
Il libro proibito
Serie: Vilhelmiina
- Episodio 1: La parola ai cattivi
- Episodio 2: Come sorelle
- Episodio 3: Il libro proibito
- Episodio 4: La partenza di Maria
- Episodio 5: Il sogno
STAGIONE 1
Maria aveva un carattere forte ed era anche molto astuta; era raro che una bambina di nove anni riuscisse a raggirare persino gli adulti, genitori o insegnanti. Tutti facevano ciò che lei desiderava, e la consapevolezza di possedere questa capacità la rendeva sfrontata.
Mia madre mi aveva più volte messo in guardia contro di lei, temendo che Maria potesse influenzarmi e rovinare la mia reputazione. In realtà, mi ero isolata e non avevo legato nemmeno con i compagni di scuola: lei era la mia unica amica. Inoltre, l’insegnante aveva detto ai miei genitori che ultimamente ero distratta, non mi applicavo nello studio e non facevo che parlare di nascosto con Maria durante le lezioni, disturbando tutti.
Così, un pomeriggio in cui stavo aiutando la mamma a riordinare la soffitta, lei non esitò a farmi la ramanzina per l’ennesima volta.
«Non mi piace l’influenza che ha su di te, hai anche iniziato a parlare come lei.»
«Mamma, come puoi dirlo? Siamo cresciute insieme: forse è lei che parla come me.»
«Non osare rispondere. Sai che il tuo insegnante si è lamentato del tuo rendimento?»
«Non è colpa di Maria. Ti prometto che d’ora in avanti starò attenta alle lezioni.»
«Sarà meglio per te. Adesso passami quei libri, ma non prenderli tutti in una volta, sono pesanti. Ecco, tuo padre ha costruito questo scaffale, così finalmente avranno un posto decente.»
«Kalevala, ne ho sentito parlare.»
«Probabilmente, tra una chiacchierata e l’altra con Maria, avrai sentito di sfuggita l’insegnante che ne parlava. Che rabbia, Vilhelmiina! Non voglio innervosirmi adesso, passami gli altri, svelta.»
«Queste sono ricette?»
«Sì, è un ricettario che mi ha regalato tua nonna.»
«E questo cos’è?»
«Oh questo è antico, fai attenzione.»
«Ma che libro è?»
«È stato scritto secoli fa, appartiene alla nostra famiglia da generazioni. È delicato, lo metteremo qui e nessuno dovrà mai toccarlo.»
«Ma i libri sono fatti per essere letti, come potrò leggerlo senza toccarlo?»
«Infatti ti proibisco di leggerlo. Contiene superstizioni e diavolerie simili, ci tengo a conservarlo solo perché è un cimelio di famiglia. Se hai tanta voglia di leggere, segui piuttosto le indicazioni del tuo insegnante, così la prossima volta che lo incontrerò non dovrò vergognarmi di te.»
Probabilmente non avrei prestato attenzione a quel libro, se mia madre non avesse usato le parole magiche, quelle che mai andrebbero pronunciate, perché una volta giunte all’orecchio di un bambino, lui farà certamente l’esatto opposto.
“Te lo proibisco”, significa in effetti “fallo, cosa stai aspettando?”
Gli adulti sono davvero ingenui a volte.
Così, d’un tratto, quello era diventato il libro proibito, l’oggetto dei miei desideri.
«Per oggi abbiamo finito. Scendiamo, ti preparo la merenda.»
Notai che la mamma barcollava ed era pallida come un lenzuolo.
«Mamma, stai bene?»
Si sedette per terra, chiedendomi di chiamare papà. Quella sera, dopo essere stata visitata dal medico, si scoprì che era incinta.
La notizia mi fece piacere, ma allo stesso tempo mi spaventò: come sarebbe stata la nostra vita con un neonato in casa? Sarei stata una brava sorella maggiore? E poi cosa avrei desiderato, una sorellina o un fratellino? Ero impreparata e non vedevo l’ora di raccontare tutto a Maria. Certo, le avrei detto della gravidanza, ma c’era un’altra cosa che non vedevo l’ora di dirle: in soffitta, su uno scaffale, un libro magico e misterioso custodiva chissà quali segreti.
Il giorno successivo, aspettammo pazientemente il momento giusto e, quando finalmente la mamma uscì di casa, salimmo subito in soffitta.
Sedute l’una accanto all’altra ai piedi dello scaffale, iniziammo a sfogliare il libro proibito, ma non riuscimmo a capirci granché: erano frasi apparentemente senza senso e non conoscevamo il significato di molte parole. Poi, pian piano, capimmo che si trattava di formule magiche e incantesimi, e prendemmo gusto a leggere il testo solennemente, recitandolo come una poesia.
