L’offerta dello smilzo

Serie: La strada nel nulla


Ripercorrere la statale 33 a ritroso avrebbe dovuto essere la cosa più semplice del mondo; bastava andare sempre dritto. Ma nell’oscurità che aveva spanso le sue ombre compatte, nulla poteva dirsi certo. 
Un rumore sordo squarciò il silenzio della notte; la vecchia macchina sobbalzò e Marco capì che la sfortuna non aveva finito di giocare con lui. Scese in fretta per constatare quanto già temeva: entrambe le ruote anteriori erano a terra. Imprecò cercando di trattenere le lacrime. Il cielo lo fulminasse se fosse stato costretto a trascorrere la nottata in quel posto.
Stava tempestando di pugni la Ford, col risibile risultato di sbucciarsi le nocche, quando un fascio di luce lo investì in pieno volto. Lo smilzo gli si fermò accanto con la moto. 

«Voi forestieri siete troppo baldanzosi» lo rimproverò sfoggiando il suo solito ghigno sinistro. «Questa strada è piena di insidie, ma voi niente! Ve ne andate a zonzo pure di notte. Notte senza luna, per altro.» Allargò ulteriormente il ghigno. In quel momento pareva veramente un demone, uno spettro di latte rancido illuminato dai fanali della Ford.

«Spegni quella macchina, ragazzo. Altrimenti Loro ci vedranno.»

«Loro?! Di chi stai parlando?»

«Loro sono Loro, ragazzo! Non stressarmi con domande inutili.»

Spensero i rispettivi mezzi di trasporto. Lo smilzo lo invitò a sedersi per terra in mezzo alla strada. «Voglio raccontarti qualcosa, ragazzo. Qualcosa che potrebbe aiutarti.» 

«Non ho bisogno di aiuto.»

«Ascoltami, ragazzo. Questa oscurità potrà anche sembrarti sinistra, ma è la nostra fortuna. Quel ciccione del boss faticherà a trovarci.»

«Credevo foste amici.»

«Amici?» Lo smilzo si esibì nella sua risata gracchiante. «Cavolo ragazzo sei proprio spassoso, ma evita di farmi ridere, non vorrei che ci sentissero.»

«Il tuo…ehmm…amico…è andato a dormire?»

«Adesso non si trova qui, ti basti sapere questo. Ora basta cianciare a vuoto. Ti dirò due cose. La prima è quello che pensi di fare domattina e la seconda è quello che farai veramente. Con le prime luci dell’alba cambierai una ruota, ti recherai in paese, e prima di levare le tende magari passerai da mr Tocomo per ringraziarlo con un bel pugno in faccia. Questo vorresti fare, vero?» Nessuna risposta, quindi continuò. «In realtà fra non molto dormirai e quando ti sveglierai troverai la macchina con le ruote al loro posto. A mezzogiorno andrai al capolinea della SS33. Lo farai ragazzo, credimi! Una volta che hanno accalappiato una preda, Loro non la lasciano fuggire.» 

Marco Reo provò a sorridere nonostante la situazione. L’unico posto in cui sarebbe andato la mattina seguente era molto molto lontano da quella strada.

«Riuscire a raggiungere la città dell’ Eden è la tua unica salvezza, ma non sarà facile. Ti rivelerò il prezzo che pagai io, ma sappi che non fu sufficiente.»

«Sei ancora vivo» ribatté Marco.

«Vivo?» Lo smilzo sembrò rivolgersi più a se stesso. «Ascoltami bene ora. Anch’io vengo da una città a nord. Ah, quanti anni sono passati! Mi recai qui per lavorare alla Tocomo, lo stesso lavoro che hai fatto tu, e fatalmente trovai la statale 33. Il boss mi propose quanto ha proposto anche a te. Accettai subito. Vivere in un posto meraviglioso non è forse quello che tutti desideriamo? Non ero forte come te, ragazzo…»

‘Non sono forte’ pensò Marco. ‘Sono solo uno stronzo sfigato.’

