
Il mercato internazionale
Serie: Adiacentia
- Episodio 1: I passaggi
- Episodio 2: Ricordi
- Episodio 3: Ombre e Penitenti
- Episodio 4: Clara
- Episodio 5: Il mercato internazionale
- Episodio 6: Un bel guaio
- Episodio 7: In trappola
STAGIONE 1
Quando se ne furono andati, tutto tornò luminoso come prima. Fino a quel momento non avevo fatto altro che lamentarmi della luce e dei colori sgargianti, ma quella breve esperienza nell’oscurità più totale mi terrorizzò. Mi chiedevo come mai fossi l’unica a poter comunicare con le Ombre. Forse avevano ragione: ero destinata a essere una di loro. La sola idea mi faceva rabbrividire. E poi, in che senso sapevano cosa avessi in mente? Come avrebbero mai potuto sapere qualcosa che non sapevo nemmeno io?
Ero molto confusa, ma di una cosa potevo essere certa: non avrei mai voluto essere un’Ombra.
Intanto, intorno a me, tutti sembravano impazziti. Decisi di mettere in pausa per un po’ i miei pensieri per cercare di capire cosa stesse succedendo di tanto grave. I Beati avevano appena portato via Clara per una riunione di emergenza e adesso tutti si precipitavano verso i passaggi. L’unico modo per capirci qualcosa, era seguire la folla e andare a vedere personalmente. Chi spingeva a destra e chi a sinistra: non avevo mai visto una simile ressa da queste parti. Mi fece tornare in mente il mercato internazionale che si teneva ogni anno nella nostra città, all’inizio dell’estate. Era una specie di rituale: io e la mamma andavamo da sole il primo giorno, con l’unico scopo di prendere il gelato italiano. Poi, nei giorni successivi, tornavamo a visitare il mercato tutti insieme (venivano anche papà, Niko e Otto) e capitava, ogni volta, che qualcuno si perdesse a causa della folla (di solito, io). Poi, su WhatsApp, ci scambiavamo foto del luogo in cui eravamo e, come in una caccia al tesoro, alla fine riuscivamo a ritrovarci. Ripensandoci, era proprio quella la parte divertente della visita al mercato.
Allo stesso modo, mi sentivo persa tra la folla che adesso si dirigeva ai passaggi, solo che non avevo più il telefono, né WhatsApp. E in ogni caso, a chi avrei mai potuto inviare un messaggio? Una volta arrivata, vidi Lui che parlava con altri due Penitenti. Mi avvicinai per ascoltare meglio.
«Centosettanta, mi pare» disse uno di loro.
«Io ho sentito parlare di duecento vittime, compreso l’equipaggio», rispose Lui. Poi, accorgendosi della mia presenza, fece segno agli altri, che smisero subito di parlare.
«Che sta succedendo?»
«Arja, è una cosa molto brutta. Vieni con me.»
I due rimasero lì a discutere, mentre noi ci allontanammo insieme.
«Allora, vuoi dirmelo?»
«Proprio adesso, due malintenzionati hanno pensato bene di dirottare un aereo e farlo schiantare. Stanno per arrivare qui molte persone.»
«Oh no. Qualche anno fa avevo sentito una notizia simile al telegiornale e la mamma aveva detto che in seguito sarebbe stato più sicuro viaggiare in aereo, perché avrebbero intensificato i controlli. Invece sta succedendo di nuovo. Ho una gran voglia di spaccare la faccia a quei due idioti.»
«Calmati, leonessa! Sai bene come funziona: quei due si sono già condannati da soli.»
È che a me quella condanna non sembrava sufficiente: avrei comunque voluto picchiarli con le mie mani, sarebbe stata una bella soddisfazione. Insomma, avrebbero potuto togliersi la vita in tanti altri modi, senza coinvolgere tutti quegli innocenti.
Ci avvicinammo alle sfere che sarebbero state utilizzate per i vari prelievi: erano circa cinquanta, attraverso le quali, un po’ alla volta, sarebbero state guidate qui centonovantotto persone (nessuna tra loro sarebbe arrivata come Ombra, erano tutti Penitenti o Beati).
I due terroristi, invece, sarebbero arrivati da soli attraverso altre sfere, per poi unirsi immediatamente al gruppo delle Ombre.
La prima cosa che mi venne in mente fu la mia famiglia, ero preoccupata per loro.
Dissi a Lui: «Tu vai avanti, ti raggiungo subito. Voglio prima dare un’occhiata, per assicurarmi che i miei stiano bene».
«D’accordo. Li troverai sicuramente davanti al televisore ad ascoltare le notizie.»
Lui raggiunse i Beati che stavano per entrare nelle sfere e io, osservando la scena da lontano, trovai una sfera che in quel momento non serviva a nessuno, così mi avvicinai e la toccai (ormai sapevo usarla). Comparve la mamma con i suoi colleghi: doveva essere orario di lavoro. Riconobbi la sala mensa della scuola, ma non c’erano bambini. Allora probabilmente la giornata lavorativa era già finita ed erano rimasti lì a parlare. Sì, uno di loro aveva il telefono in mano e leggeva ad alta voce, mentre gli altri ascoltavano inorriditi. Stavano certamente apprendendo la notizia dell’aereo.
