
E strunz
Serie: Le rose e le rouge
- Episodio 1: Le rose e le rouge
- Episodio 2: Jean
- Episodio 3: Tattoo
- Episodio 4: Il professore
- Episodio 5: Carletto
- Episodio 6: Il Cinese
- Episodio 7: Il giornalista
- Episodio 8: Clara
- Episodio 9: Le jacarande
- Episodio 10: Carmelo
- Episodio 1: Da Biagio
- Episodio 2: Rosso rubino
- Episodio 3: La signorina Bellini Sforza Contìni
- Episodio 4: Il maresciallo Ercole Lo Piccolo
- Episodio 5: Colpa d’Albino
- Episodio 6: Rosa furiosa
- Episodio 7: E strunz
- Episodio 8: Pierre de Ronsard
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Aveva messo la caffettiera sul fuoco, quella da tre. Non aspettava nessuno: aveva bisogno di un caffè forte in tazza grande, per riuscire a tenere gli occhi aperti, dopo averli spalancati per troppe ore durante la notte. Doveva acquistare un po’ di lucidità, per affrontare, uno dopo l’altro, i tanti impegni e problemi della giornata. Seduta in cucina, aspettando il borbottio della moka, le era calata la palpebra e per qualche minuto si era addormentata sulla sedia. E buonanotte anche al caffè che a furia di bollire, in parte era traboccato e il resto era diventato imbevibile. Dopo qualche imprecazione di rito, aveva preso chiavi e zainetto per andare dal “Cinese” a fare colazione.
Carmelo, il figlio del barista, l’aveva salutata con uno squillante «Uhè! E la tua amica dov’è?»
Valentina l’aveva squadrato da testa a piedi. «Che t’importa dov’è la mia amica?»
Lui era diventato rosso. «No, niente. Non l’ho più vista… Mio babbo mi ha raccontato che l’altra settimana quattro deficienti le hanno dato fastidio…»
«Quattro deficienti? Chi sono? Cosa è successo? Quando?»
«Sono quattro imbecilli che non conosciamo. Abbiamo fatto la segnalazione anche ai carabinieri. Vanno in giro a spacciarsi per agenti in borghese.»
«E il maresciallo che ha detto?»
«Di chiamarli subito nel caso fossero tornati, ma mio padre, quando sono venuti per la seconda volta, ha avuto paura e ha preferito evitare.»
«Ma… in che senso avevano dato fastidio a Rosa?»
«Vieni, ti faccio parlare con mio babbo. Io non c’ero. Quel giorno ero arrivato tardi.»
«Ba’, dille di quei tipi…»
«Chelli guagliò?»
«Quelli della birra Bajò.»
«Ah, chelli strunz…»
«Sì, quei quattro che hanno fatto i cretini con la sua amica, la settimana scorsa.»
«Lei era lì, tranquilla che beveva il suo cappuccino e chelli si so’ accustati e hanno cominciato a runnare attuorno, con le loro balurduaggini. Poi lei si è alzata, ha pagato, è uscita fuori e loro appresso, sempre con le loro fessuarie.»
«Sì, ma dopo?»
«Dopo nun’o sacc. L’amica tua non l’ho più vista. Dopo di lei quel giorno, sei venuta pure tu.»
In quel momento Valentina aveva avuto un flash, ma cosa fosse accaduto esattamente solo Rosa poteva dirglielo. Di andare al chiosco ad impollinarsi con i fiori e sorbirsi i clienti più pallosi, non aveva alcuna voglia. Avrebbe mandato un messaggio al gestore del chiosco, accampando scuse di qualche indisposizione, tipo gastroenterite acuta. Prima però voleva sentire Piergiorgio, custode del cimitero, suo amico e cugino di Carletto.
Era andata di corsa a cercarlo e l’aveva trovato con un drappo rosso-blu in mano.
«Ciao Gio’. Che fai con quella bandiera del Cagliari?»
«I matti stanno dappertutto, fuorché a Villa Clara.*»
«Non mi dire che stava sulla tomba?»
«E già. Ieri il Cagliari ha vinto la partita fuori casa contro la Lazio e qualche parente mezzo deficiente è venuto qui a coprire la tomba con questa bandiera. Certe volte trovo gagliardetti, striscioni, poster… Ti sembrano normali?»
