
Il Piromante 1 – Un antico pugnale
Serie: Le (dis)avventure di Orion
- Episodio 1: Orion L’Ammazzadraghi: 1 – La Locanda
- Episodio 2: Orion l’Ammazzadraghi – 2: La Collina
- Episodio 3: Fiato alle trombe! 1 – Un hobbit molto rumoroso
- Episodio 4: Fiato alle trombe! 2 – Giocare d’astuzia
- Episodio 5: Il Gineprone 1 – L’alchimista
- Episodio 6: Il Gineprone 2 – La Gatta in Gatogna
- Episodio 7: Il Gineprone 3 – Monte Grifone
- Episodio 8: Il Gineprone 4 – Juniper
- Episodio 9: Il Piromante 1 – Un antico pugnale
- Episodio 10: Il Piromante 2 – Al fuoco!
STAGIONE 1
Orion sedeva ad un tavolo della locanda del Cervo Ubriaco. Di fronte a lui, un boccale di birra. Di fronte al boccale di birra, un calice di ippocrasso. Di fronte al calice di ippocrasso, una ragazza dai capelli rossi, una spruzzata di lentiggini sul naso, un coniglio arancione in grembo ed un’espressione preoccupata in volto.
«La faccenda è seria se hai bisogno del mio aiuto, Silenya.»
La ragazza annuì:
«Sì, Orion, molto: questo mago è privo di scrupoli; per dimostrare che fa sul serio, non ha esitato a dar fuoco al frutteto di Pignattella quando l’aldermanno ha provato a mandargli contro le guardie cittadine per fermarlo. Dieci ettari di bellissimi meli distrutti dalle fiamme…»
Il pensiero di tutti quegli alberi bruciati le fece venire gli occhi lucidi per la tristezza.
«Capisco», annuì Orion con tono insolitamente serio, «e qual è il suo obiettivo, quindi?»
«E’ quello che dobbiamo scoprire. Le ghiandaie che ho mandato sulle sue tracce mi hanno riferito che porta sempre con sé un pugnale dalla lama a forma di fiamma con l’elsa incastonata di rubini. Sappiamo anche che sta lasciando una scia di cenere al suo passaggio. Oltre al meleto ha dato alle fiamme boschi, coltivazioni e persino un fienile in un villaggio che si trovava sul suo percorso.»
«Quindi possiamo stabilire una direzione?»
«Sì, questo sì, anche se non sappiamo ancora quale sia la sua meta, né cosa stia cercando di preciso. L’unica cosa che sappiamo è che sta uccidendo col fuoco alberi ed arbusti, per non dire di tutti quegli animali ai quali ha distrutto la tana o il nido.»
La ragazza buttò giù d’un fiato quanto rimaneva del suo ippocrasso, poi fece un profondo sospiro. Estrasse dalla tasca un rotolo di papiro e lo aprì sul tavolo. Sulla fibra vegetale era abbozzata con del carboncino una mappa, con dei punti segnati da una “X”.
«Prima di Pignattella, ha lasciato segno del suo passaggio a Selvagrigia, più a sud. E prima ancora, a Sud Est, dove ha bruciato il vigneto di Roccapolenta. Ed ancora, ad est, alle pendici di Collebrullo. Dobbiamo fermarlo, Orion. Il prima possibile.»
Orion ripercorse col dito sulla mappa i nomi che Silenya aveva elencato, dall’ultimo al primo, tracciando così la direzione del mago. Chiaramente puntava verso Nord Ovest. Verso la foresta della Valcanasca. Cosa cercasse lì, però, non si sapeva.
«Sono d’accordo, Silenya. Ma per farlo dobbiamo capire quali sono le sue intenzioni. E so chi può aiutarci.»
Diede un sorso al boccale, riempiendosi i baffi di schiuma.
«Vai a riposare, ora. Il viaggio da Boscoluce è lungo, sarai stanca. Devi rimetterti in forze. Aspettami qui in locanda domattina presto, andremo a cercare le informazioni che ci servono, poi partiremo insieme per fermare questo piromane.»
