
Scrittura di gruppo
Serie: La Finestra in via dei matti
- Episodio 1: Scrittura di gruppo
- Episodio 2: Il manoscritto
- Episodio 3: Finalmente… l’inizio
- Episodio 4: Come รจ nato il libro (prologo 1/2)
- Episodio 5: Com’รจ nato il libro (prologo 2/2)
- Episodio 6: Guardo fuori per la prima volta veramente
- Episodio 7: Basta una spinta
- Episodio 8: Un nuovo punto di vista
- Episodio 9: Scrivere
- Episodio 10: Un branco di matti
STAGIONE 1
Rientrato in casa, Miguel mi diede una mano a spostare il tavolino dalla finestra verso il letto, in modo tale da permettere a Irina e a Bruno di sedersi sul materasso mentre io e Miguel ci appropriammo delle sedie.
โSarร meglio che tu ti decida a integrare la mobilia che mancaโ disse Irina guardandosi intorno.
โCosa manca, scusa?โ chiesi senza capire a cosa si riferisse nonostante la situazione di forte di disagio collettivo fosse proprio davanti ai miei occhi. Prima ancora che Irina rispondesse, Miguel dovette cedere la sedia a Bruno che a star seduto sul letto cominciava giร a sentire dolore alla schiena e alle ginocchia.
โDelle sedie magari?โ disse poi Irina.
Sbuffai โMa se poco piรน di un mese fa stavo per venderne una!โ
La mia risposta non piacque a Irina, che ancora piรน animatamente mi ricordรฒ che adesso avevo delle persone che piรน o meno regolarmente avrebbero passato del tempo insieme a me. Bruno tese le braccia sul tavolo e aprรฌ le mani per riportare la calma.
โSu, suโ disse โTommaso, prendi carta e penna prima che ti passi di mente quello che vuoi scrivere. Irina, potrai trascinare questo ragazzo in tutti i negozi di mobili che desideri quando si sarร fatto strada come scrittoreโ e detto questo, Bruno mi diede una pacca sulla spalla mentre Irina sorrideva come se quello fosse un futuro certo.
โAlloraโ dissi cercando di schiarirmi la voce, imbarazzato da quelle tre paia di occhi in trepidante attesa โdirei che la prima cosa da fare รจ prendere appunti su quello che ho visto cosรฌ da valutare se fare un unico racconto oppure dedicarne uno ad ogni persona.โ
โMi sembravano molto connessi quei due ragazziโ disse Miguel sorridendo al ricordo.
โAnche secondo me. Quindi, starebbero meglio in un unico racconto. Perรฒ vorrei evitare i soliti stereotipi e creare una storia degna di quello che abbiamo visto. Mi piace pensare che Fucsia e Cowboy si conoscano da quando sono piccoli o comunque molto giovani.โ
โLi chiami proprio cosรฌ? Fucsia e Cowboy?โ mi chiese Irina perplessa.
Non sapevo bene come risponderle e mi morsi le labbra. Il motivo per cui volevo tenere i nomi cosรฌ era perchรฉ, se mai davvero i miei racconti fossero stati sufficienti per un libro e questo davvero fosse stato pubblicato, magari quei due ragazzi sarebbero riusciti a identificarsi e avrebbero saputo quanto la loro amicizia possa essere importante per le persone che li vedono insieme. Ma ammetterlo sarebbe stata una mancanza di modestia eccessiva per i miei gusti.
โNon mi viene in mente altroโ mentii.
โPer me ci staโ intervenne Miguel โin fondo usare dei soprannomi rende una persona molto piรน vicina, non รจ vero Cucciolina?โ concluse dando un bacio sulla guancia rossa peperone di Irina. Era talmente imbarazzata che non trovรฒ il coraggio per ribattere niente, cosรฌ potei andare avanti.
โAllora, si conoscono da bambini, ma le loro strade si separano anni fa, chi partito per un posto e chi per un altroโฆโ
Bruno parve pensarci un poโ su e suggerรฌ โE se invece uno fosse partito prima dellโaltro, e una volta sistematosi fosse riuscito a far venire anche il suo amico?โ
โMagari sono parentiโ suggerรฌ Miguel.
โScusate se intervengo ancora, ma non avevamo detto di evitare stereotipi?โ intervenne Irina. Fummo tutti dโaccordo e continuammo a pensarci un poโ su.
