
Fiamme
Serie: Fiori di fuoco
Gian, con la forza disperata di chi ha solo dolore dentro, cercò di strangolare l’anziana donna. Non ci riuscì. Lentamente si calmò, spaventato da quella calma innaturale e dalla sua stessa impotenza.
«Non siamo figlie del demonio.» disse la donna «Tu odi questo mondo e pensi sia maledetto, ma noi lo amiamo. Possiamo salvare tutto questo dolore, trasformare la morte in vita, l’odio in amore, ma abbiamo bisogno di te.»
Le altre tre donne si tolsero mantelli e visiere, mostrando corpi nudi, desiderosi e pieni di vita. «Scegli chi vuoi come compagna» disse l’anziana.
Gian si sentì tradire, come se la sua famiglia stesse morendo e lui potesse ancora desiderare qualcun’altra. Ma il bisogno era più forte dell’odio. Vide una giovane bionda, come la figlia, e si avvicinò a lei.
«Non so se hai scelto bene,» gli disse lei «ma desidero essere dominata dal tuo odio e dalla tua forza. Generiamo insieme una progenie sana che guarirà questo mondo malato.»
Gian non aspettò altro. La sollevò sul ceppo e la prese con tutta la durezza che aveva accumulato nel suo cuore spezzato. Poi passò alle altre, e infine anche all’anziana, che chiedeva solo un ultimo piacere prima di lasciare quel mondo.
Gian e Teresa, la ragazza bionda, si nascosero nella foresta, dove l’amore e la conoscenza tra loro si fecero profondi. Gian imparò a leggere dai libri di Teresa, e comprese la verità delle streghe: non erano demoni, ma custodi della natura, libere e coraggiose. Più cristiane di chi le perseguitava.
La passione tra loro ardeva come un fuoco sacro, ma anche la morte si faceva sentire. La città, colma di paura e superstizione, scoprì la loro unione proibita.
Una notte, uomini di chiesa e cittadini armati li trovarono. Gian, ex servo del conte, era diventato “bestia satanica”. «Dov’è il frutto di questo amore malato?» domandò uno.
«Mio figlio è abbastanza grande per cavarsela!» rispose Gian con fermezza.
«Troveremo anche lui, e lo salveremo dalla dannazione!» giurarono i preti, segnandosi con croci.
Gian stava per scatenare la sua furia, ma Teresa lo calmò con un tocco gentile. Furono catturati e portati in città, tra urla e minacce.
I preti tentarono di farlo rinnegare. «Non è vero amore quello che provi per lei!»
«Mai provata una passione così!» rispose Gian.
«Finirai arso vivo come lei!»
«Sono pronto!»
Riso e dolore si mescolarono quando le torture iniziarono. Gian non provava paura, perché sapeva che il suo corpo era solo un involucro. Il suo amore per Teresa era più forte di ogni pena.
Al rogo, legati schiena contro schiena, si baciarono con passione più intensa che in vita. Le fiamme lambirono le corde e le mani, ma non un grido uscì dalle loro labbra.
Quando Gian riuscì a liberarsi, si mise davanti a Teresa, proteggendola dalle fiamme con il suo corpo e il suo amore.
I loro corpi bruciarono insieme, mentre il pubblico ipocrita si scandalizzava. Ma i loro cuori restarono integri.
Dove furono seppelliti, nacquero due protee, fiori di fuoco, simbolo di un amore eterno e indomito.
Col tempo, molti amanti vennero a baciare quella tomba fiorita, sigillando il loro amore davanti a Gian e Teresa.
Serie: Fiori di fuoco
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Esasperato dal male e dalla sofferenza, Gian cerca scampo in un mondo pre-sociale, dove non esistono diritti e doveri ma solo il godimento. La civiltà in cui vive, però, non può tollerare che qualcuno si sottragga alle proprie regole e lo punisce crudelmente. È questo il senso?
Bella la tua interpretazione, io non avrei saputo interpretarlo meglio. Ma oltre la scelta del godimento c’è anche la scelta del sacrificio piuttosto che passare dalla parte del carnefice
Questo finale è forte, pieno di passione, rabbia e amore. Teresa è meravigliosa nella sua forza calma, nel modo in cui riesce a cambiare il cuore di Gian. Anche se tutto intorno a loro è odio e condanna, loro scelgono di stare insieme, fino all’ultimo respiro. Il finale, con i fiori che nascono dai loro cuori, è struggente e bellissimo. Fa male, ma scalda. Resta dentro.
L’amore scalda il cuore più di un semplice rogo
Questa lettura mi è molto piaciuta
Grazie
Sono perplesso. La scrittura è fluida, ma la storia è intrica. Aspetto di leggere il seguito per dare un parere completo.
Grazie Rocco. La storia si conclude così. Cosa intendi per intrica?
Scusa volevo scrivere intricata. Se mi permetti ti scrivo qualche commento in privato.