«…Il potere sinistro di questa strada mi stregò in men che non si dica. Statale 33?! Io dico che statale del demonio sarebbe un nome più appropriato. Comunque sia decisi che avrei fatto la mia offerta. La notte dopo aver parlato col boss, salii in groppa a questa stessa moto per fare una visitina alla mia famiglia. La raggiunsi alle prime luci dell’alba e li trovai ancora addormentati: mio figlio di nove anni e la mia splendida moglie. Passai per la cucina e presi un grosso coltello, di quelli che si usano per tagliare il manzo hai presente? Un piccolo taglietto alla gola, mi ero detto e con mio figlio mi comportai così. Non si accorse di niente…credo. Quando misi piede nella camera matrimoniale, invece, trovai mia moglie che si scopava il figlio dei Motta! Quel marmocchio avrà avuto diciotto anni a far tanto e si fotteva mia moglie, capisci? Io a spaccarmi la schiena nelle cisterne e quei due a scopare allegramente. Chiusi gli occhi e cominciai a menare fendenti a casaccio. Probabilmente loro avranno urlato implorandomi di smettere, ma io non li sentivo. Il loro sangue mi imbrattava i vestiti, ma solo quando uno schizzo mi raggiunse in volto capii che stavo sbagliando. Mi stavo perdendo lo spettacolo! Aprii gli occhi per vedere i due amanti accasciati in una pozza rossastra. La testa di lui era quasi totalmente divelta dal corpo. Trovai la mano sinistra di mia moglie sotto l’armadio. Aveva ancora la fede al dito, quella sgualdrina. In quel momento mi sentivo Dio, credo di aver avuto l’erezione più spettacolare della mia vita. Con lo stesso coltello che avevo usato per compiere quella carneficina cavai gli occhi ai cadaveri. Quelli del giovane Motta li gettai a Rambo. Era un bravo bastardino, ma non so se li abbia mangiati veramente. Quelli di mia moglie e di mio figlio li infilai in una busta di plastica: avevo la mia offerta. La mattina seguente mi precipitai a sud verso la SS33 per mostrare il mio dono al boss. Vuoi sapere cosa mi disse? Mi disse che non era sufficiente, avevo massacrato la mia famiglia ma non era sufficiente. Tuttavia ero stato bravo e decise di prendermi sotto la sua ala. Quel giorno diventai il suo apprendista e lo sono tutt’ora. Quindi, pensa bene a quello che offrirai; posti d’apprendista non ce ne sono più e gli unici che restano sono tutti all’Inferno.»

Marco restava in silenzio, quindi lo smilzo pensò che si fosse addormentato. Non capiva il motivo che lo aveva spinto ad aiutare quel ragazzo, forse non tutta la sua umanità era perduta; una parte infinitesimale resisteva ancora seppur sommersa nel profondo del suo cuore nero.

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Discussioni

  1. Ciao Dario, la tua maestria nel mostrare il lato oscuro della razza umana ormai è proverbiale?, il monologo dello smilzo è certamente tra i più folli del tuo repertorio. A questo punto, lo smilzo ha mantenuto davvero un pizzico della sua umanità? O c’è qualcosa dietro che ancora non sappiamo? Marco che scelta farà? Ma soprattutto, il grassone che sorprese mi riserverà? La curiosità è tanta, non mi resta che aspettare la follia finale ?!

    1. Tonino, mi sa che Marco potrà fare una sola scelta: sopravvivere!?
      Naturalmente porterà la sua offerta; credo che ti stupirà. Finora ho sempre regalato storie originali, e non intendo smentirmi.?

  2. Finalmente è uscita questa tanta nominata e attesa follia! E devo dire, che è stata un’entrata trionfale! Dovrai giocarti il tutto per tutto, se il prossimo sarà l’ultimo episodio… Ancora non riesco a immaginare quale sarà e se ci sarà, il motivo che spingerà Marco a far parte del “club”.

  3. Ciao Dario, oramai ho imparato a conoscere e amare i tuoi “angelici” personaggi 😀
    Sono curiosa del ruolo che avrà in tutto questo Marco, ma, soprattutto, di sapere se mai riuscirà più a scrivere qualcosa qui su Open. Attendo di conoscere la fine di questo “agnello sacrificale”, non so perché ma la sensazione è quella.

    1. Forte lo smilzo, vero boss??
      Nonostante abbia dato voce a un sacco di personaggi uno più folle dell’altro, il suo monologo rimane tra i miei preferiti. Comunque anche il grassone non sarà da meno…

  4. Eccolo qua il lato folle, emerso in tutto il suo splendore! 🙂
    Le descrizioni iniziali in questo episodio hanno richiamato alla mia mente, non so perché, “Notte senza fine” e “Una strada verso il nulla” di Dylan Dog. L’esposizione dello Smilzo è stata bella cruda, sentita. Spero che alla fine Rambo non abbia divorato gli occhi! Ahahahaha
    Chissà cosa succederà nel prossimo episodio. Si tratta dell’ultimo, se non erro? Curiosissimo! 🙂

    1. Giuseppe! Menomale che ci sei tu, sempre pronto a darmi la forza. Quando mi sfiora l’idea di lasciar perdere, quando mi convinco di non avere nessun talento, ecco che puntuale arriva un tuo commento (scusa la rima).
      Grazie, amico.?

  5. Episodio che sancisce definitivamente la follia… Uno smilzo che improvvisamente si dimostra per quello che è: un feroce assassino motivato da un assurdo mistero che ancora non si palesa…
    Attendo l’ultimo episodio!!
    Alla prossima lettura…