Ricordo che, per qualche motivo, una formula magica in particolare catturò la mia attenzione: “Piipun pii, pirtin suoja, turvan tähän taloon tuo. Pahalta sen suojaan, hyväksi hengeksi huoneeseen” (Il fumo del camino, il riparo del focolare, portano sicurezza a questa casa. Dal male io la proteggo, per uno spirito buono nella stanza).
Dopo aver letto a voce alta quell’incantesimo, mi sentii potente, come se avessi davvero potuto proteggere la mia famiglia dal male.
Così, da quel momento, io e Maria andammo spesso in soffitta e piano piano, negli anni, finimmo per imparare a memoria le parole del libro proibito.
Serie: Vilhelmiina
- Episodio 1: La parola ai cattivi
- Episodio 2: Come sorelle
- Episodio 3: Il libro proibito
- Episodio 4: La partenza di Maria
- Episodio 5: Il sogno
Hai presente quelle storie Fantasy che iniziano con la scoperta di un libro per poi diventare un viaggio epico in un mondo che il lettore non scorderà facilmente?
Ecco, questo capitolo mi ha ricordato proprio uno di quegli incipit. 😻
Ma dai ❤️❤️❤️ grazie🥰
““Te lo proibisco”, significa in effetti “fallo, cosa stai aspettando?””
Pure da adulti vale queata regola. 😹
È vero 🤣
La figura della mamma mi è apparsa alquanto fastidiosa…per fortuna non è stata ascoltata! Mi ha affascinato tantissimo la comparsa di questo libro proibito, che come ogni cosa proibita fa venire voglia di metterci le mani…chissà dove ci porteranno questi incantesimi.
Ciao Irene🙂 Sì, quel libro è molto importante, anche nei prossimi capitoli. Grazie ❤️
Brava Arianna, si conferma una storia accattivante, per la quale aspetto il seguito.
Grazie ❤️
” Se hai tanta voglia di leggere, segui piuttosto le indicazioni del tuo insegnante, così la prossima volta che lo incontrerò non dovrò vergognarmi di te.”
E il premio “Pedagogia genitoriale” quest’anno va a…
😅
“Mamma, come puoi dirlo? Siamo cresciute insieme: forse è lei che parla come me”
Ineccepibile
“(…) in soffitta, su uno scaffale, un libro magico e misterioso custodiva chissà quali segreti.”
Ci sguazzeró molto volentieri in questa storia in cui parole come proibito, mistetioso e segreto hanno un gusto irresistibile a qualsiasi età.
È vero, certe cose attraggono sempre, anche alla nostra età. Grazie Maria Luisa ❤️
“Piipun pii, pirtin suoja, turvan tähän taloon tuo. Pahalta sen suojaan, hyväksi hengeksi huoneeseen”. Täma tarina on todella mielenkiintoinen, tuo salaperäinen kirja kiehtoo minuakin, se on avain tämän sarjan menestykseen. Chiaro no? Lo traduco lo stesso: veramente interessante questo racconto, quel libro misterioso incuriosisce anche me, sarà
la chiave del successo di questa serie.
Ti sei espresso benissimo anche in finlandese 😁 Grazie ancora ❤️
Un episodio che ti tiene con il fiato sospeso. I libri antichi, che nascono un immenso potere o un mistero da proteggere, sono sempre un elemento che da un tocco in più a una storia. Brava Arianna 👏👏
Grazie Tiziana ❤️
L’ho trovato intrigante (recuperando i due episodi precedenti), mi è rimasto il dubbio che la mamma possa non essere ingenua al punto da lasciare quel libro in bella vista (oltre all’invitante divieto), ma che in cuor suo, forse, volesse che la figlia lo leggesse. Grazie per la lettura
Ciao Paolo, hai ragione: il libro lasciato lì in bella vista non è stata proprio una buona idea 😅 ma forse la mamma era preoccupata più per il cimelio di famiglia, che per il suo contenuto (grande errore!) Grazie di essere passato a leggere ❤️
“Te lo proibisco” significa in effetti “fallo, cosa stai aspettando?”: verissimo. Questo racconto trasmette un’atmosfera fiabesca. Quando ho letto la formula magica, mi è sembrato di sentire l’odore del camino. Chissà quale sarà il destino di queste due bambine legate da una sorellanza. Speriamo riescano a sfuggire all’ignoranza della gente. Brava, Arianna! 🙂❤️
Sì, la formula magica doveva assolutamente essere in finlandese e speravo proprio che riuscisse a trasmettere quel tipo di atmosfera, sono felice che ti sia piaciuta ❤️