Silenya annuì, si alzò dalla sedia tenendo stretto il suo coniglio, e trattenendo a stento uno sbadiglio si accomiatò da Orion, salendo le scale della locanda verso la sua stanza. L’avventuriero rimase ancora al tavolo, tamburellando pensieroso con le dita sul legno mentre finiva la birra. Svuotato il boccale, tornò alla sua dimora, interrogandosi su cosa stesse cercando quel piromante.
Il mattino successivo Orion entrò nella locanda non propriamente di buon’ora. Silenya lo attendeva impaziente. Il suo coniglio stava sgranocchiando un pezzo di formaggio dalla mano della giovane.
«Ma quel coso non dovrebbe mangiare le carote?» fu il saluto di Orion.
«No, ma prendila pure comoda, eh? Tanto non stiamo mica rischiando che quel pazzo incenerisca tutti i boschi del regno…E per tua informazione, Conigliofamiglio è ghiotto di formaggio, ed è un bene, perchè è ottimo per rinforzare le ossa. Dovresti mangiarne di più anche tu!»
«Uhm, va bene, va bene. Ora però andiamo. Come t’ho detto, so chi può aiutarci a capire cosa sta succedendo.»
Silenya annuì, ed alzandosi prese il coniglio e lo adagiò in una specie di marsupio in lana che portava a tracolla. Questo si rannicchiò tra le pieghe del tessuto, lasciando sporgere fuori solo la sua testolina curiosa.
Pochi minuti dopo si fermarono davanti ad un edificio insolito, una casa a due piani con diversi comignoli da cui uscivano nuvole di vapore e di fumo colorato e maleodorante. Orion bussò con forza sulla spessa porta in noce e senza attendere risposta, la spalancò e varcò la soglia.
«Aturnax! Saggio Aturnax, vecchio mio, abbiamo bisogno del tuo sapere!»
BOOOM!
Un lampo inondò di luce l’atrio, seguito da fumo dall’odore acre ed una serie di colpi di tosse.
«Per gli dei, Orion! Se bussi, aspetta che ti dica di entrare, maledetto stolto!»
Dal fumo emerse Aturnax, l’alchimista. Squadrò in malomodo il nuovo arrivato, dopodiché spostò lo sguardo su Silenya.
«E la signorina chi sarebbe?»
«Sono Silenya di Boscoluce, druida e protrettrice dei boschi. Veniamo da te, saggio…credo, alchimista, perchè abbiamo bisogno del tuo aiuto.»
«Credi bene, credi bene. Sono alchimista e sono saggio. Di certo, il più saggio qua dentro.» Sigillò la frase lanciando un’occhiata in tralice ad Orion, che dal canto suo, alzò gli occhi al cielo e fece spallucce.
«Dunque», proseguì l’alchimista, «non fatemi perdere troppo tempo, che sto facendo un esperimento importante, e ditemi di cosa avete bisogno.»
Così dicendo, fece accomodare i due ospiti nel suo laboratorio. Come al solito, il tavolo era traboccante di pergamene e tomi polverosi, di ampolle di vetro e scrigni di legno. Orion ne aprì uno mentre Silenya riassumeva la vicenda ad Aturnax.
«Etciù! Etciù! Etciù, etciù, etciù!»
La druida si zittì, guardando il nostro con aria interrogativa.
«Orion, per le scoregge degli dei! non toccare le mie cose! Metti subito giù la mia forfora di gnomo!»
«Etciù!» rispose Orion, senza farselo ripetere una seconda volta. Fece due passi indietro e portò le mani dietro la schiena, a scanso di equivoci.
Silenya raccontò del piromante, dei suoi incendi e del pugnale. E fu proprio questo ad attirare l’attenzione di Aturnax.
«Aspetta, come hai detto che è fatto quel pugnale?»
«Ha l’elsa tempestata di rubini, e la lama richiama una fiamma…»
L’alchimista rimase per un attimo pensieroso, accarezzandosi la lunga barba per stimolare il cervello. Poi senza dir nulla afferrò un volume dal mucchio, spostò con rapido movimento del braccio alcuni rotoli di pergamena che caddero sul pavimento per fare spazio sul tavolo, vi appoggiò il tomo e prese a sfogliare le pagine in maniera concitata, fermandosi quando trovò una particolare illustrazione.

