Inciampi del destino

Serie: Un destino (S)critto male


Questa è la storia di un piccolo inciampo, letterale e fatale, che ha cambiato il destino di Clara… e il mio. Un sogno, un errore, una promessa infranta o una profezia dimenticata. Alla fine sarete voi a dirlo

“Anche se lo desideri, non puoi sfuggire a ciò che è scritto.”

– Eschilo, Orestea

Vi osservo da millenni, e vi assicuro: la grazia non è una virtù umana. Poi è arrivata Clara e, contro ogni previsione, ho dovuto rivedere le mie convinzioni. Sono una Musa. Nata per dare forma ai sogni e ispirare la bellezza, di solito resto nell’ombra, invisibile agli occhi dei mortali. Ma per lei ho infranto la regola.

La conosco da quando era bambina. È una vera calamita per i guai, ma c’è qualcosa in lei che sfida le leggi della probabilità: inciampa nei propri passi, sbaglia strada, dice la cosa sbagliata al momento giusto, eppure conquista tutti. Ha un sorriso che spiazza e uno sguardo che si illumina per le cose più banali: un regalo inaspettato, un vecchio quadro scovato in un mercato delle pulci o un mistero svelato. Apprezzo anche la sua ostinata positività. Per lei un treno in ritardo è un segno del destino e un temporale improvviso ricorda che dopo la pioggia compare sempre un arcobaleno.

Ciò che invece non sopporto è la sua ossessione per i K-drama. In lei hanno un effetto curioso. Provocano infatuazioni fulminee, deliri amorosi e uno stato cronico di allucinazione romantica. Non serve una diagnosi divina per capirlo. Certe patologie, sull’Olimpo, sono piuttosto note.

Se fosse stata inglese, l’avrebbero chiamata Bridget Jones. Ma lei è italiana, e si chiama Clara.

Una donna come lei che tipo di uomo potrebbe desiderare?

Uno immaginario. O quasi. Con il volto di Hyun-woo, attore sudcoreano famoso per i suoi ruoli romantici. Un Perseo moderno: niente mostri da uccidere, ma cuori da conquistare con un solo sguardo. Cortese, affascinante, single e ricco. Un metro e ottantaquattro di perfezione sartoriale che nemmeno Efesto avrebbe saputo forgiare meglio.

Il caso, o il karma, o qualcuno di molto più antico e dispettoso, volle che fosse a Roma per promuovere il suo ultimo film.

«Domani, vado all’Hotel de Russie» mi disse senza troppi giri di parole, mentre prendevamo un caffè nel suo salotto.

«Ti prego, dimmi che scherzi» replicai con tono risoluto.

«Perché?»

«Perché immagino la scena: trentenne distratta in mezzo a una folla urlante di adolescenti. Ti prego, risparmiami lo spettacolo. Dammi retta, guarda i video su Instagram o TikTok. È più dignitoso.»

«Non puoi darmi una mano?» piagnucolò. «Sei una scrittrice famosa, conosci tante persone…»

«Non ho niente a che fare con quel mondo. Per mia fortuna. Non posso aiutarti.»

«Come non detto. Sei stata chiara» sospirò, rassegnata.

Chiara, lucida, razionale, aggiungerei, ma Clara non colse il suggerimento. Se avessi avuto una dracma per ogni volta che le ho detto “non farlo”, a quest’ora avrei una statua tutta mia sull’Acropoli.

Cosa avrei dovuto fare? Pregare che tutto andasse bene, o sperare che il danno fosse contenuto? Avevo visto molte volte Clara cacciarsi nei guai, ma mai niente di grave. Mi sbagliavo.

Com’è andata?

L’affascinante Hyun-woo arrivò scortato dalla sicurezza. Salutò la folla, firmò autografi, raccolse regali, distribuì sorrisi. Clara riuscì a guadagnarsi un posto in prima fila, proprio davanti all’ingresso.

La folla spingeva, urlava. Poi, tutto accadde in un attimo: un urto, un passo falso, e Clara finì a terra, come in una tragedia greca, quella vera, con il coro in sottofondo.

Sollevò lo sguardo e si ritrovò il viso di Hyun-woo a pochi centimetri dal suo. Le disse qualcosa. Lei non riuscì a rispondere. Lui fu più pronto: scambiò qualche parola con la sicurezza e Clara venne scortata all’interno dell’hotel.

L’ho fatta breve, ma il resto del mondo no. In meno di un’ora, il video dell’incidente è diventato virale. Meme, parodie, hashtag… trasformata in un fenomeno, in un nuovo mito urbano.

Se l’avessi aiutata, le cose sarebbero andate meglio?

Forse.

Avevo promesso alle mie sorelle, le impiccione, di non intromettermi nelle questioni “terrene”, ma davanti a questa tragedia, non potevo restare impassibile. Clara è la mia migliore amica, e ho deciso di infrangere il mio voto. In una sola notte, ho riscritto la storia. Ho ignorato gli avvertimenti e messo da parte le paure. Ho creato per lei un futuro in cui quell’incontro disastroso si è trasformato nell’inizio di qualcosa di speciale.

Ho dato vita al suo sogno.

Quello che non avevo considerato è che ogni storia riscritta ha un prezzo. Ogni destino modificato, conseguenze impreviste.

