
Il Culto del Mistero dell’Archaeopteryx
«Benvenuti, benvenuti, incominciamo con la cerimonia».
«Ti ascoltiamo, o maestro!».
«Io sono il maestro del Culto del Mistero dell’Archaeopteryx ed è mio dovere ricordarvi per che cosa siamo nati. Il nostro dio è unico, non siamo come quegli scriteriati di cristiani, musulmani o ebrei… noi abbiamo una sola cosa in mente, ed è lui».
«È vero, è vero!».
«Il nostro Archaeopteryx, lui, l’unico. È per lui che combattiamo ogni giorno contro le ingiustizie sociali, senza di lui non potremmo mai vivere. Dico bene, no? O forse dite che non ho ragione?».
«Hai ragione, invece, hai ragione, o maestro».
«Quel che voglio dirvi è che la nostra unica ragione di vita è il Culto del Mistero dell’Archaeopteryx, perché così dev’essere fatto. Passato, presente e futuro… Vita e morte… Luce e buio… Giustizia e ingiustizia… Nulla di tutto questo, c’è solo lui e perciò così dev’essere fatto. Sono stato chiaro?».
«Sei stato chiaro».
«Perfetto. Incominciamo con la cerimonia… Innanzitutto, salute a tutti, come ai vecchi così come ai nuovi. Voglio che baciate il fossile e poi mangiate la polvere che solo in questa maniera si può avere il Mistero per sé… e ricordate: non si può avere di più, né nulla di meno. Quel che voglio è che voi accettiate il Mistero, dovete professarlo, riconoscerlo e arrendercivi. Soltanto sapendo che non potete sapere, potete chiudere la mente e giudicare cosa è buono davanti al perenne errore delle false religioni. Credetemi!».
«Ci crediamo, o maestro, ci crediamo».
«Adesso voglio che facciate il giuramento, poi che preghiate sul fossile. Tutto quel che è sacro e divino, è questo… tutto il resto è nulla».
«Lo facciamo, lo vogliamo fare».
«Sono contento. Fate così, insomma, perché non c’è nulla di più bello che sapere che non bisogna sapere, accettare il Mistero… perché è questo il Culto. Dimenticate il resto, consegnatevi a questa bellezza e… Ehi, tu che vuoi!».
«Ammettilo, stai dicendo una stupidaggine».
«No, che dici! Amici, fedeli del Culto del Mistero dell’Archaeopteryx, intervenite».
«Eccoci, lo facciamo subito».
«No, amici, non capite? Lui non è un uomo, è solo un archaeopteryx».
«No, non togliermi…».
«Troppo tardi, ti ho smascherato».
«Ma… ma il maestro è un mostro, è un archaeopteryx!».
«Nooo!».
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All’inizio ero incuriosita da questo maestro, perchè per quanto parlasse non comprendevo le basi di questo culto. Bel colpo di scena
Grazie Micol 🙂
Bello questo librick
Ti ringrazio!