
Spettacolo di luci
Serie: Wiccats.
- Episodio 1: Lory
- Episodio 2: Mizu
- Episodio 3: Thanos
- Episodio 4: Ditteri
- Episodio 5: Order Received!
- Episodio 6: Velluto bordeaux
- Episodio 7: Il libro della strega
- Episodio 8: Palla di pelo
- Episodio 9: Idropittura
- Episodio 10: Matilda
- Episodio 1: Argilla rossa
- Episodio 2: Diluvio
- Episodio 3: Clientela
- Episodio 4: I tuoi desideri…
- Episodio 5: Hollandia
- Episodio 6: La crudeltà delle streghe
- Episodio 7: Mamma mia
- Episodio 8: Battaglia!
- Episodio 9: Caramello
- Episodio 10: Luci e Ombre
- Episodio 1: T-shirt
- Episodio 2: Nhtoi
- Episodio 3: Divorare l’anima
- Episodio 4: Prigionieri segreti
- Episodio 5: Il nero più nero
- Episodio 6: Lezioni di metafisica
- Episodio 7: Una faccia maledetta
- Episodio 8: Ricordi neri
- Episodio 9: Vibrisse
- Episodio 10: Nuovi colleghi
- Episodio 1: Francesismi
- Episodio 2: Fantasmini
- Episodio 3: Un grido d’aiuto
- Episodio 4: Spettacolo di luci
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
STAGIONE 4
Davide continuava a guardarsi intorno in cerca di qualcosa di poco naturale: – Conosco quella voce! Tu non hai sentito proprio niente? –
– Non, rien du tout ! – Anche la ragazza francese stava cercando qualcosa di inusuale tra le varie portate e gli avventori armati di vassoio.
Lo stregone lanciava degli sguardi veloci alla sua cassiera preferita mentre digitava le pietanze che scorrevano su quel binario d’acciaio inossidabile.
– Hai sentito gridare? Io non ho sentito niente, a parte le risate sguaiate di quel collega viscido, Marcò mi pare si chiami. A proposito, mi ha chiesto il colore delle mie… sous-vêtement ! Ti dispiace se lo uccido? Gli trasformo il cuore en pierre! Morirà senza neanche accorgersene! – Nadine sembrava scherzare, ma si sentiva che sotto quel tono divertito c’era un fondo di pericolosa verità.
– Non eliminare nessuno, te ne prego! Stavo per cancellargli la memoria sessuale dieci minuti fa, ma poi mi sono trattenuto! –
Avanzarono di un paio di passi.
– Comunque mi era sembrato di sentire una voce strana… Ma magari è stata solo la mia immaginazione! –
– Ciao Davide! Come stai? È da un pezzetto che non ti fai vedere! Che fine avevi fatto? – Lory, la cassiera, stava ancora finendo il conto del magazziniere davanti allo stregone.
I bip di ogni pietanza facevano da colonna sonora ansiogena, insieme ad una canzone italiana non meglio identificata che suonava dagli altoparlanti del locale.
– Ciao Lory! – Il senso di colpa dell’addetto vendite per aver dato buca al primo appuntamento con la simpatica Loredana, non permetteva a Davide di sostenere il suo sguardo per troppo tempo.
– Sono stato un vero idiota! Ti chiedo scusa. Il pomeriggio prima dell’appuntamento mi sono sentito male e la sera sono dovuto andare al pronto soccorso! Dovevo chiamarti, ma stavo lottando contro la tazza del water e alla fine sono stato sconfitto! Poi la vergogna ha fatto il resto! – Concluse l’ex spasimante guardando la sua bottiglietta d’acqua posata sul vassoio.
– Che scemo! Potevi… DOVEVI chiamarmi! Cavolo, se stavi male, magari ti potevo aiutare! –
Una nuvola di vapore era ferma sulla spalla destra della cassiera, solo che era visibile unicamente con la coda dell’occhio. Una strana nebbiolina lattiginosa che sembrava avere la forma di un animale… un gatto!
Davide non ci fece subito caso distratto dalla preoccupazione per la sua salute da parte di Loredana, ma con la vista periferica quella forma nebulosa sembrava persistere innaturalmente.