Serie: Un destino (S)critto male


Avete messo Mi Piace16 apprezzamentiPubblicato in Fantasy

Discussioni

  1. Che altro posso dire se non che questo primo capitolo è perfetto a mio parere. Nel senso che l’ho letto tutto d’un fiato senza trovare un solo refuso da segnalarti e non è poca cosa. Mi tolgo il cappello. 🙂

  2. Ciao Tiziana! Bellissimo inizio, e bella l’idea di mettersi nei panni di una Musa (o una Moira?) per raccontarci questa storia dal punto di vista dell’artefice👏🏻. Ho notato che usi spesso l’espediente metadiegetico. Una cosa che adoro😊

    1. Hai iniziato a leggere, anche questa storia… grazie! Spero che ti piaccia. Uso spesso l’espediente metadiegetico perché immagino la maggior parte delle storie raccontate, non scritte. Sono cresciuta in una forte tradizione orale: prima di metterle su carta, le storie le racconto. Lo so, sono un po’ strana!😱😂

      1. Fai benissimo!👏🏻 Tutti ormai vogliono l’immersione, lo stile cinematografico ecc… Ma non c’è niente di più letterario di una narrazione che faccia percepire la propria natura di racconto.

    2. Solo tu potevi nominare tale modalità in maniera così precisa 🤣! L’ho pensato subito anche io, ma non ricordavo si chiamasse metadiegetico. Saperlo usare non è cosa da poco, e lei lo ha fatto davvero bene. Che bello

  3. “L’ho fatta breve, ma il resto del mondo no. In meno di un’ora, il video dell’incidente è diventato virale. Meme, parodie, hashtag… trasformata in un fenomeno, in un nuovo mito urbano”
    Meme e parodie penso che siano la dimostrazione più chiara e crudele della nostra società odierna.

  4. Bella questa storia! Clara è un mix tra Bridget Jones, Sailor Moon e una fan incallita di K-drama: impossibile non amarla! E la voce narrante divina? Una vera chicca! Mi hai fatto ridere. Complimenti, davvero!

    1. Grazie! L’idea è ironizzare su alcuni fenomeni della società moderna, e, con la giusta dose di leggerezza, affrontare alcuni interrogativi che ci tartassano la mente. Sul destino, sul caso, sulle scelte che forse non sono davvero nostre…

  5. Scrivi molto bene e, a parer mio, sei riuscita a gestire molto bene gli elementi e le figure della mitologia inserendole in modo raffinato, senza lunghe premesse o descrizioni. Il racconto risulta molto scorrevole e anche chi non riconosce questi riferimenti al mito, non fatica a comprenderli perché hai spiegato ciò che serviva. L’ambientazione nel presente rende tutto molto divertente e imprevedibile. Proseguirò con molto paicere la lettura di questo racconto. Questo e il successivo li ho già letti. Attendo il terzo.

  6. “C’è qualcosa in lei che sfida le leggi della probabilità: riesce a inciampare sui propri passi o a ritrovarsi al centro di situazioni inverosimili. “
    Mi sono sentita decisamente meno sola leggendo questo passaggio! Un personaggio che decisamente si fa amare già dalle prime righe ❤️

  7. Che meraviglia questo inizio! Il tema del destino mi ha sempre attirata: chi, ancora una volta, non ha desiderato tornate indietro, riscriverlo? (Io, almeno mille volte…) sono davvero curiosa di sapere dove ci porterai. Mi piace molto la tua scrittura, acuta, ironica, leggera e profonda. Complimenti!

    1. Non dirlo a me🤣, non perché mi penta delle mie scelte o altro, ma solo per la curiosità di vedere che tipo persona sarei stata se alcuni episodi della mia via si fossero conclusi in maniera differente

  8. Mi piace questo inizio di una serie fantasy che unisce l’irreale col reale e il verosimile. Una buona soluzione per me che sento spesso il bisogno di volare come un aquilone, ma sempre con un filo che mi tenga ancorata a terra.

  9. Cara Tiziana, voglio dare il mio benvenuto alla tua nuova serie. Una scrittura molto fresca e un tono leggero, un po’ scanzonato per una storia che promette bene. Dai dimostrazione di avere ottime capacità per districarsi in stili differenti. Ti seguirò molto volentieri.

    1. Ciao Cristiana,
      questa storia sarà qualcosa di completamente nuovo per me. 😣 L’ho scelta proprio come scusa, anzi, come occasione, per mettere in pratica tutto quello che ho studiato (e che sto ancora imparando) di scrittura creativa. Voglio sperimentare uno stile diverso, un approccio più disciplinato, e buttarmi in un fantasy che mi costringe a uscire dai soliti binari.

  10. Una ventata di freschezza ed energia. Un inizio col botto. Molto accattivante: questa sarà sicuramente una serie che seguirò con entusiasmo. Bravissima 🤩

  11. Penso che questo sia l’incipit perfetto per una commedia romantica con venature mitologiche, brillante e originale, capace di tenere insieme l’ironia di Bridget Jones, l’estetica dei K-drama e la voce narrante di una dea greca molto poco imparziale. Hai trovato un tono leggero ma affilato, che gioca con i cliché e li ribalta con intelligenza. La voce della narratrice è irresistibile: sarcastica, saggia, affettuosa, un po’ snob e incredibilmente umana (per essere una divinità!). Clara, invece, è subito riconoscibile: una protagonista pasticciona ma adorabile, con cui è facile immedesimarsi, e che promette guai, risate e forse anche un pizzico di magia amorosa. Vai avanti che voglio leggerti.