โBasket!โ esclamai alzandomi in piedi e puntando la biro sul foglio.
โEcco, a proposito di stereotipiโฆโ disse Bruno riprendendosi a stento dallo spavento dovuto al mio scatto.
โNo, ascoltatemi! Il basket รจ la risposta!โ continuai io, iniziando a scrivere sul foglio. โErano tutti e due alti, anche se uno era seduto sulla sedia lo si capiva lo stesso, ed entrambi con un fisico da sportivi. E se fossero due stelle del basket?โ
โPerรฒ giocherebbero in due categorie diverseโ mi rispose Miguel pensieroso.
โMa no, Cowboy รจ in pensione. Purtroppo a seguito di una brutta, bruttissima caduta, a un centimetro dal canestro, si รจ ritrovato con le gambe paralizzate. Impossibilitato a continuare a giocare a basket, ha scelto lโItalia come paese in cui ritirarsi. Arrivato qui nel quasi totale anonimato, tranne per gli intenditori del campo, รจ riuscito ad entrare in unโassociazione di volontari che insegnano basket ai bambini fino agli 11 anni. Riesce ancora a mantenere un tenore di vita medio-alto perchรฉ durante la sua carriera, memore degli insegnamenti materni, ha sempre messo da parte e investito buona parte dei suoi ingaggi, cosรฌ che ora ha una buona rendita che gli permette di andare avanti.โ
Nella stanza non volava una mosca. Bruno, Irina e Miguel mi guardavano a bocca aperta.
โEโ incredibileโ disse Irina โfila meravigliosamente!โ
โE Fucsia chi รจ?โ chiese Miguel.
โFucsiaโ risposi rabbuiandomi โรจ il giocatore della squadra avversaria che ha causato lโinfortunio di Cowboyโ
โOh, che tragedia!โ esclamรฒ Irina coprendosi la bocca con le mani.
Iniziai a scrivere pronunciando a voce alta le parole che venivano tracciate sul foglio.
Cowboy era stato portato via dal campo in tutta fretta per andare in ospedale. Fucsia aveva capito che la situazione era piรน grave di quello che tutti si erano aspettati, perchรฉ quando lui e Cowboy erano caduti, aveva sentito un rumore secco, agghiacciante e le urla di Cowboy non erano di dolore, ma di paura. Quindi si era fatto sostituire dal coach e aveva seguito lโamico (avevano frequentato la stessa universitร da ragazzi, entrando grazie ad una borsa di studio per lo sport) arrivando allโospedale appena mezzโora dopo lโambulanza. Ancora vestito con la sua divisa, grondante di sudore aveva chiesto informazioni di Cowboy ad un infermiere rimasto paralizzato alla vista del suo beniamino sportivo. Lโinfermiere lo informรฒ tramite penosi balbettii che il suo amico stava ancora facendo degli accertamenti. Le lastre non preannunciavano niente di buono, ma i dottori non volevano dare un giudizio troppo affrettato.
Fucsia rimase nellโatrio ad aspettare per Dio solo sa quanto tempo, finchรฉ unโinfermiera con un poโ piรน di luciditร e cuore non lo andรฒ a prendere per portarlo nella stanza di Cowboy. Il paziente stava ricevendo proprio in quel momento la notizia, seppur ancora in fase di accertamenti, che il midollo spinale sembrava esser stato danneggiato in modo irreparabile.
Lo sguardo di Cowboy si spostรฒ dal medico a Fucsia che era rimasto con un piede sulla soglia e lโaltro giร rivolto verso lโuscita, pronto a scappare da quellโincubo.
โSei venutoโ disse Cowboy; sembrava che nella sua voce ci fosse un poโ di sollievo.
Fucsia si girรฒ dubbioso, gli occhi pieni di lacrime, ancora di piรน di quelle di Cowboy.
โIoโ rispose incerto โvolevo vedere come stavi.โ
Il medico preferรฌ lasciarli soli, dicendo che i dettagli sulla fisioterapia necessaria glieli avrebbe spiegati in seguito.
โNon farlo Fucsiaโ disse Cowboy โnon darti la colpa per quel che รจ successo. Anzi, devi aiutare anche me a non dartela. Aiutami a ricordare tutte le spallate che io ho dato a te quando eri lรฌ lรฌ per schiacciare, tutte le cadute che ti ho fatto fare durante il campionatoโฆ aiutami a ricordare che questi sono incidenti, di cui non puoi dare la colpa a nessuno!โ e scoppiรฒ a piangere.
