Il canto solitario della sirena

Serie: Le novelle della Luna: il canto solitario della Sirena


Era una serata in festa di Agosto, faceva parecchio caldo, le spiagge si erano affollate di gente, di luci, di fracasso, e di sporcizia, disturbando la quiete del mare. Onestamente a me quei tipi di feste lรฌ non piacevano affatto, non tanto per la folla o altro, quanto per il chiasso che cโ€™era. Credo perchรฉ tutti quei rumori mi ricordavano casa, a casa mia non cโ€™era mai stato silenzioโ€ฆ

Fatto sta che, nonostante mi piacesse molto il mare di notte, quella sera stetti lontana. Anche perchรฉ il quindici Agosto cโ€™era una ricorrenza, e avevo altro da fare. Erano le dieci passate, un poโ€™ tardi, mi chiesi se ci fosse ancora un fioraio aperto, dubitai ma mi misi a cercare ugualmente.

Dopo un bel poโ€™ che giravo a vuoto lo trovai, un minuscolo negozio di fiori e altre cianfrusaglie. Appena messo piede feci un cenno di cortesia col capo, la vecchia che era lรฌ si voltรฒ, mi squadrรฒ dalla testa ai piedi, fece una smorfia di disgusto e tornรฒ a fare qualcosa con ago e filo seduta nel suo angolino.

Ammetto che quella sera ero vestita parecchio appariscente, con un abito molto corto e scollato, per questo la vecchia mi aveva scambiato per gentaglia, e probabilmente anche per i miei capelli ossigenati, ma non ci rimasi male, ero abituata.

Mi avvicinai ai fiori e cercai un tulipano blu, i suoi fiori preferiti. Scelsi il piรน bello ed il piรน grande, lo presi e poi mi rivolsi alla vecchia โ€œQuanto costa?โ€

Lei mi guardรฒ con la coda dellโ€™occhio e sbuffรฒ โ€œMille lireโ€

โ€œMille lire?!โ€ dissi io incredula, mille lire un fiore che potevo raccogliere in un giardino senza pagare una moneta e un poโ€™ di carta colorata attorno! Pensai, poi scossi il capo e mi ricomposi subito, prendendo gli spicci dalla borsetta โ€œIo ho cinquecento lire qui con me, potresti farmi un piacere? รˆ urgente e non ho altra sceltaโ€ sperai di farle pietร , ma oramai la vecchia mi aveva condannato.

โ€œMille lire o nienteโ€ insistette lei, ma io provai ancora a farle cambiare idea โ€œE se togliessi la carta attorno e prendessi solo il fiore? Dovresti farmi qualche sconto no?โ€ anchโ€™io stavo perdendo la pazienza, quindi abbandonai le buone maniere a quel punto.

La vecchia si voltรฒ completamente verso di me, abbassรฒ gli occhiali e disse con una smorfia โ€œCe le hai mille lire? Dammele e tieniti il fiore. Hai cinquecento lire? Posa il tulipano e cerca un altro fioraioโ€ poi tutta soddisfatta per quella sua uscita tornรฒ ai suoi affari.

Io annuรฌ, e guardai il tulipano โ€œSe ti do mille lire posso prendermi il fiore, ma per cinquecento lire non lo accettiโ€ ripetei io, lei si voltรฒ ancora verso di me, aspettando che concludessi โ€œCinquecento lire non vanno bene, allora se non ti dispiace non ti do neanche quelle e mi tengo il fiore!โ€ mi misi a ridere, e cominciai subito a correre fuori.

Lโ€™anziana scattรฒ in piedi e prese il suo bastone, mi urlรฒ contro ogni bestemmia, chiamando aiuto. Mi dispiace per la signora, ma chi voleva esserci in quel vicolo a quellโ€™ora della notte! Scoppiai a ridere vittoriosa, ma qualche metro dopo udii un minaccioso โ€œFermati subito!โ€. Io imprecai, accelerando il passo, scavalcai perfino un paio di muretti, ma venni raggiunta e gettata a terra.

