Fuga da Little York

Serie: Arturo Piccolit - Detective Privato


โ€œAspettata un attimoโ€ disse il detective facendo un passo avanti.

I due troll si fermarono e guardarono il loro capo.

โ€œQuindi ci siete voi dietro al furto dellโ€™occhio di Oberonโ€ disse Arturo risoluto. โ€œAvete drogato gli Imp per spingerli a rubarlo senza destare sospetti. A cosa ti serve lโ€™artefatto? Non sei appagato dalla tua richezza? O cโ€™รจ qualcosโ€™altro sotto?โ€

Il leprecauno sorrise, con lโ€™espressione di un genitore che osserva i figli mentre cercano di usare per la prima volta il vasino. โ€œAh, lโ€™Occhio di Oberon, in realtร  quello รจ stato soloโ€ฆ Aspetta un momento, non penserai che, siccome sto per uccidervi, mi metta a raccontarti nei dettagli il mio piano criminale, vero?โ€ Poi si rivolse ai due scagnozzi. โ€œFateli fuori e basta, senza troppe manfrine.โ€

โ€œDavvero pensavi che avrebbe funzionato?โ€ domandรฒ Sibilla al suo fianco.

โ€œFunziona sempre, di solito. Comunque mi serviva solo tempo per fare questo.โ€

Con un gesto improvviso, da gnomo dโ€™azione consumato, Piccolit puntรฒ il braccio destro verso il muso del troll piรน vicino. Poi premette un pulsante nascosto su lato della cassa.

Tutti gli occhi si spostarono su Piccolit e la sua assurda posa da combattente: gambe larghe, braccia tese in avanti e sorriso beffardo

Schiacciaossa si voltรฒ verso il compagno. โ€œHai un puntino rosso sulla guanciaโ€

Ciucciabudella si toccรฒ la guancia rocciosa. โ€œDove? Qui?โ€

โ€œNo, aspetta. Faccio io.โ€

Proprio nel momento in cui cercava di pulire il compagno, il puntino rosso si spostรฒ. Schiacciaossa, con la rinomata premura di un troll, cercรฒ di acchiappare la macchia, assestando a Ciucciabudella un poderoso schiaffone, i detriti arrivarono fino a Sibilla.

โ€œEhi, adesso ce lโ€™ha lโ€™altroโ€ disse la fatina. โ€œChe sia la terribile Trollite tapioca prematurata?โ€

โ€œCi penso io, fratello. Non aver pauraโ€ disse Cicciabudella qualche secondo prima di stampare un pugno a martello sulla fronte del compagno. Lโ€™impatto fu cosรฌ forte che Piccolit sentรฌ tremare tutte le otturazioni, unโ€™altra pioggia di sassolini li investรฌ.

โ€œCosa diavolo fate, idioti?โ€ sbottรฒ oโ€™ Greedy.

I due frastornati scagnozzi si voltarono verso il capo. Il leprecano aveva il viso paonazzo, le vene del collo ingrossate contenute a stento dalla camicia verde chiaro, in mezzo alla fronte una macchia sospetta.

โ€œCapoโ€ dissero in coro i due Troll. โ€œNon ti muovere.โ€

โ€œNo, aspettateโ€ฆโ€ ebbe appena il tempo di dire prima che  gli piombassero addosso come una frana inarrestabile.

โ€œNinja, ovunque tu sia abbiamo bisogno di teโ€ disse Arturo allโ€™orologio. Poi afferrรฒ Sibilla per il polso tirandola a sรฉ. โ€œMuoviamoci, dobbiamo fuggire.โ€

โ€œEhi, Supergnomoโ€ rispose la fatina puntando i piedi. โ€œHai avuto una bella idea, te lo concedo. Ma non รจ che adesso sono diventata il tuo cucciolo. Non puoi darmi ordini.โ€

Arturo sospirรฒ. โ€œVa bene, che ne dici se ci allontaniamo, prima che questi idioti ci facciano a pezzi?โ€

Sibilla guardรฒ il groviglio di roccia e imprecazioni. โ€œMi sembra una buona idea. Ma ti seguo perchรฉ lโ€™ho deciso io.โ€

Ninja arrivรฒ poco dopo, verde e scattante come Piccolit la ricordava.

โ€œVecchia mia, che bello rivederti. Fatti vedere, non รจ che ti sei rigata, vero?โ€

โ€œCosโ€™รจ adesso non hai piรน premura di fuggire?โ€

โ€œDevo ancora finire di pagare le rateโ€ rispose una volta terminata lโ€™ispezione. โ€œSalta su.โ€

โ€œDove andiamo?โ€

โ€œTorniamo a Villa de Pixes, devo aggiornare Ariele. Poi andiamo tutti insieme alla polizia. Sono stanco di questa storia.โ€

โ€œAh giร , la fatina sexy. Dimenticavo.โ€

โ€œNon sarai mica gelosa?โ€

โ€œDi quella? Mai in vita mia. Credo solo che il suo modo di porsi sminuisca tutto la categoria delle fatine. Non รจ che siamo tutte pronte a esaudire i desideri.โ€

Arturo sorrise mentre saliva in sella a Ninja, nonostante lo scampato pericolo di essere triturato dai Troll, si sentiva bene. La felicitร  aumentรฒ quando il dolce peso della fatina premette contro la sua schiena mentre sfrecciavano verso Little York.

