Lume della speranza

Serie: Le novelle della Luna: il canto solitario della Sirena


Non mi aspettavo affatto quella domanda, ed un poโ€™ mi vergognavo, ma risposi sinceramente โ€œLa prima volta che lo feci dovevo avere quattordici anni credoโ€ฆ Sia io che mio fratello volevamo andare a scuolaโ€ฆ Ma non avevamo una liraโ€

โ€œAndare a letto con una ragazzina, vorrei tanto sapere chi รจ stato per pestarloโ€ mormorรฒ disgustato fra sรฉ e sรฉ, mettendosi una mano sul viso โ€œE poi hai continuato?โ€ notai come le dita gli tremavano leggermente.

โ€œHo cominciato di nuovo quandโ€™รจ morto mio fratello, avevo sedici anniโ€

โ€œI tuoi genitori lo sanno?โ€

โ€œCerto che no. Sappi che sia mia madre che mio padre non sono tanto meglio di me!โ€

โ€œChe uomini frequenti di solito?โ€ cominciรฒ ad interrogarmi a quel punto. Io non avevo voglia di parlare di questo, stavo cosรฌ bene e non avevo voglia di mettere in mostra il lato peggiore di meโ€ฆ In realtร  ciรฒ che mi spaventava ancor di piรน era sapere che cosรฌ facendo lโ€™avrei allontanato sicuramenteโ€ฆ

โ€œDi solito cerco quelli che mi facciano tanti regali e che mi paghino abbastanzaโ€ฆ E soprattutto che possono ospitarmi un paio di giorni per non dormire a casaโ€

โ€œNon ci pensare di farlo con me!โ€ si lamentรฒ, fulminandomi con lo sguardo.

โ€œMa non intendevo te!โ€ risposi ridendo, era talmente tenero! Mi ricordava un bimbo con le sue espressioni.

โ€œCon quanti uomini sei stata?โ€

โ€œNon lo so, sono tantiโ€

โ€œLo sai che รจ un miracolo che tu non abbia malattie o che non sia rimasta incinta?โ€

Io scossi il capo e replicai โ€œIo sto attenta! Non sono unโ€™idiota!โ€. Giร , ero disgustosaโ€ฆ

Detto questo restammo in silenzio, lui distolse lo sguardo, immerso dai suoi pensieri. Io continuai a mangiare, finchรฉ, con voce bassa Elia non mi propose โ€œSe cercassimo un lavoro ben retribuito, e che ti permetta anche di studiare, smetteresti di farlo? Ti aiuterei ioโ€ฆโ€

Il mio cuore battรฉ forte, dovetti ripetere quella frase tante volte nella mia mente. Mi domandavo perchรฉ facesse tutto quello per meโ€ฆ Forse le brave persone esistono sul serio? Dovevo fidarmi? Davvero stavo avendo tutta quella fortuna?

โ€œSmetterei probabilmente, siโ€ risposi un poโ€™ timorosa.

โ€œBene Sirena, questa รจ una promessaโ€.

Restai con lui tutta la mattinata, andammo a messa, poi mi portรฒ a prendere un gelato. Parlammo un poโ€™ di tutto. Gli raccontai di me, di comโ€™ero, i miei pochi interessi, della scuola, della mia famiglia, le mie esperienze. Lui parlรฒ poco, e principalmente del suo lavoro. Mi interessava molto Elia. Ovviamente non ero innamorata di lui, io sapevo che non mi sarei mai innamorata perchรฉ non ne ero capace di provare un tale sentimento, perรฒ volevo conoscerlo meglio.

Mi sarebbe piaciuto solo trascorrere del tempo assieme, e godermelo finchรฉ non si fosse stancato di me, come succedeva con tutti. Dopo quella volta ci vedemmo altre volte, per una passeggiata, una corsetta assieme, oppure una cena. Era sempre gentile, disponibile, mi diceva che avrebbe chiesto un poโ€™ in giro per il lavoro. Gliene ero profondamente riconoscente ma non glielo diedi a vedere. Sapevo che molto spesso con la gente indossavo una maschera da ingrata, sciocca e menefreghista, non ero piรน abituata a mostrarmi per comโ€™ero realmente. E spesso mi chiedevo ironicamente come mai lui non fosse ancora scappato via da me.