Non riesco a vederti, ma so che sei qui. Ti prego, aiutami!
Il volto del mago si fece cupo e attento.
– Non è stato qualcosa che hai mangiat… Che c’è? Hai visto qualcuno? – La cassiera si girò guardando alla sua destra e seguendo lo sguardo del suo potenziale corteggiatore.
– Eh? No! No, scusami stavo ripensando a… alla sera del nostro appuntamento e a come mi sentivo… Il dottore aveva detto influenza intestinale! Io l’ho ribattezzata “anarchia liquida”! –
Davide stava cercando di osservare quella presenza vaporosa dalla forma inequivocabile, seduta comodamente sulla cassiera e provava a sorridere facendo finta di niente.
– Ma adesso stai bene, no? – Il dolce sorriso di Lory venne appannato da quella testa felina spettrale che si muoveva come se stesse cercando qualcosa che non riusciva a vedere.
Sei una strega vero? Percepisco il tuo potere. Mi puoi liberare? Ormai non credo di esistere più, sento che sto per sparire completamente!
– Dimmi come posso aiutarti! – Lo stregone avvertiva una fitta d’angoscia da qualche parte in quella massa argillosa che era il suo corpo, ne percepiva chiaramente la sofferenza.
– Vuoi aiutarmi? In che senso? Che stai dicendo Davide? – Lory non riusciva a capire il cambio repentino d’umore del suo ammiratore non proprio segreto.
Anche Nadine capì che qualcosa non andava, sollevò una manica del maglioncino nero dolcevita che indossava, scoprendo i tatuaggi che disegnavano uno strano tribale a metà avambraccio.
– È qualcosa di spirituel ? Un spectre ? – La ragazza dai capelli biondo fuoco stava pensando alla giusta combinazione di simboli per rendere inoffensiva una presenza immateriale.
– Ci penso io Nadine! Non credo sia una minaccia, lascia fare a me. – Davide allungò il braccio come a frenare l’esuberanza della strega francese.
– Minaccia? Ma… ma tu conosci questa stangona? – La cassiera era più scioccata della confidenza che quel ragazzo timido e gentile mostrava nei riguardi di quella modella bellissima che preoccupata per le strane parole utilizzate.
Il Libro era aperto su due incantesimi: il primo, permetteva di attivare una comunicazione diretta tra anime: quella dell’incantatore con lo spirito
bersaglio.
Il
secondo, invece, legava l’entità bersaglio alle particelle di vapore acqueo dell’aria rendendo visibile lo spirito e permettendo anche una leggera interazione.
– Non eliminare nessuno, te ne prego! Stavo per cancellargli la memoria sessuale dieci minuti fa, ma poi mi sono trattenuto! –
Avanzarono di un paio di passi.
– Comunque mi era sembrato di sentire una voce strana… Ma magari è stata solo la mia immaginazione! –
– Ciao Davide! Come stai? È da un pezzetto che non ti fai vedere! Che fine avevi fatto? – Lory, la cassiera, stava ancora finendo il conto del magazziniere davanti allo stregone.
I bip di ogni pietanza facevano da colonna sonora ansiogena, insieme ad una canzone italiana non meglio identificata che suonava dagli altoparlanti del locale.
– Ciao Lory! – Il senso di colpa dell’addetto vendite per aver dato buca al primo appuntamento con la simpatica Loredana, non permetteva a Davide di sostenere il suo sguardo per troppo tempo.
– Sono stato un vero idiota! Ti chiedo scusa. Il pomeriggio prima dell’appuntamento mi sono sentito male e la sera sono dovuto andare al pronto soccorso! Dovevo chiamarti, ma stavo lottando contro la tazza del water e alla fine sono stato sconfitto! Poi la vergogna ha fatto il resto! – Concluse l’ex spasimante guardando la sua bottiglietta d’acqua posata sul vassoio.
Una nuvola di vapore era ferma sulla spalla destra della cassiera, solo che era visibile unicamente con la coda dell’occhio. Una strana nebbiolina lattiginosa che sembrava avere la forma di un animale… un gatto!