«E’ questo?» Chiese con voce tremante.
Silenya ed Orion si avvicinarono al libro. La druida:
«Direi di sì, sembra corrispondere alla descrizione delle mie ghiandiaie…»
«Etciù! Cos’è quella specie di lisca di pesce?»
«Sei proprio un idiota, quella che tu chiami “lisca di pesce” è alfabeto ogamico! E c’è scritto…»
«Vashna.» Terminò per lui la frase Silenya. «Noi druidi conosciamo l’antico ogham», rispose all’occhiata interrogativa di Aturnax. Che mettendosi la mano sul capo, riprese:
«Non va bene, non va per niente bene, per le caccole degli dei!»
I due avventurieri lo fissarono, incitandolo a spiegarsi meglio:
«Vashna era un antico e potente piromante, si dice fosse un mezzodemone. Fu sconfitto secoli fa dai druidi della Valcanasca in uno scontro epico. I druidi si impossessarono del suo pugnale, col quale comandava le fiamme, ma scoprirono che non poteva essere distrutto. Ricorsero quindi all’unica soluzione possibile: con un arcano rituale separarono l’arma dall’essenza magica che fluiva in essa. Il pugnale, ridotto ad un semplice pezzo di metallo, fu affidato ai corvi, perché lo portassero lontano verso Est, e si dice che giunsero fin dove sorge il sole. L’essenza magica invece fu rinchiusa in un vaso di mithril, che è custodito nelle profondità del bosco di Valcanasca e si dice che sia lo spirito stesso della foresta a vegliare su questo terribile tesoro.»
«Quindi non si sa come», lo interruppe Orion, «questo fiammifero ambulante ha ritrovato il pugnale di Vashna dopo secoli…»
«…e ora sta andando a cercare l’essenza magica per ripristinare il potere dell’arma!»
Terminò Silenya. E aggiunse:
«Dobbiamo impedirglielo! Ad ogni costo!»
«Valcanasca è a due giorni di cavallo da qua, dobbiamo muoverci, lo intercetteremo al villaggio di Ranc’, prima che entri nella foresta, è la nostra unica possibilità!» rispose Orion.
«State attenti, però» aggiunse l’alchimista, «è probabile che sia rimasto un residuo di energia nel pugnale, e che sia questo a conferirgli il potere che sta utilizzando.»
«Uhm, grazie, questa informazione è preziosa…» replicò Orion.
«Lo sarà anche questo, se riuscirete a sconfiggerlo.» Disse Aturnax, dando una borsa di cuoio all’avventuriero.
Velocemente riempirono le bisacce di provviste, e nel giro di un’ora, erano lanciati al galoppo verso Ranc’.
Serie: Le (dis)avventure di Orion
- Episodio 1: Orion L’Ammazzadraghi: 1 – La Locanda
- Episodio 2: Orion l’Ammazzadraghi – 2: La Collina
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- Episodio 4: Fiato alle trombe! 2 – Giocare d’astuzia
- Episodio 5: Il Gineprone 1 – L’alchimista
- Episodio 6: Il Gineprone 2 – La Gatta in Gatogna
- Episodio 7: Il Gineprone 3 – Monte Grifone
- Episodio 8: Il Gineprone 4 – Juniper
- Episodio 9: Il Piromante 1 – Un antico pugnale
- Episodio 10: Il Piromante 2 – Al fuoco!
“«Orion, per le scoregge degli dei! non toccare le mie cose! Metti subito giù la mia forfora di gnomo!»”
Mi strappi sempre una risata con queste battute!
Nuova avventura e nuovi personaggi. Sono curiosa di scoprire come Orion e la sua nuova compagnia sistemerà la questione del piromane.
Sono contento che queste battute ti strappino un sorriso! Lo scopo di Orion è quello di far sorridere chi sta vicino a lui e chi lo legge (ma anche il suo umile cronista, ovvero il sottoscritto). Anche perchè prendersi alla leggera mantiene giovani e sereni. E non impedisce di portare a temine qualsiasi missione, anzi!
