Minaccia extra-aliena

All’improvviso, in una fredda vigilia di Natale, sopra il cielo terso di Roma compare un’enorme astronave.

Il cono d’ombra copre l’intero Colosseo, se l’oggetto misterioso atterrasse, schiaccerebbe l’anfiteatro romano come la zampa di un elefante calpesta un fiorellino.

Dall’astronave, emerge uno schermo virtuale.

A cento metri d’altezza, sospesi nell’aria, appaiono quattro alieni, figure smilze, con due braccia e due gambe fluide come l’acqua, con la testa allungata, occhi bianchi senza pupille, con un’espressione priva di emozioni proprio come i film di fantascienza immaginano gli esseri di altri pianeti.

Ma, a differenza dagli extraterrestri dei kolossal hollywoodiani, i quattro alieni apparsi in una fredda vigilia di Natale sopra il cielo terso di Roma hanno la pelle nera.

La città si blocca.

Il traffico, di solito impazzito, si placa.

I clacson zittiscono, gli autobus paralizzati, le voci annichiliscono: tutti con gli occhi all’insù, sulla metropoli cala un silenzio carico di terrore.

Poi, l’attesa.

Cosa accadrà?

Nonostante lo shopping natalizio, il Governo italiano si riunisce d’urgenza.

Il Primo Ministro, alla ricerca degli ultimi regali da porre sotto l’albero, è costretto a rientrare di corsa dai Grandi Magazzini per convocare in seduta straordinaria il Parlamento.

“Chiediamo le dimissioni immediate del Ministro della Difesa incapace di difendere i confini nazionali” tuonano dall’opposizione.

“Richiesta respinta” replica il Primo Ministro mentre consulta con affanno lo smartphone per rispondere ai messaggi di auguri di amici e parenti.

“I Servizi Segreti mi hanno appena riferito che, dopo tre ore, l’astronave è sempre immobile nel cielo di Roma” annuncia.

“Il Ministro della Difesa afferma che la questione non è di sua competenza, piuttosto se ne deve occupare il Ministro degli Interni poiché gli alieni sono di pelle nera, quindi – presumiamo – sono da considerare extracomunitari e destinatari di un ordine di rimpatrio cosmico”.

“Se entro settantadue ore non lasceranno il territorio nazionale rischiano la reclusione in Albania” tuona il Premier pensando alla lista dei regali da completare.

“É inammissibile!” urlano dai banchi del PD, diviso tra colombe – disposte ad appoggiare una mozione di asilo politico per gli alieni neri – e falchi, gli interventisti del partito pronti a chiedere un congresso per eleggere il nuovo segretario di colore, in linea con i nuovi messia venuti dallo spazio.

“Chiediamo l’espulsione immediata dei quattro extracomunitari neri” minacciano dalla Lega, “bisogna intervenire subito per non creare un pericoloso precedente, non deve passare il messaggio dell’Italia porto di mare, anzi porto dell’Universo per clandestini galattici” conclude il leader della Lega.

“Vi posso assicurare: l’economia vola. Da quando sono giunti gli alieni neri, i cittadini si sono precipitati nei supermercati svaligiando tutto, i consumi alimentari registrano un’impennata del +750%. Ottima notizia per il nostro import/export” interviene il Ministro dell’Economia.

“Se gli alieni neri restano qualche settimana, prevediamo un aumento dell’occupazione nei settori agro-alimentare, turistico e indotto” ammette soddisfatto il Ministro del Lavoro.

“Ma che farfugliate? Avete perso la ragione? Parliamo di sicurezza nazionale!” sbotta il Premier.

“Gli alieni sono NERI, non bianchi, gialli o verdi come tutti noi immaginavamo. Sono NERI e non sappiamo che intenzioni hanno, potrebbero rubare le nostre risorse, magari non hanno nemmeno voglia di impegnarsi, sono venuti sul pianeta Terra ad oziare o peggio ancora, prenderanno il nostro posto nei ruoli che contano!“ si sfoga il Premier esausto.

“Non abbiamo ancora un Papa nero ma abbiamo gli alieni NERI, non possiamo tollerare questa situazione oltre” continua il Primo Ministro sempre più alterato.

“Firmo subito il decreto di espulsione IM-ME-DIA-TA dei quattro alieni extracomunitari, rimandiamoli a casa loro!” conclude mentre dai banchi della maggioranza tutti i parlamentari, in piedi, regalano un tripudio di applausi – poi standing ovation – al loro leader.

La notte di Natale, l’astronave aliena è ancora in cielo, immobile sul Colosseo.

E poi per l’intera settimana di fine dicembre.

A Capodanno un elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana raggiunge l’astronave per comunicare loro “il rifiuto da parte dello Stato Italiano ad un permesso di soggiorno cosmico”.

Ai quattro alieni neri viene consegnato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale.

L’indomani dell’astronave nessuna traccia.

Così come era comparso, l’oggetto misterioso svanisce nel nulla..

Dopo pochi minuti, a reti unificate, il Premier annuncia: “La fermezza italiana ha avuto successo. Gli alieni neri sono stati dissuasi dalla nostra linea dura. Nessun extracomunitario può restare in Italia senza un lavoro e un permesso regolare. Viva l’Italia!”.

L’astronave è scomparsa, i quattro alieni neri no.

Qualcuno giura di averli visti il giorno dopo, seduti su una panchina a Termini, con un foglio tra le dite liquide.

Erano in silenzio, osservavano quel documento col timbro del Governo senza comprenderne il significato.
Sta di fatto che da quel giorno, nessuno li ha più cercati.

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Discussioni

      1. con questa frase desideravo evidenziare la differenza tra la BUROCRAZIA e la realtà dei fatti.
        Per molti politici (e governanti) basta firmare una legge per dichiarare la FINE del problema – anche se la questione resta – nei fatti – irrisolta.

        1. C’è in effetti un abisso fra la burocrazia e la realtà dei fatti, ossia la vita vissuta. La nostra. Ma pare che quelli abbiano altro di cui occuparsi. Forse c’è un disegno che non conosciamo? Io non credo.