De-Sideria

Serie: Le novelle della Luna: il canto solitario della Sirena


โ€œPosso chiederti come mai devi andare al cimitero, a questโ€™ora per giunta?โ€ domandรฒ, cominciando a guidare. Notai come tentava in tutte le maniere di non guardarmi le cosce, ed io allora tirai ancor piรน su la gonna.

โ€œOggi sono tre anni dalla morte di mio fratello. Lo trovai a questโ€™oraโ€ spiegai, era il ricordo piรน brutto della mia vita, eppure con il trascorrere del tempo ci si abitua a tutto, e ne parlo come qualsiasi altra cosa. Trovai mio fratello in bagno, con le vene tagliate, cโ€™era sangue ovunque. Non so se avesse bevuto, o aveva ingerito dellโ€™altro, ma sono sicura che lui a mente lucida non avrebbe mai compiuto un gesto simile. E sono certa anche che i miei genitori c’entrano per averlo spinto a trovare rifugio dalla realtร  in tuttโ€™altro.

โ€œPerdonami Sirena, non avrei dovuto chiederteloโ€ si scusรฒ, forse aveva notato il leggero velo di tristezza che non ero riuscita a nascondergli.

Io scossi il capo, e tornai a sorridere, cercando di non pensarci piรน, ormai era passato e non potevo farci nulla โ€œNon ti preoccupare, sono sicura che per comโ€™era lui ora รจ contento siccome ne parliamo ancoraโ€ dissi, mettendogli una mano sulla gamba. Lui si irrigidรฌ subito, ma non fece nulla per farmi scostare.

โ€œOltre che il nome, sei una ragazza davvero particolareโ€ sussurrรฒ, cercando di non guardarmi. Io allora accavallai le gambe e tirai poco piรน su la gonna, facendo intravedere anche il mio intimo. Lโ€™uomo sgranรฒ gli occhi e restรฒ a guardarmi per qualche secondo, ignorando la strada di fronte. Si ricompose subito dopo, poggiando il gomito sul finestrino e la mano sulla fronte, costringendosi a guardare soltanto fisso davanti โ€œDimmi un poโ€™ Sirena, quanti anni hai?โ€ chiese con un poโ€™ di timore.

โ€œDiciannove, e tu Elia?โ€ dissi.

Fece un sospiro sentendo la mia risposta, probabilmente sperava fossi piรน grande โ€œHo passato i quarantaโ€ disse amareggiato. Io invece annuii compiaciuta, e mi complimentai โ€œMa pensa! Non lโ€™avrei mai detto!โ€ lui perรฒ imbarazzato fece finta di nulla.

Giungemmo al cimitero, era sommerso dalle ombre, si potevano distinguere solo le sagome grazie alla luce della Luna piena. Soffiava un leggero venticello che muoveva i cipressi dietro le mura, facendo sembrare lโ€™ambiente ancor piรน inquietante. Oltre il fischio del vento, di tanto in tanto si udivano dei rumori insoliti dalle auto isolate in fondo al parcheggio.

โ€œOra che ci penso, รจ notte, come fai ad entrare?โ€ chiese lui, intanto che scendevamo dallโ€™auto. Io scrollai le spalle, e dissi solamente โ€œStoria lunga, tu seguimi allโ€™entrata secondaria, so che lรฌ il custode non chiude maiโ€. Mi guardรฒ con una faccia confusa, ma poi mi seguรฌ senza dire altro. Camminammo un poโ€™ fino allโ€™entrata. Per tutto il tempo era stato vicino a me, controllando se non ci fossero problemi. Mi domandai se fosse opportuno poggiare un braccio attorno al suo, ma probabilmente no, non in un ambiente del genere, altrimenti lโ€™avrei messo a disagio.