Sentรฌ un peso schiacciarmi e bloccarmi le mani. Mi fece poi voltare con la forza e lo vidi: era probabilmente un uomo dellโ€™esercito poichรฉ era grosso e minaccioso.

โ€œChe hai rubato?โ€ domandรฒ lui, come immaginavo aveva una voce severa e profonda da incutere timore.

Io strizzai gli occhi poichรฉ mi stava stringendo i polsi con forza, e risposi dolorante โ€œLo vuoi sapere? รˆ sotto di me lโ€™ho schiacciato! Controlla!โ€ mi lamentai poichรฉ il tulipano era sotto la mia schiena.

Lui controllรฒ e inarcรฒ un sopracciglio โ€œHai rubato dei fiori?โ€ chiese incredulo, togliendosi di dosso. Mi offrรฌ una mano per aiutarmi a rialzare, ed io la accettai volentieri.

Sbruffai tirando giรน il vestito ed intanto mormoravo sarcastica โ€œSi, ho rubato dei fiori. Costavano mille lire ma io avevo con me soltanto cinquecento lire. La vecchia non ne voleva sapere di farmi un misero sconto e io li ho rubati! Che fai ora, chiami la polizia? Oh! Una ragazza disgraziata ha cercato di rubare un tulipano! -Ahia!โ€ improvvisamente sentii un colpo alla schiena, la vecchia ci aveva raggiunti e aveva cominciato a colpirmi ripetutamente con il suo bastone.

Lโ€™uomo si fece avanti per proteggermi e tentรฒ di farla ragionare โ€œSignora, per favore! Sono un poliziotto lasciate che risolva io la questione!โ€ mi guardรฒ male. Io serrai i denti, sperando di non essermi cacciata nei guai per essermi rivolta in quel modo ad uno sbirro.

โ€œรˆ una ladra! Una mascalzona! Quelle come lei sono buone solo a rubare i mariti e dovrebbero stare tutte in carcere!โ€ urlรฒ la vecchia contro di me, cominciando a colpire anche il poliziotto.

Lโ€™uomo si innervosรฌ a sua volta, e le tirรฒ via il bastone, poi perรฒ si ricompose subito e gliela consegnรฒ spiegando โ€œSignora, va tutto bene. La ragazzina non aveva abbastanza soldi e le servono urgentemente dei fiori. Ora pago tutto io, non vi preoccupateโ€. Lโ€™uomo accompagnรฒ lโ€™anziana nel suo negozio, io perรฒ dovetti attendere fuori poichรฉ la vecchia, dopo avermi augurato ogni male, disse di non voler vedere mai piรน la mia brutta faccia. Stavo a braccia incrociate, poggiata contro la parete del negozio, dopo pochi minuti lโ€™uomo uscรฌ con un bellissimo mazzo di tulipani blu, con tanto di carta bianca attorno e fiocchi.

โ€œEcco, tieniโ€ disse lui, consegnandomeli.

โ€œTi ringrazio di cuore! Io sono Sirena, lei รจ il signor?โ€ chiesi io, prendendo il mazzo di fiori e sorridendogli. Che fortuna che ho avuto! E poi, ora che non ero piรน in quella situazione, notai che quel poliziotto era proprio un bellโ€™uomo, lโ€™avevo notato subito infatti che era uno da divisa. Era uno di quei tipi tutti composti, con braccia muscolose, vestito in maniera impeccabile, la mascella squadrata perfettamente liscia ed un taglio di capelli pettinato perfettamente di lato. Soprattutto, notai i suoi occhi di un verde particolare, simile a quello del mare.