Poco dopo cominciรฒ la scuola. Lui mi propose di pagarmi i libri e altro, io perรฒ non glielo permisi, aveva giร  fatto e stava facendo moltissimo per me. Nascosi ad Elia che per potermi permettere il materiale feci alcuni โ€œfavoriโ€ ad un paio di uomini, non andai โ€œfino in fondoโ€ con loro, sentivo che sarebbe stata una mancanza di rispetto nei suoi confronti.

Appena cominciรฒ la scuola, Elia molto spesso si offriva per accompagnarmi, mi aiutava a fare i compiti, oppure veniva a prendermi alla fine delle lezioni. Io non provai piรน a sedurlo, delle volte lo stuzzicavo, ma lui riusciva a trattenersi oppure mi sgridava.  Sembravano delle normali uscite da โ€œamiciโ€, alla fine quello eravamo, finchรฉ un giorno non mi propose di fare un giro in moto. Io ovviamente accettai, e cosรฌ dopo aver passato lโ€™intera giornata ad attendere la fine delle lezioni, appena suonรฒ la campanella corsi fuori e lui era giร  lรฌ.

Se ne stava poggiato contro la sua moto, il casco sotto al braccio vestito elegante, il capello ben ordinato, i suoi preziosi occhi verdi sembravano piรน felici rispetto alla prima volta che ci eravamo incontrati.

โ€œChe figo che sei con la tua moto blu!โ€ dissi, avvicinandomi.

Lui mi aveva seguito con lo sguardo tutto il tempo, tenendo sempre un meraviglioso sorriso โ€œรˆ una vespa, non รจ una motoโ€ si premurรฒ di dire, dandomi un abbraccio per salutarmi. Io ricambiai chiudendo gli occhi, stavo cosรฌ bene assieme a lui.

โ€œDa quando le magliette sono cosรฌ corte? Non mi piace come ti vestiโ€ si lamentรฒ, tornando ad essere il solito finto burbero. Io risi, intanto lui mi si fece piรน vicino poggiando il casco sulla testa ed allacciandolo.

โ€œE tu?โ€ chiesi io aspettando che salisse prima Elia.

โ€œIn vespa non si indossa il casco, tu si perchรฉ sei una bambinaโ€ disse, io intanto salii dietro avvolgendomi con le braccia attorno al suo busto, facendomi stretta a lui, e poggiai il mento sulla sua spalla.

Lui si irrigidรฌ e fece un sospiro โ€œSapevo che era una pessima ideaโ€.

โ€œLe mani le tengo qui, lontane dal cavallo dei tuoi pantaloni!โ€. Fece un sospiro, e partรฌ. Mi portรฒ un poโ€™ dappertutto, mi fece vedere i luoghi della sua infanzia: la piazza in cui giocava a calcio con gli amici, la sua scuola, la sua vecchia casa, mi fece vedere dove lavorava ed infine, mi portรฒ in un posto a detta sua โ€œmagicoโ€.

Io rimasi stretta a lui tutto il tempo, ed Elia, di tanto in tanto, mi sfiorava con delicatezza la coscia o le mani. Non avrei mai creduto che gesti tanto semplici fossero in grado di far emozionare il mio cuore fino a divenire dolorante.

Fermรฒ la vespa e mi condusse in un luogo molto strano. Era una sorta di boschetto, essendo vicino al mare era ancora tutto verde. Cโ€™erano molti alberi e pochi fiori data la stagione. Non me lโ€™aspettavo ma, intanto che mi conduceva, mi prese per mano. Gli tremava, probabilmente aveva un poโ€™ di timore, ma io gliela strinsi forte.

Camminammo un poโ€™, fino a raggiungere una radura, al centro cโ€™era un albero solitario, non me ne intendo di queste cose, ma presuppongo che dovesse essere un salice. Era un albero molto grande, i suoi grandi rami cadevano tuttโ€™attorno a lui e formavano una specie di rifugio sotto di lui.