Di tanto in tanto distoglievo lo sguardo dalla mamma e osservavo ciò che accadeva alla mia sinistra: le prime persone stavano già iniziando ad arrivare, accolte dall’applauso di incoraggiamento di tutti i presenti.
Da un’altra sfera, vicina a quella che stavo usando, uscì un individuo scuro (sapevo benissimo chi fosse) e dopo un po’, venne fuori anche il secondo. Rimasero lì, spaesati e visibilmente sorpresi. Mi chiesi cosa si aspettassero di ricevere dopo aver compiuto quel gesto, un premio? Una medaglia forse? Maledetti imbecilli.
Mentre la mamma saliva in auto per tornare a casa, le Ombre stavano arrivando per recuperare i due nuovi membri.
Serie: Adiacentia
- Episodio 1: I passaggi
- Episodio 2: Ricordi
- Episodio 3: Ombre e Penitenti
- Episodio 4: Clara
- Episodio 5: Il mercato internazionale
- Episodio 6: Un bel guaio
- Episodio 7: In trappola
Mi sta piacendo molto. Sono così curiosa di sapere che fine farà Arja…
Ho la sensazione che combinerà qualcosa.
Grazie, Rachele 🌸
Sto divorando questa serie con sincera curiosità. Ora mi soffermo sullo stile: la narrazione ha un bel ritmo, che trascina il lettore. I pensieri e le battute di Arja hanno una freschezza che potrebbe (potrebbe!) sembrar stonata in mezzo ad un contesto così mistico, ma in realtà è perfetto, perchè lei ha pur sempre quattordici anni, quindi ci sta che sia impulsiva, a volte irriverente.
Grazie mille ❤️
Mi ha molto commossa questo episodio. Vedere Clara che può seguire ancora la mamma, la tragedia aerea e gli applausi per le persone che arrivano. Il modo in cui entrano i due “imbecilli” credo sia già di per sè la prima punizione, anche se punizioni adatte per gesti così terribili è difficile pensare esistano. Un episodio molto sentito e molto “umano”, pur non essendo più sul pianeta Terra.
Hai ragione, per certi imbecilli non credo esista una punizione adeguata. Grazie di essere passata❤️
Che tenerezza Arya! Questo episodio e un susseguirsi di emozioni. Per certi gesti ti chiedi se ci sarà mai giustizia!! Brava Arianna, oggi inviti alla riflessione
Ciao Tiziana, grazie mille ❤️
Susciti bene emozioni quali rabbia per le ingiustizie e compassione per chi ha avuto il destino di diventare vittima. C’è o ci sarà una giustizia?
Grazie Nicola 💕
Questa serie fantasy si legge come una piacevole storia di un viaggio avventuroso, nell’ esplorazione di un mondo che appare come un’ immensa sala di smistamento delle diverse anime ascese ad un’altra vita. L’arrivo dei soliti fanatici che mietono vittime innocenti, già destinate ad essere ombre, mi sembra una giusta condanna e mi piacerebbe saperne di più su quale potrebbe essere la sorte prevista per queste anime scure.
Buongiorno M. Luisa 🙂 Chiamare questo strano luogo “Sala di smistamento” (in particolare riferito alla zona dei passaggi) è molto appropriato. Grazie del tuo commento ❤
Ci sono molti spunti di riflessione che si possono ricavare da questi ultimi due episodi e anche elementi che mi colpiscono e mi affascinano. Sopra tutti ho amato il concetto dell’accettazione del proprio stato. Tu, all’interno della narrazione lo applichi ai morti. A me viene da pensare invece alla mia vita attuale e a quanto spesso rifiutiamo ciò che siamo e aneliamo a qualcosa di diverso che magari crediamo migliore. Io penso che l’unico modo che eventualmente abbiamo per migliorare una condizione sia quello di trovare un punto di partenza, una sorta di trampolino. E questo non può essere altro che l’accettazione di sé.
Ottima anche la scelta del nome ‘Clara’, splendido e dal significato profondo. Spero che ritroveremo ancora questo personaggio.
Spaventano le ‘ombre’ e il ruolo che hanno all’interno della storia.
Insomma, cosa dire se non che la tua serie è davvero impegnativa nel senso che si tratta di una lettura che va fatta con la testa, senza distrazioni e cercando di entrare nel testo. Una lettura ‘ricca’. Brava Arianna.
Ciao Cristiana! I tuoi commenti mi incoraggiano sempre (e, credimi, ne ho davvero bisogno!) Grazie mille 💕
Ciao Arianna, per un attimo ho tenuto che Arya, nonostante la sua rabbia verso i terroristi, fosse i grado di comunicare con loro. Sono davvero curiosa di scoprire cosa la lega alle ombre.
Braval
Ciao Melania, grazie 💕
I terroristi, delusi e spaesati, sono, in fondo, anche loro vittime di insegnamenti che mescolano gli interessi terreni con la spiritualità. Sono curiosa di leggere l’evolversi della storia. Bravissima, Arianna!❤️
Grazie Concetta ❤️
Godo per la delusione dei due terroristi a dimostrazione che tutte le religioni sono una truffa: promettono un aldilà del quale non sanno nulla. Brava Arianna!🌹
Grazie Giuseppe! Anch’io sono sempre stata un po’ allergica alle religioni (pur avendo studiato Scienze Religiose 😅🙈)