Raggiungemmo una zona piรน buia di tutte, nascosto dallโ€™ombra di un cipresso cโ€™era mio fratello. Mi avvicinai, e mi inginocchiai di fronte la tomba. Credo che quel luogo gli piacesse, a mio fratello piaceva stare in disparte, quandโ€™era piรน piccolo scappava di casa per andare sotto qualche albero e starsene tranquillo ad ascoltare musica. Notai alcuni fiori freschi, cโ€™era anche un biglietto, ma non lo lessi, solo lui ne aveva il diritto, probabilmente lo avevano portati i suoi amiciโ€ฆ I miei genitori non parteciparono neanche ai funerali, nessuno di noi due in realtร  era stato ben voluto, delle volte mi chiedo perchรฉ siamo nati, ma cโ€™รจ una ragione a tutto, no?

Poggiai delicatamente le dita sulla sua foto, e gli sorrisi. Quella fotografia gliela scattai io poco prima della sua morte, era il suo compleanno, e avevamo fatto una festa un poโ€™ improvvisata con i suoi amici in un parchetto, lontano dai nostri genitori, credo che sia stato uno dei suoi ultimi momenti felici.

โ€œGuarda, ti ho portato i tuoi fiori preferitiโ€ dissi, poggiandoli sulla sua tomba. Feci un sospiro, e cominciai a parlare sottovoce comโ€™ero abituata a fare โ€œTre anni sono passati tanto in fretta, mi manchi tanto fratellino. Mi piaceva prendermi cura di te, farti la colazione e accompagnarti a scuola, aiutarti a fare i compiti, andare a comprare assieme i tuoi cd. Mi manca ogni momento, quando litigavamo, ti lamentavi in continuazione, quando giocavamo assieme, oppure quando ti consolavo. Se solo fossi rimasto con meโ€ฆ Con mamma e papร  va sempre peggio, ma come dicevamo assieme, รจ la vita, ognuno ha la sua storia, ed ognuno ha qualcosa contro cui combattere. Oggi non posso trattenermi a lungo, sono in compagnia, ma di sicuro tornerรฒ. Ti voglio beneโ€ gli feci un sorriso, baciando la foto. Si รจ suicidato a soli quattordici anniโ€ฆ

Scossi il capo e mi alzai, ricomponendomi e raggiungendo Elia, che stava aspettando qualche metro piรน in lร  poggiato contro il cipresso. Visto in quel modo sembrava quasi un dipinto.

โ€œUn poliziotto che compie unโ€™infrazioneโ€ sussurrรฒ fra sรฉ e sรฉ, intanto che ci avviavamo verso lโ€™uscita.

Io risi e sussurrai per non disturbare โ€œNon lo dirรฒ a nessuno, promesso! Perรฒ in cambio ora andiamo da qualche altra parte! รˆ troppo presto per tornare a casaโ€ intanto uscimmo dal cimitero e ci avviammo verso il parcheggio.

โ€œAndiamo? Signorina, io ti accompagno a casaโ€ non era entusiasta come me per quella proposta, e mi costrinse a salire in auto. Io lo feci senza replicare, ma sapevo giร  cosa fare.

โ€œHai appena diciannove anni, ed รจ giร  mezzanotte, le bambine come te dovrebbero stare a casa a questโ€™ora, a dormire nel proprio letto!โ€ si lamentรฒ tentando di mettere la cintura, ma a causa dellโ€™agitazione era troppo impacciato. Era adorabile, sembrava un marmocchio!

Cosรฌ io salii a cavalcioni sulle sue gambe, senza dire nulla, prendendolo alla sprovvista.

โ€œAvevo intenzione di divertirmi questa sera in realtร โ€ dissi piano, facendo un sorriso malizioso. Lui era rimasto pietrificato con le mani poggiate sulle mie cosce senza dire nulla. Cosรฌ io non ci pensai due volte e andai avanti. Mi abbassai le spalline del vestito, scoprendo tutto il mio petto. Elia scostรฒ lo sguardo giรน, e restรฒ per almeno un paio di minuti buoni a guardarlo. Poi perรฒ scuotendo il capo si ricompose e mi gettรฒ di lato, coprendomi subito con una giacca.

