
New Mondo
Serie: Helena Everblue
- Episodio 1: Il boss, il vecchio, e l’ingannevole toro
- Episodio 2: Pietà per gli ultimi
- Episodio 3: Uomini e Ombre
- Episodio 4: Il disagio numero uno
- Episodio 5: La nave del capitano Acabh
- Episodio 6: Nani scaltri e misteriose femmine
- Episodio 7: Il pesce leggendario
- Episodio 8: La dama nera
- Episodio 9: Jonathan Bull, il salvatore del mondo
- Episodio 10: Legami indissolubili
- Episodio 1: New Mondo
- Episodio 2: Sangue nobile
- Episodio 3: Vendetta e Amore
- Episodio 4: Amore e vendetta
- Episodio 5: La fanciulla nella fotografia
- Episodio 6: La fanciulla senza nome
- Episodio 7: Maschera nera. Cuore nero
- Episodio 8: Pesci leggendari per clienti spocchiosi
- Episodio 9: Ombra difettosa
- Episodio 10: Un uomo buono
STAGIONE 1
STAGIONE 2
L’ architettura del palazzo era studiata in modo da far sentire l’ ospite un piccolo umano insignificante. Jonathan Bull sapeva benissimo di essere un difetto, e poco gli importava. Della donna, invece, gli importava eccome; immaginò il gusto dell’ ebano, inumidendo le proprie voglie.
I due insignificanti umani, si stavano studiando a vicenda.
«Quando ho ricevuto la visita di Geremia…».
«Geremia, il vecchio? Vi somigliate».
La dama continuò a parlare. «…non volevo credergli. Però conosco la sua abilità di Osservatore. Lui vede le persone. Magari ha visto te in un modo che io ignoro.» Piegò le labbra in una smorfia incerta. «Avanti straniero, dimmi qual è il tuo nome e da quale isola del New Mondo provieni».
L’ ombra difettosa indugiò. La dama aveva un solo occhio: vuoto di emozioni. Nero. Gli piaceva.
«Capisco poco delle vostre parole, signora?».
«Perdonami, sono stata sgarbata. Il mio nome è Jade, fedele servitrice della sacra Casata Everblue. Adesso tocca a te rispondere alle mie domande».
Gli eventi avevano preso una direzione imprevedibile, e Jonathan adorava l’imprevedibilità; i suoi pensieri zigzagavano frenetici tra desiderio di vendetta e piaceri violenti. Il suo seme sulla pelle scura fu un’immagine talmente vivida da generare un rigonfiamento all’altezza della patta.
Una spada dalla lunga lama ricurva apparve, quasi la donna l’avesse estratta direttamente dal suo stesso corpo; spillò sangue. Una, due, tre gocce.
«Va bene signora!» esclamò il toro tastandosi il collo sanguinante. «Il mio nome è Jonathan Bull».
«Adesso cominciamo a ragionare. Vieni da New Haven? New Castle?».
«Newcity».
La dama socchiuse le palpebre in due fessure. «Non credo di conoscere un distretto del New Mondo con questo nome.» Le spalancò, forse al guizzo di un ricordo.
Una luce scaltra trafisse l’opacità dello sguardo libidinoso dell’uomo. «Vi assicuro che la ragazzetta si trova lì».
Un nuovo bruciore: sfregio purpureo.
«L’oscurità avanza, Jonathan Bull. Abbiamo bisogno di Helena per contrastarla».
Pure io ho bisogno di Helena, pensò lui beffardo; tutta la baldanza, però, si sciolse come neve al sole quando la dama avvicinò le labbra al suo orecchio.
«Voglio credere alle tue parole» gli sussurrò allontanando il viso in modo che potesse vederlo bene. Scostò la benda dall’ occhio. «Qui non amano i bugiardi».
Passi lenti, solenni. Un anziano, avvolto in una tunica dalle rifiniture ricercate, apparve sulla sommità dell’imponente scala marmorea che conduceva al piano superiore. La barba grigia ondeggiava a ogni movimento, a ogni scricchiolio delle ossa. Hector Everblue dagli occhi cobalto si fermò a pochi metri da Jade.
«Riponi la tua spada» le ordinò. «Ti sembra questo il modo di trattare un ospite? Sei troppo impulsiva!».
Lei non se lo fece ripetere una seconda volta. «Come desiderate, maestà».
Il re annuì, quindi rivolse la sua attenzione a Jonathan.
«Che belle parole sono giunte alle mie stanche orecchie. Sai veramente dove si trova la mia Helena?».
Jonathan chinò il capo, nascondendo un ghigno nel profondo oscuro della sua anima.
«Lo so, lo so».
Jade non perse l’occasione d’intromettersi. «Secondo le sue parole, la principessa si troverebbe in un posto chiamato Newcity».
Il re applaudì. Le viscere di Jonathan cominciarono ad ingarbugliarsi, il cuore nero vibrò rabbioso. Durante le ultime ore, troppi vecchiacci si erano presi gioco di lui.
«Certo!» esclamò Hector. «Quale posto migliore di Newcity; la mitica isola, la porta che collega New Mondo e Old Mondo».
Sulla bocca spalancata di Jade, lo stupore aveva il suono di una o muta.
«Sììì» ringhiò il toro. «Si è nascosta bene».
Lo sguardo del re si fece truce. «Peccato che Newcity esista solamente nelle antiche leggende!» Mosse qualche passo in direzione di Jonathan; a dispetto dell’età che dimostrava, il suo portamento metteva soggezione.
«Io non conosco leggende» si difese il toro. «Solo la verità!».
«Avanti allora.» Le braccia del re si spalancarono e la seta del suo abito penzolò attorno alla magrezza. «Fai strada, e mostraci questa tua verità. Newcity attende».