La notte stava per finire, lโ€™aria fresca correva sul suo viso. Una volta che il caso fosse passato di mano alle autoritร , con oโ€™ Greedy dietro le sbarre, forse poteva perfino chiedere a Sibilla di uscire.

Avrebbe accettato? Valeva la pena di tentare. Era quasi grato al Leprecauno per aver architettato il furto dellโ€™Occhio di Oberon e tutto il resto. Certo, era stato un piano criminale scellerato, cโ€™erano state vittime, soprattutto tra i demonietti, ma gli avevano permesso di incontrare Sibilla.

Una luce accecante li investรฌ, dissipando tutti i suoi pensieri romantici.

โ€œCi stanno seguendoโ€ urlรฒ la fatina nel vento.

Piccolit si voltรฒ, due enormi occhi illuminavano la strada. Qualsiasi cosa li stesse inseguendo era grossa e stava guadagnando terreno.

โ€œHanno una lumaca da corsaโ€ gridรฒ la fatina.

รˆ impossibile. avrebbe voluto gridare Arturo, quei mostri di potenza e velocitร  si vedevano solo negli spettacoli, non potevano essere acquistati da cittadini privati. Ma quelle due parole non lasciarono mai le sue labbra, sostituite dallo sgomento. La sagoma del potente mezzo era ormai visibile alle loro spalle definita dala luce dei potenti fari, montati sulle due antenne telescopiche.

Le luci di Little York brillavano allโ€™orizzonte, salvifiche e irraggiungibili. Avevano la bellezza effimera di una promessa non mantenuta.

โ€œGira a destraโ€ disse la fatina.

โ€œSei impazzita?โ€ gridรฒ il Detective con gli occhi inchiodati sulla strada, ormai era poco piรน di una fugace sensazione giallastra sotto di loro. Stava spingendo Ninja al limite.

Non aveva bisogno di voltarsi per capire cosa intendesse Sibilla, alla loro destra iniziavano i territori selvaggi degli Elfi. Una riserva inviolata popolati da gente crudele e selvaggia, in fissa con la natura. Si diceva di loro che adorassero gli alberi e non disdegnassero i sacrifici rituali.

Come era prevedibile, Sibilla non accettรฒ la risposta, iniziรฒ a percuotere il detective sulla testa. Per la sorpresa Piccolit perse per un attimo il controllo della cavalletta, Ninja sbandรฒ, le zampe incontrarono il bordo della strada. Dietro di loro il rombo della lumaca da corsa si faceva ogni secondo piรน vicino.

Sibilla veloce e risoluta, mentre Arturo cercava di rimettere Ninja sulla strada, ne afferrรฒ lโ€™antenna sinistra tirandola con uno strattone. La cavalletta sussultรฒ, prima di derapare fuori strada, tallonata dalla lumaca.

โ€œNon avete scampoโ€ gridรฒ oโ€™Greedy alle loro spalle. Qualcosa sibilรฒ sopra le loro teste, i Troll avevano iniziato a lanciare sassi, strappandoli direttamente dai loro arti.

โ€œMoriremoโ€ gridรฒ Piccolit mentre lโ€™intricata selva degli elfi si avvicinava a velocitร  folle.

โ€œMeglio morti che nelle mani di quel viscidoโ€

Sibilla aveva ragione fermarsi sarebbe equivalso a una morte orribile, Piccolit si chinรฒ sulla testa dellโ€™amata compagna. โ€œScusami, se puoi.โ€

Quindi tolse le mani dalle antenne e spinse coi talloni mandando Ninja fuori giri. Chiuse gli occhi e pregรฒ fino a che il rumore dellโ€™impatto non cancellรฒ ogni pensiero.

Quando riprese conoscenza per prima cosa cercรฒ Sibilla, la vide distesa vicino a lui. La faccia sporca ma serena, come se stesse dormendo. Tirรฒ un sospiro di sollievo, poi prese a tastarsi il corpo in cerca di fratture scomposte e ferite gravi. Non ne trovรฒ.

Si sedette con fatica. Era mattina ormai, la rugiada aveva infradiciato i suoi vestiti e unโ€™alba rossa incendiava le verdi praterie davanti a loro.

Guardรฒ lโ€™orologio, ma il display gli rispose con una serie di stanghette orizzontali. Provรฒ a contattare Ninja, il piccolo altoparlante rimase muto. La tecnologia sembrava essere stata bandita dalle terre degli elfi.

Sperรฒ che la sua cavalletta se la fosse cavata in qualche modo.

Arturo si avvicinรฒ alla fatina, posandole una mano sulla spalla. โ€œSvegliatiโ€ gli sussurrรฒ.