Anche il disegno!!! Bellissimo😃
mi sono ispirato ai vecchi librogame di Lupo Solitario ed al pugnale di Vashna 🙂
La “lisca di pesce”, invece, è una semplificazione dell’alfabeto ogham 🙂
mi sono dimenticata….E il disegno del pugnale?
😅 Volevo dare un contributo visivo alla narrazione! In fondo Orion è figlio di più padri, tra questi ci metto anche Gary Gygax, l’inventore di Dungeons & Dragons: le avventure di Orion le scrivo e le vivo come delle session di D&D, dove è bello arricchire lesp
Ho toccato per sbaglio “invia”..
Dove è bello arricchire l’esperienza ludica, dicevo, con elementi che aumentano limmersività. 😊
ci si potrebbe fare una serie tv tanto è ricca di avvenimenti e prove da superare sempre con una comicità garbata. Condivido la forza e la potenza degli alberi e il lavoro di chi li protegge. Mi viene in mente il noce che si trova nel mio giardino, è cresciuto storto, piegandosi col suo tronco al muro. La sua forza è tale che lo sta buttando giù. Ho chiesto vari consigli e quasi tutti mi hanno proposto il taglio dell’albero. Il solo pensiero mi metteva addosso un malessere che non so dire. Ho trovato alla fine qualcuno disposto a raddrizzare il noce per mezzo di funi e disposto a spostare il muro. E’ un noce di circa 30 anni. Chi siamo noi per decidere del loro destino?
(scusa la parentesi ma mi è tornato alla mente questo particolare)
Che bel complimento, grazie! E lo so che tu hai un legame particolare con gli alberi 😊. Apprezzo tantissimo la tua scelta di intervenire nel rispetto del noce!
Bellissimo il disegno del pugnale, offre spessore alla storia, l’hai fatto tu? Bella anche l’idea di dedicare la storia ai volontari anti incendi
Greazie! Si, l’ho fatto io, molto artigianalmente 😅
“Conigliofamiglio”
Conigliofamiglio è stupendo😂
Per questo. Ome devo pagare i diritti d’autore a Silenya! 😀
Nome*
Scusa Sergio, i precedenti commenti erano miei, ero rimasto connesso per errore con l’utenza di Edizioni Open. Riprendo ben volentieri le avventure di Orion, stavolta alle prese con un nemico implecabile. Corro all’epidosio successivo!
*implacabile
Tranquillo, avevo capito che erano tuoi 😉
“per le scoregge degli dei! “
😂 😂 😂 Mi ha fatto ridere
“Diede un sorso al boccale, riempiendosi i baffi di schiuma.”
Questo passaggio mi è piaciuto
“«Quindi possiamo stabilire una direzione?»”
Dalle domende poste da Orion traspare la conoscenza dell’autore su certi argomenti nonchè il suo impegno nella protezione civile 😉
<3 @tiziano-pitisci
Qui ci sono davvero diverse cose da dire, prima di tutte la mia felicità nel rileggere le avventure del nostro! Mi era mancato Orion e lo strambo carosello di personaggi che gli gravitano sempre intorno. Qua però la storia si fa seria, in tutti i sensi. Ho letto la tua dedica e mi ha toccato molto, come la frase di copertina, bellissima. Ho il pollice verde e curo il mio giardino come se fosse un figlio, ergo, spero proprio che quel furbo di Orion acchiappi il maledetto piromane. Non mi resta che proseguire… bravo Sergio, Orion rimane tra i miei personaggi preferiti di Open
P.S. Ben pensato il disegno che accompagna la storia
Grazie mille Virginia! A dirla tutta, anche a me era mancato molto Orion, sono contento che sia tornato a c9nfividermi le sue avventure perché le potessi narrare 😉😉
La frase è sulle magliette del coordinamento antincendio boschivo della comunità Montana delle mie valli! ❤️
“Orion, per le scoregge degli dei! non toccare le mie cose! Metti subito giù la mia forfora di gnomo!»”
😂 sarà una bestemmia?
