ma come uno di voi, fra voi, per me è come se fossi li vicino a voi e non qui dietro a questa mia cattedra: sapete ragazzi, voglio parlare del tempo, è da un po che mi chiedo se esiste davvero >>.
<< Esiste Indy? >>, chiese Giulio a suo padre, in fondo ed in alto negli ultimi posti a sedere e guardandolo con ammirazione.
<< La mia conclusione è no, Giulio >>, inarcò le sopracciglia e sorrise contento Domenico, guardando con tenerezza suo figlio e sua moglie Daniela “ furbetti, questa volta hanno fatto una cosa che non si immaginano quanto sia bella ed emozionante per me: grazie amori miei, vi amo tantissimo “.
Si rischiarò la voce e riprese il suo discorso
<< Il tempo è un’ unità di misura astratta come tante altre, frutto di un ragionamento umano tratto da un’ analisi della successione, dall’ alternarsi del giorno e della notte. Inoltre il tempo è calcolato, o meglio ancora calibrato, sulla base della rotazione su se stessa e poi intorno al sole, dando origine a ciò che chiamiamo secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni, secoli ecc.
A parte questo, che cos’ è il tempo per noi e come facciamo vederlo ed a sentirlo sulla nostra persona nel corso della nostra vita? In pratica è il risultato di quell’ inesorabile declino che fa trasformare noi stessi e le cose da nuove a vecchie.
Laddove si parla di tempo si fa riferimento ad un cosa di reale o di esistito o che esisterà, perché oltre a questi tre casi c’ è il nulla.
Per essere più chiaro: il tempo ci serve come elemento di misura della durata di una cosa partendo
dall’ inizio ed arrivando alla fine, nient’ altro oltre a questi due riferimenti: un evento, un movimento, una passeggiata, una giornata, la vita di una persona, un’ epoca, la durata dell’ umanità, dei pianeti, dell’ universo! >>.
Domenico prese fiato e lesse fin dove era giunto sul suo scritto per ricordarsi bene le parole ed esprimersi meglio nel seguito del suo monologo, fece una pausa per riempire un bicchiere d’ acqua fresca ed alzò la testa per guardare se i suoi ragazzi prestavano attenzione a ciò che aveva detto fino ad ora.
Rimase molto colpito: avevano uno sguardo quasi beato, lo guardavano con autentica ammirazione: lo guardavano come se avessero chiesto a Gigi Buffon se sapeva parare!
E constatando la loro completa attenzione ed il loro netto coinvolgimento, prese più forza e parlò con più entusiasmo e con più calore << Ricordiamoci però che, secondo me, prima e dopo ciascuna di queste esistenze, ciascun di questi eventi: non c’ è niente, neanche il tempo e lo tiriamo solo in ballo tutte le volte che vogliamo misurare alcune cose che sono esistite, esistono o esisteranno! >>, fece una pausa, rimase in silenzio, per coinvolgerli ancora di più e poi riprese il discorso:
<< Voglio essere sincero con voi ragazzi miei, anzi ritengo doveroso da parte mia, informarvi che questo mio ragionamento, mi è stato fornito da un giornalista di Roma esperto in materia ed al quale inviai tramite web all’ inizio di quest’ anno per avere un suo parere in merito.
Si presume che esistano interi universi come il nostro, così mi ha riferito, intervallati come un’ immagine riprodotta da due specchi contrapposti, ossia un universo per ciascuna frazione infinitesimale di secondo e che procedono tutti in un’ unica direzione da cui la parola
“ Universo “!
Tornando al tema iniziale, ho letto ultimamente su un giornale scientifico un articolo che parla di un esperimento il cui risultato consiste nella “ discrepanza di frazioni di secondo “ tra un orologio ad alta precisione montato su un aereo supersonico ed un altro orologio uguale e sincronizzato al primo e lasciato lì fermo sui bordi della pista di decollo.
Questo fatto ricorda la classica differenza di età tra un Astronauta che al termine di un lungo viaggio nello spazio si ritrova più giovane rispetto al suo fratello gemello rimasto ad aspettarlo sulla Terra >>.
<< Allora Indiana io e te dobbiamo tassativamente viaggiare sempre nello spazio, alla faccia dei nostri gemelli! >>, replicò Giulio.
Ed in tutta l’ aula dell’ Università La Sapienza di Roma si sentì una risata clamorosa, esplosiva, straordinaria che rimbombò in tutta la grandezza dell’ edificio e contribuì a cambiare quell’ aria di tensione e di troppa concentrazione, rilassando l’ atmosfera che si era creata.
<< Ah ah ah ah ah ah ah ah…….. Giulio, ti amo anche per questo, lo sai vero? Ma da chi avrai preso? >>.
<< Da tutte e due: da te papà e da mamma, perché anche voi siete sempre così come me: divertenti ed anch’ io vi amo tutte due allo stesso modo, nè più nè meno! >>.
Daniela stava già asciugandosi qualche lacrima e guardò suo figlio e suo marito come una bimba guarda beata i regali appena ricevuti da papà e mamma e dai nonni la mattina del giorno di Natale.