«Gio’ la normalità non esiste. Esistono soltanto molti gradi diversi di anormalità, ovunque. Tu pensa alle cose che succedono negli stadi, per non parlare del nostro Consiglio Comunale o negli scranni del parlamento. Striscioni, mortadella e ogni genere di cose folli. Comunque non sono venuta a cercarti per parlare dei matti, caso mai di quattro stronzi. Prima però vorrei sapere che fine ha fatto Carletto. Non l’ho più visto in giro.»
«Carletto è andato ad Arzachena, in trasferta, per la ditta. Devono fare alcuni lavori nella villa di Fidez. E’ partito una decina di giorni fa. Ha detto che non torna, neanche quando finiscono i lavori. Vorrebbe restare lì a fare lavoretti saltuari, e quando è libero dice che potrebbe andare in spiaggia a cuccare.»
«Hai detto che manca da una decina di giorni?»
«Sì, da una decina di giorni, almeno.»
«E non è tornato neanche un giorno da quando è partito?»
«No, ha detto che tornare per passare la domenica in casa sua non gli conviene e poi lo chef della villa pare che cucini molto meglio della mamma. L’aragosta fresca, appena pescata, lui non l’aveva mai vista neanche da Piscadori.»
«Ok. E dimmi un po’, tu hai idea di chi possano essere i quattro imbecilli che sono andati dal “Cinese”, spacciandosi per agenti in borghese?»
«No, però so com’è andata. Un giorno sono entrato al bar per prendere una birra e Carmelo mi ha raccontato tutta la storia delle minacce e dei ricatti per avere le birre speciali senza pagarle. Perché me lo chiedi?»
«Devo scoprire chi sono. Ho bisogno del tuo aiuto. Chiedi in giro se qualcuno li ha visti ronzare da queste parti, se sanno come si chiamano o da dove vengono.»
«Perché lo vuoi sapere?»
«La settimana scorsa hanno molestato Rosa, mentre stava bevendo un cappuccino nel bar del Cinese. E spero che, oltre i soliti apprezzamenti volgari e un po’ di paura per averla seguita all’uscita del bar, non sia successo altro, altrimenti dovranno fare i conti con me.»
«Non sarebbe il caso di parlare con il maresciallo Lo Piccolo?»
«Meglio lasciarlo perdere quell’altro. Se si prende gioco di me ancora una volta, rischio qualche denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.»
«Che ti ha detto?»
«Giochi di parole, frasette a doppio senso, e poi, invece di fare indagini per capire che fine avesse fatto Rosa, mi stava pedinando. Mi ha detto che rischiavo una denuncia per violazione di proprietà privata.»
«Quindi anche lui è il tipico carabiniere delle barzellette?»
«Io lo chiamo cervello ad angolo.»
«Piatto?»
«No.»
«Retto?»
«No.»
«Giro?»
«Ma quale giro! Non eri molto bravo in geometria, a quanto pare.»
«Non me ne vengono in mente altri.»
«Pensaci. Io vado. E ricordati di indagare per scoprire chi sono i quattro stronzi.»
«Ok, Ci vediamo dopo, al chiosco.»
«No, oggi io non lavoro. Mi do malata. Devo tornare da Rosa. I fiori possono aspettare. E come dici tu i morti non scappano.»
*Villa Clara è una grande struttura, divisa in ampi padiglioni che in passato costituivano l’ istituto psichiatrico di Cagliari, in via Romagna. Attualmente è la sede di molti uffici della ASL.
Serie: Le rose e le rouge
- Episodio 1: Da Biagio
- Episodio 2: Rosso rubino
- Episodio 3: La signorina Bellini Sforza Contìni
- Episodio 4: Il maresciallo Ercole Lo Piccolo
- Episodio 5: Colpa d’Albino
- Episodio 6: Rosa furiosa
- Episodio 7: E strunz
- Episodio 8: Pierre de Ronsard
“«Ah, chelli strunz…»”
I personaggi di questa storia sono caratterizzati davvero bene e questi due, in particolare, mi fanno morire 😂
Il ” Cinese” napoletano potrebbe essere un personaggio esilarante nei dialoghi se conoscessi meglio le loro espressioni piú tipiche. Usare un semplice traduttore non é la stessa cosa. Peccato!