Fucsia si avvicinรฒ al letto e lo abbracciรฒ. Rimasero lรฌ cosรฌ a piangere tutte le lacrime che avevano e una volta finito fu Cowboy il primo a sorridere.
โIl mio errore lโultima volta รจ stato farti sbattere la testa contro la panchinaโฆ alla testa non potevo certo causarti danniโ
โMaledettoโ disse Fucsia tra i denti e ricominciando a piangere.
A cadenza regolare, Fucsia raggiungeva Cowboy in Italia, a volte avvisando, altre no. Quella era una delle volte “no”. Non avendo trovato a casa lโamico, aveva chiesto alla domestica dove fosse andato Cowboy ed era riuscito a farsi dire piรน o meno la direzione. Il resto giร lo sappiamo.
โMolto belloโ commentรฒ Bruno.
Irina e Miguel annuirono.
โInvece per te ne faccio uno separatoโ dissi continuando a scribacchiare sul foglio, piรน per non dare a vedere lโimbarazzo della gratitudine che per scrivere veri appunti.
I miei amici si guardarono incerti poi Irina disse a suo marito โForse dice a teโ
โVuoi scrivere un racconto per me?โ chiese Miguel, con unโespressione stupita sul volto โPensavo avessi detto cheโฆโ
โLo so cosa ho dettoโ lo interruppi. Continuavo a tenere lo sguardo sul foglio. โ e mi dispiace di essere stato cosรฌ insofferente prima. Vi devo molto, a tutti voi. Irina ha il suo racconto, anche Bruno, scusa, Carmelo o come lo vogliamo chiamare ha il suoโฆ รจ giusto che ne scriva uno anche ispirato a te. Soprattutto dopo tutto lโimpegno che ci hai messo per trasformarti in un โaffascinante stranieroโ, come ti ha definito Irinaโ
Miguel sorrise e si rimise il cappello, cercando di ridarsi il contegno che aveva mentre passeggiava di fronte alla mia finestra e facendoci ridere tutti di gusto.
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Che scenetta deliziosa e originale, l’ho apprezzata molto e anche il processo creativo mi รจ piaciuto un bel po’.
Bellissimo brano
Grazie davvero!
Bellissimo episodio! Allora la mia curiositร della volta precedente รจ stata saziata, e di questo ti ringrazio. La storia dei due ragazzi รจ ancora piรน bella di come la immaginavo, piena di speranza e amicizia, quella vera. Attendo Miguel, pardon, l’affascinante straniero, ora!
Bada bene, questa รจ la versione di Tommaso… ma questi due in realtร chi sono? ๐ scherzo, comunque anche l’affascinante straniero verrร presentato a breve… e Miguel sarร davvero contento del suo racconto personale. Grazie del tuo commento, mi fa piacere che ti sia piaciuto anche questo episodio
Un episodio ricco di valori umani, espressi dai vari protagonisti della storia, dalla modestia dello scrittore, all’ altruismo, alla solidarieta` espressa anche dai componenti del gruppo… Un concentrato di parole buone, come il pane ancora caldo, appena sfornato. Uno piace al palato e all’ olfatto; le altre fanno bene al cuore.
Grazie… non sapevo come sarebbe stato accolto questo racconto, decisamente piรน tragico dei precedenti. Mi fa piacere ti sia piaciuto cosรฌ tanto. Il tuo commento รจ una piccola poesia, ti ringrazio davvero.
Mi hai ricordato un episodio di quando ero ragazza. Dovevo occuparmi di due cugini piรน giovani (sui dieci/undici anni) e non sapendo che fare ho deciso di scrivere una storia collettiva tipo gioco di ruolo: ognuno di noi aveva il suo personaggio da “muovere” nella vicenda. Ne รจ venuto fuori un pandemonio! Ti lascio immaginare lo scontro di due bambini che pretendevano d’essere il piรน figo, il piรน forte, il piรน di tutto… Ma รจ stato divertente. Chissร come sarebbe quell’esperienza da adulta…
Anche io ho provato a fare questo “gioco” con dei bambini di prima elementare… non ti dico cosa รจ venuto fuori.
Anche a me piacerebbe provare con amici “piรน grandi”!