Lettera alla poco rispettabile Zucchetti S.p.A.

Serie: Lettere improbabili


Cosa succederebbe se ti ritrovassi a scrivere una circolare per ogni minima cosa? Mettendomi nei panni di un dipendente di un ufficio vi faccio leggere una serie di lettere improbabili.

Spett.le Zucchetti S.p.A.,

Con la presente vi spregio di sottoporre alla vostra indegna attenzione una serie di rilievi tecnici e funzionali relativi al vostro stimatissimo software gestionale, rilievi che hanno generato un tale giramento di coglioni in ufficio da trasformare la nostra area operativa in una potenziale piazzola per elicotteri di emergenza.

Nel tentativo di procedere all’ordinaria amministrazione — inserimento anagrafiche, apertura azienda, consultazione tabelle, salvataggi vari e, non ultimo, garantire il necessario pane alle nostre famiglie — il sottoscritto si è ritrovato a proferire, in un crescendo rossiniano, espressioni che porca puttana e madonna la miseria non riesce più a trattenere nemmeno in fase di stesura della presente. Tutto ciò nel pieno rispetto della normativa vigente, ma certamente non del mio sistema nervoso.

Si segnala in particolare che:

1) Durante la creazione di nuove aziende, l’applicativo della madonna incarugnita richiede — cazzo di Budda — una quantità di dati tale da farmi scordare dopo due minuti cosa stracazzo stessi facendo.

2) L’interfaccia, a tratti, assume la responsabile decisione di prendersi permessi improvvisi e non concessi dal lavoro, inducendo il personale a ripiegare su mansioni più proficue, come invocare il diavolo utilizzando un pollo della Coop e della salsa barbecue.

3) Le maschere di immissione dati presentano campi obbligatori nascosti con l’abilità di un ninja, tanto che persino un nostro collega, ex membro dell’FBI, ha mollato il caso — porca troia — dopo cinque minuti.

4) Il tasto “Salva” sarebbe opportuno sostituirlo con il tasto “Attaccati al cazzo”, poiché il suo funzionamento appare più teorico che reale.

Nonostante tali circostanze, desideriamo esprimere formalmente la nostra volontà di — pezzo di stronzo infame — proseguire nell’utilizzo del vostro prestigioso gestionale, purché vengano tempestivamente vidimati interventi correttivi atti a ridurre la degenerazione dei neuroni. (Sì, col cazzo.)

Onde evitare ulteriori madonne volanti e santi in fuga, rimaniamo fiduciosi nella vostra rinomata capacità di assistere l’utenza moltiplicando i problemi già vigenti con ogni successiva ricalibrazione del sistema.

Tuttavia, vi offriamo la possibilità di assistere al nostro imminente rito satanico — prontamente annotato nei nostri report interni — finalizzato a convincere il gestionale a funzionare almeno una volta.

Certi del vostro futuro viaggio all’inferno, porgiamo distinti saluti.

Nonostante tutto, e con l’ultimo brandello di pazienza residua.

Serie: Lettere improbabili


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