Io ci penserei due volte prima di dirla a voce alta! 😁
L’Ogamico, le Rune degli Alberi! Ho letto anche la seconda parte del Piromante. Il fuoco è una forza demiurgica, distrugge e rimodella le cose, il Pugnale contiene dunque una della forze creatrici e distruttive del cosmo, tale che Eraclito la definì ‘Arché’. In un certo sciamanismo il Pugnale del Fuoco è un elemento delle Danze Sacre. L’uomo scatena quella forza con inutile crudeltà, al pari di un negromante che usa i morti come schiavi, violando equilibri ignoti a lui come a tutti. A riguardo di una simile scelleratezza, come direbbe Tolkien, neppure i più saggi potrebbero conoscere gli effetti. Sono certa che i volontari’ dell’AIB ti ringrazieranno di averli ricordati attraverso Orion. Intanto lo faccio io, che non sono un’eroica umana: grazie per questo racconto. <3
Grazie a te per tutti i riferimenti che hai citato, i tuoi interventi sono sempre interessanti e ricchi di cultura! Già, il fuoco è una forza che rimodella, anche se lo fa attraverso la distruzione. E certe magie sono da usare con molta attenzione!
Grazie Fratello, anche Orion sentiva la mancanza di Open e scalpitava per tornare! Grazie per i complimenti! Allora cercheremo di non tenere Orion e soci lontani da Open troppo a lungo! Anche se come sai il prossimo progetto che ho in mente per lui è un po’ lungo 😁
@alessandroricci ops brother, noto solo ora che ti avevo risposto senza tagg💪🏻🦵🦵
Bentornato Fratello, l’idea che mi sono fatto leggendo questo brano è che dovresti scrivere di piu’. Orion è un bel personaggio entrambi avete stile. Mi piace tantissimo, anche la dedica è degna di nota. Bravo
“i fronte al calice di ippocrasso, una ragazza dai capelli rossi, una spruzzata di lentiggini sul naso, un coniglio arancione in grembo ed un’espressione preoccupata in volto.”
Questo passaggio mi è piaciuto.
Complimenti per la tecnica
Grazie! ❤️
Orion mi mancava da morire! La storia mi ha catturata all’istante, onore e lode al motto in immagine che l’introduce. Cosa ti posso dire? Mi è piaciuto tutto, ma proprio tutto. Mi sono immedesimata al punto da proiettarmi nel tuo mondo fantastico, dimenticando per completo quello reale. Per ora l’avventura si presenta più “seria” rispetto alle precedenti, ma non si sa mai: il colpo di scena potrebbe essere alle porte. Seppure con poche parole hai introdotto i nuovi personaggi donandone un’immagine completa, vivida, facendomi sorridere in diverse occasioni. Ho apprezzato anche il disegno del pugnale e il richiamo all’alfabeto ogham. Che dire, poi, dei nomi che hai dato alle località? (Pignatella e Roccapolenta in primis) Insomma, se non si è capito, entusiasmo puro
Grazie Micol!! e l’entusiasmo che menzioni si legge tutto, nel tuo commento 🙂 ed è davvero la miglior ricompensa per me! anzi, scusa, per Orion 😉
Il pugnale è una piccola citazione (librogame di lupo solitario), per i nomi ho usato un po’ di fantasia, anche se “Pignattella” è una parodia di “Pentolina”, un paese che esiste realmente, dalle parti di Siena, mentre la Valcanasca si trova qua, tra Cavona e…. Rancio (in dialetto, Ranc) 😛
Ah, il motto nell’immagine di copertina è scritto sulle magliette del gruppo AIB che ci hanno dato al corso 🙂
“Conigliofamiglio è ghiotto di formaggio, ed è un bene, perchè è ottimo per rinforzare le ossa. Dovresti mangiarne di più anche tu!»”
😂 Bellissimo famiglio, ne terrei uno in casa se gli altri due non gli facessero la “pelle”
eh, gatti e conigli potrebbero non andar d’accordo XD
“NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Questa nuova avventura di Orion è dedicata a tutti i volontari AIB (Antincendio Boschivo), persone che mettono a disposizione il loro tempo e le loro capacità per tutelare i nostri boschi.”
❤️ Applauso
Per le scoregge degli dei.
per le caccole degli dei!
Divertente! Mi hai fatto sorridere.
Bene! In effetti Orion (ed i suoi soci) non sono proprio i classici eroi… 😁