Il gangster, la pupa e la dark lady
Stava contando il denaro.
Accanto a lui, c’era un monticello di coca.
Tony non era felice.
«Amoreee, ma insommaaa, quand’è che vieni quaaa?».
«Un attimo, sto lavorando» disse Tony. Fu subito assalito dalla rabbia.
Ana arrivò con un abito lungo dallo spacco vertiginoso. Era una sventola come sempre, ma Tony, dopo essersela fatta, sarebbe passato a qualche cubista.
«Ma io ho fameee!».
«Spiacente pupa, ma devo sudare sette camicie per portare la sbobba a casa, quindi vedi bene di stare zitta».
Ana fece la bambina capricciosa: batté il tacco dodici e incrociò le braccia sul seno esplosivo. «Io da qua non mi muovo. Voglio andare in discoteca: mi aspettano le mie amiche. C’è un dj molto bravo che suona e…».
«Ana, forse non sono stato chiaro. Sta’ zitta e se non te la senti di tacere, vedi di smammare». Tratteneva a stento la rabbia.
Arrivò un cameriere. «Signor Tony, c’è qualcuno per lei».
Sbuffò. «Chi è?».
«Non saprei, una tale che ha passato tutti i controlli. Dice di essere la vedova di un suo collaboratore».
«Ho capito, vado a vedere di chi si tratta».
«Ma Tonyyy, e io?».
«Tu sta’ zitta e buona». Tony uscì dallo studio, scese le scale e arrivò nell’atrio. Lì c’era una donnetta insignificante parata a lutto che neppure nel Mezzogiorno si vestivano più così.
«Padron Tony, siete voi?».
«Sì, sono io».
Gli prese la mano e gli baciò l’anello. «Devo avvertirvi che…».
Un attimo dopo la donnetta insignificante fu straziata da degli spari.
Intorno, tutti misero mano alle armi e si spaventarono. «Chi ha sparato?».
Ana si parò davanti a tutti. Imbracciava un M16A3 e appariva terribile, anche conturbante: era sexy ma pericolosa. Una volta tanto, Tony la considerò non più come una femmina da penetrare, ma come una compagna seria, una carismatica donna che meritava di stare accanto a un boss come lui.
Non più una pupa, ma una dark lady.
«Ana, che combini?».
«Credevi che la morte di mio fratello passasse impunita? Sbagliato. Adesso avrai quel che meriti».
«Ma…».
Ana lo trapassò con una sventagliata di M16A3.
Ci stava che facesse quella fine, però non ho capito perchè muore la signora anziana, poveretta
Diciamo che era un modo per distrarre Tony. Grazie del tuo commento!
Lo confesso. Ho sperato, fin dall’inizio, che Ana tirasse fuori una bella pistola o un mitragliatore 😀
Mai dimenticare: l’apparenza inganna.
E’ vero! Grazie del tuo commento
Hai capito questa Dark lady…un solo librick è troppo poco per un tale personaggio!
Invece è autoconclusivo, grazie del tuo commento!