
I guerrieri del Demone Rosa Obeso
Prima di ogni cosa, Joe e i suoi compagni adorarono il Demone Rosa Obeso, poi si armarono e si mossero per andare ad attaccare briga con i nemici della Milizia Sibilla.
Mentre camminavano, intorno a loro c’era la città . Un po’ in rovina, un po’ abitata, le persone li fissavano con timore e le madri presero i figli che giocavano per strada per nasconderli in casa.
Joe ridacchiò. Presto, ci sarà battaglia, si disse.
E presto, infatti, arrivarono gli uomini della Milizia Sibilla.
Se questi ultimi indossavano esoscheletri neri e imbracciavano fucili simili ai G36, ma più grandi, i guerrieri del Demone Rosa Obeso erano equipaggiati da ninja e fecero in fretta a scivolare fra le ombre per poi attaccare sui fianchi lo schieramento avversario.
Spade, bastoni, stelle che roteavano nell’aria – o meglio: shuriken – i guerrieri adoperarono queste armi contro i miliziani i quali, con gemiti e lamenti, si accartocciarono sparando in aria pallottole che non andarono da nessuna parte – forse avrebbero ucciso dei volatili e nulla più.
Fu un massacro, e Joe camminò nel sangue. Ogni cadavere lo dedicava al Demone Rosa Obeso, anche quelli che non aveva ucciso, e fu allora che vide pararglisi davanti una nube simile a caligine.
Per un attimo Joe pensò si trattasse di un’arma dei miliziani, poi si disse che non poteva essere, era di colore rosa, e la vide prendere la forma di colui che aveva sempre adorato.
Il Demone Rosa Obeso.
Vedendolo, Joe venne sopraffatto dallo sconcerto e, subito dopo, si prostrò di fronte alla sua divinità .
Gli altri guerrieri assistettero alla scena e qualcuno commentò, fra le risate generali:
«Che gli prende! È pazzo».
Joe capì in fretta che solo lui era in grado di vedere il Demone Rosa Obeso. E dunque, il suo dio gli comunicò:
«Basta con questi spargimenti di sangue! Ne ho abbastanza». Fu più un lamento.
«Ma lo facciamo in tuo onore. Noi ti adoriamo, siamo sinceri» balbettò Joe.
«No, non è questo che voglio. Io desidero la pace fra voi tutti».
«Se è questo quel che desideri, io sarò il tuo profeta».
***
Poco lontano, Mike si avvicinò al suo collega che smanettava con gli input del computer. «Come va con l’operazione, Fred?».
«Molto bene, credimi. La droga che abbiamo diffuso nell’aria è servita a convincere quel tipo a professare la pace fra i guerrieri» rispose Fred. «Ancora un po’ di impegno, e la guerra finirà ».
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