Un capitolo davvero particolare da un punto di vista stilistico: condotto quasi interamente attraverso l’uso dei dialoghi che ne conferiscono leggerezza e scorrevolezza e lo rendono piacevole alla lettura.
Trovo molto interessante il proseguo della storia e mi piacciono gli inserimenti, quasi ‘buttati li’, apparentemente a caso in una frase che aprono prospettive nuove. Una storia che ha ancora molto da dire e da raccontare e scritta davvero bene.
Ciao Cristiana, grazie per questo ulteriore incoragguamento. Piú vado avanti nel raccontare questa storia con tanti personaggi e piú mi rendo conto che c’é molto ancora da dite e da chiarire anche sulle situazioni lasciate in sospeso di Jean e Valentina, di Biagio e Clara, di Rosa, del giornalista…
E sempre piú spesso mi domando: ma quanti episodi ancora saranno necessari per concludere questa serie? E poi mi dico calma, un passo alla volta.
Ottimo titolo😂la storia sta andando nella direzione che sospettavo. Povera Rosa, speriamo accetti di confidarsi con Valentina.
Ottimi i dialoghi. Anche stavolta, complimenti!
Grazie Melania. Il napoletano non ha bisogno di traduzioni. E Rosa, il piú bel fiore del giardino, sembra che le abbiano strappato il gambo e, spezzata, voglia restare abbandonata in un angolo buio ad appassire.
Quei tipi loschi non mi erano piaciuti da subito, e avevo temuto da subito che fossero la causa della sparizione di Rosa. Anche Carmelo mi è sempre sembrato un po sospetto, come la sparizione di Carletto, magari mi sbaglio. Mentre il commissario, non me ne voglia la categoria, ma sta davvero prendendo le fattezze di una “macchietta” di quelle che si trovano dentro le barzellette. Mi piacciono questi due misteri che si sovrappongono, la sparizione di Rosa da una parte e l’indagine di Valentina dall’altra.
Carletto pare sia assente giustificato. Arzachena, un comune della Costa Smeralda dove il ragazzo si trova per lavoro, sembrerebbe molto lontano dal luogo in cui risiedono i personaggi di questa storia. E Carmelo, vedrai… prima o poi, credo che… Ma é presto per poterlo svelare.
Grazie Irene, buona domenica.😘
“«Io lo chiamo cervello ad angolo.»”
ottuso?
Se non é neanche l’angolo giro, quale altro? Forse nessun altro. Devo ripassarmi la geometria. 😂 Grazie Irene.
“«No, oggi io non lavoro. Mi do malata. Devo tornare da Rosa. I fiori possono aspettare. E come dici tu i morti non scappano.»”
Questo episodio mi è piaciuto tantissimo. Scritto molto bene👏 Avvincente, letto in mezzo secondo. Valentina così grintosa è uno spettacolo.
Grazie Tiziana, l’ho scritto di getto, al ritirno da Roma, per non ritardare di troppi giorni la frequenza settimanale di questi episodi. Avevo già un’idea un po’ vaga e l’ho buttata giú senza soffermarmi a lungo per elaborarla nella forma. Se l’effetto é almeno piacevole sono contenta anch’io.
“«Io lo chiamo cervello ad angolo.»”
Bellissima 😂 😂 😂
Grazie Tiziana, resta sempre sottinteso che tipo di angolo. Sto riflettendo sul modo di renderlo piú esplicito, senza apparire troppo irriverente, anche se, per chi legge, é già scontato sin dal principio.
Cosa avranno fatto a Rosa i 4 stronzi? Aspetto il prossimo episodio ❤️ Storia davvero interessante, brava!
Ciao Arianna, sarà riuscita, Rosa, a scappare? Laveranno spaventata a morte? O qualcos’altro? Ora vedremo se Valentina riuscirà a sapere qualcosa di più.
Ops! l’ avranno e non laveranno come compare da refuso.
Mi piace molto questa serie che stai portando avanti in maniera egregia, c’è dolcezza e c’è tensione, entrambe ben dosate così da tenere alto l’interesse. Sono preoccupato per Rosa che, ormai è quasi certo, ha incontrato il lupo cattivo. Sempre un piacere leggerti Maria Luisa! 🌹
Ciao Giuseppe, grazie 🙏 I lupi pare fossero più di uno. Un piccolo branco, forse.