โ€œPuoi chiamarmi Elia, senza signoreโ€ precisรฒ, mettendo le mani sui fianchi โ€œSirena non dovresti girare sola di notte, in questo periodo e per di piรน vestita in questo modo, fuori cโ€™รจ un sacco di gentaglia eโ€ฆโ€ non continuรฒ la frase, ma sapevo cosa volesse intendere. Ero consapevole di non avere un aspetto garbato: con i capelli biondi tinti, solitamente mi piaceva indossare abiti succinti, e mi truccavo parecchio rispetto alle altre ragazze della mia etร . Sapevo di non passare inosservata ovunque andassi, e che probabilmente potevo dare lโ€™impressione di essere una poco di buono. Ahimรจ probabilmente non avevano tutti i torti, ma ciรฒ che mi rattristava era il fatto di essere trattata da tutti come se fossi un fantoccio.

โ€œOggi non ho nessuno qui con meโ€ feci un sospiro, fingendo un poโ€™ un tono triste, sapevo di convincerlo in quel modo. Devo dire che gli uomini li conosco tutti molto bene.

โ€œSeguimi, ti accompagno io a casa alloraโ€ disse Elia a quel punto, facendomi un cenno con il capo di seguirlo.

Io, stando qualche passo dietro di lui sorrisi vittoriosa fra me e me, e dissi โ€œIn realtร  dovrei fare una visita al cimitero primaโ€ฆโ€. Si voltรฒ dietro, guardรฒ prima me e poi i fiori, ed allora comprese senza fare altre domande. Raggiungemmo la sua auto, Elia, come un gentiluomo, prese i fiori e li poggiรฒ piano sui sedili posteriori. Poi aprรฌ la portiera e mi porse la mano per aiutarmi. Io gentilmente lo ringraziai, e salii in auto. Mi colpรฌ molto questo suo modo di fare tanto dolce e delicato, mi sentivo una bambolina. Elia mi intrigava un sacco, non potevo di certo farmi sfuggire lโ€™occasione, mi sarebbe bastato anche solo un poโ€™ di divertimentoโ€ฆ

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Avete messo Mi Piace5 apprezzamentiPubblicato in Amore, Young Adult

Discussioni

  1. Ho giร  notato che ami ambientare le tue storie prima del cambio monetario in euro. Nella scorsa serie era un’espediente per regalarci un pezzettino della tua protagonista adulta, fiera stilista di abiti da sposa. Concordo, per l’epoca in cui รจ ambientata la storia Sirena (ma non era la compagna di classe di Melissa? Quella che l’ha difesa dalle bullette che volevano in suo taccuino… ora si spiega tutto :D) รจ un po’ stravagante nei modi e nell’abbigliamento. Per fortuna molti preconcetti, ora, sono stati sdoganati

    1. Innanzitutto grazie per il commento ๐Ÿ˜Š Si si Sirena e Melissa sono coetanee, soltanto che mentre la storia di Melissa รจ cominciata a settembre, quel di Sirena ad Agosto. Le novelle della Luna sono tutte ambientate grosso modo negli anni 80 in un paesino vicino al mareโค

  2. Mi unisco al coro dei “mi piace”! Hai tratteggiato un bel personaggio con Sirena, se dovessi provare ad inquadrarla, direi che mi sembra una little un po’ brat โ˜บ๏ธ.
    Il fatto che volesse i tulipani per portarli al cimitero inoltre ci fa pensare ad una perdita importante che pur cosรฌ giovane ha giร  subito.
    Vado al prossimo episodio per scoprire qualcosa in piรน…

  3. Io sono Sirena.
    (mi immedesimo sempre in un personaggio leggendo)
    E ho due gambe affusolate e due seni torniti. Anzichรจ una sola gamba pelosa le ho tutte e due, ma รจ una vezzosa singolaritร  che intrigherร  sicuramente Elia.
    E poi lo ha sempre detto anche Daga (la compagna di mamma), quando vuole ferirmi o piรน propriamente stimolarmi, che so essere voluttuosamente provocante.
    Elia non sa cosa lo aspetta.

  4. “Cinquecento lire non vanno bene, allora se non ti dispiace non ti do neanche quelle e mi tengo il fiore!โ€ mi misi a ridere, e cominciai subito a correre fuori”
    Ha fatto bene! ๐Ÿ‘ ๐Ÿ˜‚