Si lamentรฒ a voce altra fra se e se, intanto che accendeva la macchina, poi cominciando a guidare continuรฒ a replicare โ€œMa che hai in mente? Sei ancora una bimba un poโ€™ troppo cresciuta! Non ho mai incontrato una come te!โ€ disse, ed intanto io ridevo a crepapelle al suo fianco per la reazione che aveva avuto. Potrei dire lo stesso di Elia, non avevo mai conosciuto un uomo cosรฌ pudico, quelli come lui non esistevano da un poโ€™, e questo probabilmente mi eccitรฒ ancor di piรน.

โ€œAllora, dove mi porti papino?โ€ dissi ironica, poggiandomi sulla sua spalla e aggrappandomi al suo braccio. Notai come quella parola lo fece arrossire, era uno spasso!

โ€œTi accompagno a casa e ti saluto per sempre Sirena!โ€ si lamentรฒ, ma al contrario di prima non si stava facendo problemi a guardarmi, perรฒ di sottecchi.

โ€œCerto, come no! Io non ti dico dove abito allora!โ€ risposi ridendo, ma lui contestรฒ ancora โ€œTi lascio dove ti ho trovata, non mi faccio tanti problemi io!โ€. Io annuรฌ, e restai con gli occhi chiusi poggiata a lui. Era cosรฌ rilassante che non mi mossi o dissi una sola parola per tutto il viaggio, quasi desiderando che quel momento non finisse mai.

Credevo che non avesse il coraggio, ed invece raggiungemmo il parcheggio da dovโ€™eravamo partiti. Probabilmente voleva mettermi alla prova.

Purtroppo la testardaggine era un mio difetto, e non lโ€™avrei mai data vinta a nessuno, cosรฌ scesi dallโ€™auto, aggiustai il vestito, presi la mia borsetta ed alzai la mano imitando un saluto militare โ€œColonnello! รˆ stato bello conoscerti!โ€ dissi ironica. Lui mi salutรฒ con un cenno della mano, senza staccarmi gli occhi di dosso. Mi voltai, e cominciai a fare qualche passo. Oramai avevo capito che tipo fosse, cosรฌ contai i passi: appena tre chรฉ Elia mi richiamรฒ per farmi salire in macchina e mi portรฒ a casa sua.

Serie: Le novelle della Luna: il canto solitario della Sirena


Avete messo Mi Piace4 apprezzamentiPubblicato in Young Adult, Amore

Discussioni

  1. Hai dato alla tua protagonista una storia, delle emozioni, un background che la rende ciรฒ che รจ e che la fa agire (probabilmente) di conseguenza: una sopravvissuta. E’ il giusto modo per far amare i personaggi ad il lettore: farli sentire simili a noi, fatti di carne e sangue

  2. La vita e le sue circostanze a volte non ti lasciano scampo.
    Se mi masturbo una ragione ci sarร . Ma se Benedetta esiste รจ lei il mio orgasmo.
    Comunque Elia mi piace. La sua timidezza, la sua impeccabile risolutezza, i suoi disorientamenti disarmanti, la sua naturalezza.
    Mi eccita.

  3. Mi sa che non c’ero andato lontano, col commento al primo episodio! Niente da dire, Sirena รจ proprio un bel tipino, e sa il fatto suo, gioca con Elia con malizia e strategia.
    La vicenda del fratello che hai inserito nella trama principale aumenta la Complessitร  della protagonista.

  4. “Oltre il fischio del vento, di tanto in tanto si udivano dei rumori insoliti dalle auto isolate in fondo al parcheggio.”
    Uhm, se i cipressi dei cimiteri potessero parlare… ๐Ÿ˜ƒ

  5. Non capivo infatti come avesse fatto a resistere, il nostro Elia, uomo dalla solida morale, ma pur sempre uomo, e dunque esposto ai turbamenti di una giovane provocatrice. Sono contento che alla fine abbia ceduto. Mi fa inoltre sorridere lโ€™atteggiamento sicuro di se di Sirena, questa piccola Lolita manipolatrice che riesce giร  a piegare alla suo volontร  uomini adulti (e oggi piรน che mai anche vaccinati). Non vedo lโ€™ora che arrivi lโ€™episodio successivo!!!