Davide non ci fece subito caso distratto dalla preoccupazione per la sua salute da parte di Loredana, ma con la vista periferica quella forma nebulosa sembrava persistere innaturalmente.
Non riesco a vederti, ma so che sei qui. Ti prego, aiutami!
Il volto del mago si fece cupo e attento.
– Non è stato qualcosa che hai mangiat… Che c’è? Hai visto qualcuno? – La cassiera si girò guardando alla sua destra e seguendo lo sguardo del suo potenziale corteggiatore.
– Eh? No! No, scusami stavo ripensando a… alla sera del nostro appuntamento e a come mi sentivo… Il dottore aveva detto influenza intestinale! Io l’ho ribattezzata “anarchia liquida”! –
Davide stava cercando di osservare quella presenza vaporosa dalla forma inequivocabile, seduta comodamente sulla cassiera e provava a sorridere facendo finta di niente.
– Ma adesso stai bene, no? – Il dolce sorriso di Lory venne appannato da quella testa felina spettrale che si muoveva come se stesse cercando qualcosa che non riusciva a vedere.
Sei una strega vero? Percepisco il tuo potere. Mi puoi liberare? Ormai non credo di esistere più, sento che sto per sparire completamente!
– Dimmi come posso aiutarti! – Lo stregone avvertiva una fitta d’angoscia da qualche parte in quella massa argillosa che era il suo corpo, ne percepiva chiaramente la sofferenza.
– Vuoi aiutarmi? In che senso? Che stai dicendo Davide? – Lory non riusciva a capire il cambio repentino d’umore del suo ammiratore non proprio segreto.
Anche Nadine capì che qualcosa non andava, sollevò una manica del maglioncino nero dolcevita che indossava, scoprendo i tatuaggi che disegnavano uno strano tribale a metà avambraccio.
– È qualcosa di spirituel ? Un spectre ? – La ragazza dai capelli biondo fuoco stava pensando alla giusta combinazione di simboli per rendere inoffensiva una presenza immateriale.
– Ci penso io Nadine! Non credo sia una minaccia, lascia fare a me. – Davide allungò il braccio come a frenare l’esuberanza della strega francese.
– Minaccia? Ma… ma tu conosci questa stangona? – La cassiera era più scioccata della confidenza che quel ragazzo timido e gentile mostrava nei riguardi di quella modella bellissima che preoccupata per le strane parole utilizzate.
bersaglio.
– Perché tieni gli occhi chiusi? Mi spieghi che sta succedendo? Che è ‘sta atmosfera da setta religiosa? – Loredana si stava innervosendo.
La novità bionda possedeva un livello di bellezza che non aveva mai visto dal vivo e forse per la prima volta da quando veniva corteggiata da qualcuno, sentiva una punta di cocente gelosia.
– N’est-ce pas la sorcière ? Magari è lei la strega e adesso si sta prendendo gioco di noi – disse Nadine indicando Loredana con non troppa convinzione.
– ‘Ciòh, palo telefonico! Sta ‘tenta che te rompo i zenoci par poderte vardare nei oci e dirte che stria sarà to sorea e chea vaca de to mare! –
Lo stregone sorrise nel sentire la combattività dialettale della ragazza cui un tempo, ormai lontanissimo, era stata oggetto di un delicato corteggiamento.
– Calmati Lory. Qui siamo tutti amici e colleghi, se ti va dopo ti offro pure un bel caffè da bere insieme. – Davide sfiorò il dorso della mano della cassiera trasferendo un piccolo incantesimo di buonumore e affettuosa amicizia: un confortante calore le si arrampicò lungo il braccio e da seria e battagliera, tornò a sorridere amabilmente.
– Ci sto! Però offro io – esclamò la ragazza dando di gomito a Davide.
– Posso chiederti un foglietto e una penna Lory? – chiese il mago approfittando della gioia ritrovata rapidamente.
– Ecco qua! Ti va bene il dorso delle ricevute come foglietto? Qui non ho altro… –
Serie: Wiccats.
- Episodio 1: Francesismi
- Episodio 2: Fantasmini
- Episodio 3: Un grido d’aiuto
- Episodio 4: Spettacolo di luci
Discussioni