<< Non starò qui a dilungarmi sulla “ Teoria della Relatività “ dell’ unico ed adorabile Scienziato di tutti i tempi. Dell’ irraggiungibile Albert Eistein o sullo sfasamento dei buchi neri, del collocamento delle stelle che regolano i moti relativi tra la materia esistente nello spazio-tempo, perché già lo sapete e bisognerebbe avere a disposizione una giornata intera. Vi pongo e mi pongo un’ altra domanda: cos’ è che rende possibile un fenomeno del genere? Nel caso dei due orologi , ne abbiamo uno sulla pista di decollo e cioè fisso sulla terra che lo trasporta.
L’ altro orologio a bordo dell’ aereo non è fermo sulla terra e si muove, di moto proprio e quindi va ad una velocità che risulta essere diversa dalla velocità della terra e mi limito a dire diversa in quanto l’ articolo del giornalista qui di Roma non specificava quale dei due orologi segnava un orario più anteriore o posteriore
dell’ altro e quale fosse il verso giusto dell’ aereo rispetto a quello della terra. Tornando al quesito potrei pensare che questa mia ipotesi abbia un fondamento, ossia che il nulla è estraneo alla realtà del nostro esistere in quanto fin dove c’ è universo il nulla sarà sempre vicino ad esso e quindi al di fuori della nostra dimensione, esterno al nostro immaginabile >>, alzò lo sguardo solo per un attimo per osservare i ragazzi se erano ancora attenti, lo erano e continuò a parlare, con quel solo sguardo sapeva che tutte le parole erano state percepite ottimamente da tutti << Semplificando al massimo, noi umani invecchiamo fino al punto di morire, perché non viviamo nella dimensione in cui si trova la luce in quanto non siamo abbastanza veloci per entrare a farne parte.
Riprendendo il filo del discorso, nella vita di tutti i giorni, le lancette degli orologi si muovono ad una velocità: tale velocità indica dove e quando la distanza che separa la dimensione “terrena” da quella della luce: per essere più precisi, indica la distanza tra la dimensione dove è posto
l’ orologio e la distanza dov’ è posta la luce.
Per essere ancora più chiaro, è come se la terra, muovendosi velocemente sempre di più ci obbligasse a rallentare sempre di più la velocità delle lancette degli orologi, perché essa fa avvicinare sempre di più la nostra dimensione a quella della luce costringendoci a fermare le lancette.
Di conseguenza possiamo definire il tempo come una distanza tra dimensioni ovvero una distanza dimensionale. Ed un concetto estremamente importante è che la massa è energia e quindi giungo alla conclusione che la luce è energia.
Ritornando alla velocità, penso che dovrebbe essere molto difficile raggiungere una velocità pari a zero:
l’ Universo è sempre in movimento, noi siamo sempre in movimento e tutto è sempre in movimento.
Il mio dubbio e penso che sarà anche il vostro dopo aver sentito tutto questo, consiste nel fatto che non sia abbastanza viaggiare ad velocità inferiore a quella del nostro pianeta intorno al sole! Grazie ragazzi per la vostra attenzione, grazie di cuore >>.
Tutti, ma proprio tutti, i ragazzi prima di alzarsi in piedi ed abbandonare l’ aula, fecero una cosa che Domenico capì quanto fosse amato e apprezzato da loro:
batterono i piedi per terra, poi con le mani fecero la stessa cosa ed infine completamente presi dall’ euforia e completamente coinvolti dalla lezione del loro insegnante preferito e che per loro era un mito, applaudirono calorosamente e fragorosamente, con furore strillarono
<< Sei grande Indy: oh capitano, mio capitano! >>.
<< Carpe Diem: cogliete la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sapete, volate e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà. Cogliete l’ attimo, rendete straordinaria la vostra vita: buona fortuna, vi voglio un bene del mondo nessuno escluso! >>, concluse commosso e soddisfatto il Professor Domenico
Del Santo salutando con pò di tristezza tutti i suoi allievi, che gli passavano accanto e gli porgevano la mano: non li avbrebbe più visti fino al prossimo autunno, fino all’ inizio dell’ anno accademico.
Demichelis Domenico in Arte Falco Hawk.


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Prof abbiamo aggiunto una copertina per questo racconto in cui nozioni e calore umano dimostrano di potersi incontrare. Grazie!
Bisogna ammettere che il Prof. Indi ci sa fare con i suo alunni. Argomento interessante
Buonasera.
Questo è solo un piccolo accenno di un enorme ed infinito argomento, come l’ universo, molto interessante e molto accattivante!
Un breve mio pensiero che scorre parallelamente all’ argomento, che ho appena raccontato
<>.
Demichelis Domenico in Arte Falco Hawk.
Scusatemi e perdonatemi, mi sono sbagliato e qui di seguito vi riscrivo il mio breve pensiero del mio primo commento <>.
Demichelis Domenico in Arte Falco Hawk.