Lei rispose con un grugnito e un pugno dritto in faccia che gli fece rimpiangere di avere un naso.

โ€œScusami, pensavo fossero quei farabuttiโ€ disse guardandosi intorno, mentre Arturo con entrambe le mani sul viso lottava per non piangere.

โ€œSe ne sodo andadi.โ€

โ€œLo sapevo. Quei codardi non hanno avuto il coraggio di seguirci.โ€

โ€œO forse haddo solo pensado che siamo spacciadiโ€

โ€œNon cโ€™รจ nessuno pericolo, gli elfi non si fanno vedere da anni. E leva le mani dal viso, non capisco quello che dici.โ€

Arturo allontanรฒ le mani dal naso con molta calma, sicuro di vederle piene di sangue, cosa che lo avrebbe fatto svenire. Per fortuna scoprรฌ che era solo una sua paura irreale, le mani erano pulite. Il dolore invece era fin troppo vero.

Sibilla lo aiutรฒ a rimettersi in piedi. Si guardarono intorno, lโ€™intrico di alberi che delimitava la foresta sembrava un muro vegetale eretto per scoraggiare gli estranei.

โ€œDobbiamo solo trovare un passaggio tra questi alberi ed รจ fatta. Se siamo entrati da qualche parte ci sarร  il modo di uscire, no?โ€

La fata fece un passo verso gli alberi, ma la sua determinazione durรฒ poco. Una freccia piumata si conficcรฒ nel terreno a pochi centimetri dai suoi piedi. Lโ€™aria si riempรฌ di acute urla di guerra. Elfi armati di lance ed archi apparvero ovunque, dai rami frondosi, da dietro i massi e i cespugli. Un paio sorsero dal terreno proprio vicino a loro, con la schiena ricoperta di erba fresca.

โ€œCosa dicevi a proposito degli Elfi?โ€ disse Arturo mentre venivano circondati.

โ€œSaremmo morti comunqueโ€ rispose Sibilla,  il cerchio intorno a loro si stringeva. Indossavano tutti un gonnellino di foglie, la pelle candida e i capelli argentati.

โ€œSi, ma hai detto qualcosa riguardo a loroโ€ insistette il Detective, i selvaggi erano cosรฌ vicini che poteva distinguere le terribili pitture di guerra che li ricoprivano.

โ€œVa bene, forse mi sono sbagliata.โ€ Mani forti li afferrarono.

โ€œAh, che soddisfazione! Ora posso morire contento.โ€

Piccolit sorrise mentre lo legavano, il dolore al naso si fece un poโ€™ piรน sopportabile.

Serie: Arturo Piccolit - Detective Privato


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Umoristico / Grottesco

Discussioni

  1. Mi mancavano Piccolit e la astuta Sibilla, sempre pronti a strappare una risata รจ perennemente nei guai! Il ritmo della tua prosa ha lโ€™andamento giusto per una fuga e ci tiene incollati al racconto fino alla fine. Il popolo elfico รจ davvero interessante, mi piacerebbe sapere di piรน su di loro. Vediamo come andrร  a finire!!

  2. Un episodio divertente come questo ci voleva proprio! Leggendo la prima parte (lo so che non c’entra niente, perdonami ๐Ÿ˜…) ho pensato alle scazzottate nei film di Bud Spencer e Terrence Hill. Ahahah.
    Nella seconda parte, poi, l’omaggio a Ende.
    Grande, Ale!

    1. Ciao Dario, hai pensato proprio bene, hahahhaha.
      Sono contento che ti abba divertito, la lumaca da corsa ci si รจ infilata di prepotenza e ce l’ho lasciata. Il maestro va sempre ricordato.
      Alla prossima

  3. Ciao Ale. Come si suol dire, saranno finiti dalla padella alla brace? Tenendo conto che la padella ce l’ha fra le mani Sibilla… Mah, lo scoprirรฒ nel prossimo episodio. Questi elfi mi affascinano, non vedo l’ora di conoscerli meglio: aborigeni ecologisti dalla chioma argentata. Avendo una particolare affinitร  con gli elfi in generale sono pronta a scommettere: finalmente i nostri eroi troveranno, seppure momentaneamente, aiuto

  4. E’ giusto che le fate non siano sempre pronte ad esaudire i desideri. Gli elfi presentati cosรฌ spezzano l’abitudine a saperli effimeri, eterei e pacifici, i tuoi sono dediti ai riti sacrificali e posti come un’orda. Trovo interessante la rivisitazione e il capovolgimento di certi canoni, pur mantenendo lo stupore che certe storie devono avere e lasciare, almeno per me. Gli eventi si snodano in velocitร , non solo perchรฉ hai rappresentato una fuga, ma perchรฉ sai destreggiare la velocitร  nella scrittura.

    1. Ciao Bio, immaginare gli elfi della tradizione, come spiriti difensori della natura me li ha fatti associare agli indios, i nativi americani altre culture animiste. Cosรฌ ho pensato di fare l’ennesima contaminazione.
      GRazie i tuoi complimenti mi onorano.
      Alla prossima