โ€œQuesto รจ il mio posto segreto, venivo qui da giovane, quando ero arrabbiato, quando ero felice, triste, venivo a pregare. Sai Sirena, consideravo questo albero come mio amico. Gli confessai che io non sono un tipo che si accontenta, mai. A lavoro, nella vita, ed anche con la scelta di chi amare. Non mi basta una qualunque per non restare solo. Ho piรน di quarantโ€™anni, forse qualcun altro avrebbe smesso di cercare, ma io non lโ€™ho mai fatto, e ne รจ valsa la penaโ€ mi confessรฒ, poggiandomi entrambe le mani sulle spalle, e guardandomi dritto negli occhi. In quel momento non pensai a niente, non mi era mai capitato, ma era davvero una bella sensazione.

โ€œPerchรฉ ti sto dicendo questo ti starai chiedendo. Dissi a questo albero che sarei tornato soltanto assieme alla persona che amo. Sirena, ci ho pensato tanto in questo periodo. Mi chiedevo come fosse possibile, eppure non ho piรน dubbi, mi sono innamorato di teโ€

Serie: Le novelle della Luna: il canto solitario della Sirena


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Discussioni

  1. La sindrome della crocerossina al contrario esiste! L’amore, in fondo, รจ l’incontro di uno sguardo e credo che entrambi si siano persi in quello dell’altro (anche se Sirena non lo confesserร  mai ad alta voce).

  2. “io sapevo che non mi sarei mai innamorata perchรฉ non ne ero capace di provare un tale sentimento, perรฒ volevo conoscerlo meglio.”
    i sentimenti sono difficili da programmare, arrivano e ti centrano in pieno ๐Ÿ˜‚

  3. Cavolo, che uno dei due si innamorasse era prevedibile, ma mi ha spiazzato che fosse Elia. Anche se un po’ lo capisco, quel suo spirito da “soccorritore”, quel suo essere premuroso, quel suo prendersi a cuore la ragazza allo sbando, alla fine l’ha portato a volerle “piรน che bene”.
    Ed ora la situazione si complica.

  4. “โ€œLe mani le tengo qui, lontane dal cavallo dei tuoi pantaloni!โ€”
    Santa pazienza, povero Elia! Sirena sa davvero come stuzzicare…anche quando tiene le mani a posto!
    ๐Ÿ˜‚

  5. ” cominciรฒ ad interrogarmi a quel punto. Io non avevo voglia di parlare di questo, stavo cosรฌ bene e non avevo voglia di mettere in mostra il lato peggiore di meโ€ฆ “
    Mi ha colpito questo passaggio, si sente che Sirena alla fine sta bene…se non ci pensa. E’ una situazione verosimile: se nascondiamo o neghiamo le nostre angosce, non siamo costretti ad affrontarle.

  6. Tutto molto bello, si, ma adesso? Come si mettono le cose adesso tra i due? Era solo un gioco di seduzione per Sirena? Lei non lo ama, voleva conoscerlo ma non lo amaโ€ฆperรฒ conoscendolo potrebbe lasciarsi andare ai sentimenti. Va bene, qua urge episodio successivo. โ€œEsciloโ€ subito!!! ๐Ÿ˜ƒ

  7. “Sirena, ci ho pensato tanto in questo periodo. Mi chiedevo come fosse possibile, eppure non ho piรน dubbi, mi sono innamorato di teโ€”
    ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑFinalemente!!๐Ÿ‘ ๐Ÿ‘ ๐Ÿ‘

  8. “finchรฉ un giorno non mi propose di fare un giro in moto. Io ovviamente accettai”
    Eccolo lร โ€ฆun giro in moto non puรฒ concludersi con una stretta di manoโ€ฆcontinuo a leggere ๐Ÿ˜‚

  9. “io sapevo che non mi sarei mai innamorata perchรฉ non ne ero capace di provare un tale sentimento,”
    Non ci credo! Se fosse davvero cosรฌ, la vera sfida di questa Serie sarebbe portare Sirena al punto di amare qualcuno (non uno a caso ovviamente, ma il nostro premuroso sbirโ€ฆehm, volevo dire poliziotto!)