«Io non so come…».
«Proprio così, tu non sai un bel niente. Mi domando con quale faccia ti sei presentato qui a blaterare le tue fandonie!».
«Maestà, forse…».
«Zitta, Jade!» la rimbrottò il sovrano. «Dovresti conoscere bene il destino che attende chi osa ingannarmi: occhio per occhio».
«Perdonatemi, non sono che una serva indegna. Volevo solo dire che forse questa Newcity non è solo una leggenda».
Il sovrano non ribatté alle parole di Jade. Jonathan lo vide allungare un dito. Una finestra, e oltre a essa il cielo.
«La vedete l’oscurità? Lo vedete il buio che avanza?».
Nonostante provasse a sforzarsi, Jonathan non vide che il cielo, banale lì come a Newcity. Però lui era solo un’ ombra difettosa e al suo sguardo spesso l’ovvietà si celava.
Distolse l’attenzione dal mondo esterno, per seguire lo scambio di battute tra Jade e il sovrano. Da quel poco che riuscì a comprendere, non era stato il primo abitante di Newcity a giungere lì. Una certa Ertinia della Seconda Casata l’aveva preceduto.
«Ertinia,» meditò Hector. «questo nome non mi è nuovo. Chissà Jade, forse hai ragione. Se quella donna arrivò a New York per vie ufficiali, c’è un solo posto in cui potremo trovare informazioni».
La femmina s’inchinò, il sudore della fronte sulle lucide piastrelle. «Sì, vostra maestà, Ellis Island».
«Bene! Fai preparare la mia auto. Spero che tu abbia ragione, non vorrei trovarmi costretto a prendermi anche l’altro occhio».
Il re riprese la via delle scale, e Jonathan fu libero di ammirare il corpo d’ebano che, ne era convinto, presto avrebbe trafitto con la sua asta pulsante. Un piacevole diversivo in attesa di carne giovane.
«Perché ci aiuti?» gli domandò la donna, strappandolo all’orrore nella sua mente. «Tu non credi alla storia dell’oscurità, lo vedo benissimo nonostante la mia vista imperfetta».
Piccola sciocca, voi sarete il mio biglietto di ritorno a Newcity. Credetemi, sarà un ritorno con il botto!
«Povera Helena, è solo una bambina. Io adoro le bambine».
Jade scosse il capo. «Lei non è affatto una bambina; soffre di una rara forma di Amenorrea Primaria».
Il re era giunto quasi a metà scala. Si voltò. «Chiudi quella boccaccia, Jade! Helena non ha nessuna malattia. Il Creatore sta preservando la sua purezza per me».
Serie: Helena Everblue
- Episodio 1: New Mondo
- Episodio 2: Sangue nobile
- Episodio 3: Vendetta e Amore
- Episodio 4: Amore e vendetta
- Episodio 5: La fanciulla nella fotografia
- Episodio 6: La fanciulla senza nome
- Episodio 7: Maschera nera. Cuore nero
- Episodio 8: Pesci leggendari per clienti spocchiosi
- Episodio 9: Ombra difettosa
- Episodio 10: Un uomo buono
Ciao Dario, trovo sempre stupore quando si riesce a ricondurre qualcosa di impossibile a “possibile”. Così come la condizione di Helena, finalmente rivelata. Bello il pathos che hai saputo creare fra il re e Jade, sono riuscita a percepire tutto il disgusto e il terrore di lei. La faccenda dell’occhio mi ha colpita particolarmente, mai detto più azzeccato di “occhio per occhio”. Sono felice di aver avuto l’occasione di perdermi nella tua New York, spero di conoscerla meglio nel prossimo episodio.
Carissima Micol, nel prossimo episodio conoscerai un altro pezzettino della mia New York, e nella terza stagione quache cenno qua e là. Nella prossima stagione andremo nell’ Old Mondo, in un posto mooolto particolare. Ti sei mai chiesta dove va a finire la “preziosa merce” di Cho?😁
Ok, basta altrimenti mi scappano gli spoiler 😂.
«Chiudi quella boccaccia, Jade! Helena non ha nessuna malattia. Il Creatore sta preservando la sua purezza per me». AMEN! Ahahahahha. Anche questa volta la scelta del finale l’ho trovata ottimale per chiudere un episodio (o capitolo, ovviamente). Bravo, non è facile. A mio avviso dovrebbero essere spesi sempre forze e fatiche per dare il giusto effetto “curiosità”. Non mi dilungo in ragionamenti e varie, mi limito ad assaporare subito il finale di stagione! 🙂
Grazie mille, amico. I penultimi episodi di stagione son quelli che più mi mettono in difficoltà.
“Però lui era solo un’ ombra difettosa e al suo sguardo spesso l’ovvietà si celava.”
Questo passaggio mi è piaciuto tanto!
“L’ architettura del palazzo era studiata in modo da far sentire l’ ospite un piccolo umano insignificante”
PERFETTO
“nascondendo un ghigno nel profondo oscuro della sua anima”
questo è mooooolto da Jonathan Bull
Sì, @sergiosimioni , direi che le profondità di Bull sono molto oscure.😉
Ciao Dario,
avrei pensato a una maleficio, ma naturalmente sarebbe stato troppo scontato per te. Quindi Jade sta per andare nell’Old Mondo e già sappiamo quello che combinerà. Mi piace come hai intrecciato questa storia, che già di per sè è molto interessante e accattivante.
Il prossimo sarà il finale di stagione, spero che la terza non si faccia attendere.
Carissimo @alessandroricci , Jade non andrà nel Old Mondo ma a Newcity che è la prima “città-isola” del New Mondo. Non preoccuparti però, l’ Old Mondo lo visiteremo nella terza stagione.