Una mattina mi son svegliato… male.

Colazione al bar di Mauro, come ogni mattina.

Il suo cappuccino รจ linfa vitale e non saprei iniziare un nuovo giorno senza averlo zuccherato, mescolato, annusato e assaporato; ci inzuppo il cornetto caldo allโ€™albicocca, ci metto dita e baffi, senza ritegno.

โ€œMauro ma che cazzo! Cambia stazione che mi sembra di essere in chiesa!โ€

โ€œMuto che ti fa bene un poโ€™ di musica seria! Comunque รจ dalle sei che bestemmio come un turco ma non si sente altro.โ€

โ€œMa come? Radio Delta? MFM? Onda lunga? Metti il radiogiornale almeno!โ€

โ€œMa allora sei scemo! Da quanto mi conosci? Sei mai entrato in questo cazzo di bar che non ci fosse musica rock? Allora, se senti questa merda รจ perchรฉ non cโ€™รจ altro e giร  mi girano le palle senza che tu ci metta del tuo!โ€

โ€œCome non cโ€™รจ altro? Con centinaia di stazioni radio non sei capace di trovarne una che si possa ascoltare?โ€

โ€œSenti genio, li cโ€™รจ la radio, se riesci a trovare qualcosa di decente la colazione te la offro io, se non trovi niente vattene fuori dalle palle che hai rotto anche tu!โ€

Ci provo ma ogni stazione restituisce note preoccupanti, non che sia brutta musica ma credo che ben pochi abbiano piacere iniziare la giornata con uno Stabat Mater di Pergolesi o un Agnus Dei gregoriano.

โ€œChe cazzo succede Mauro?โ€

โ€œNon lo so, spero sia un guasto alle telecomunicazioni e che arrivi una voce che mi rassicuri e mi dica che il servizio sarร  a breve ripristinato. Perchรฉ Beppe, la cosa comincia a infastidirmi.โ€

โ€œMa si che vai a pensare! Sarร  saltato un server e ha incasinato le radio, fra un poโ€™ sistemerannoโ€ฆ zitto! Senti che bella โ€˜sta Barcarola, cโ€™รจ del buono in questo buio!โ€

Entrano Alice e il suo cagnolino che abbaiando senza pudore va a coprirmi Rieu, la sua orchestra e la povera Maffioletti che non puรฒ competere con lโ€™ostinazione di Byron, il bastardo piรน fastidioso delle tre venezie.

โ€œCiao ragazzi, sapete che รจ successo? Allโ€™incrocio con via Almarante ci sono tre furgoni con i celerini in tenuta antisommossa senza che ci sia un solo studente che faccia casino.โ€

โ€œArriveranno, se cโ€™รจ la celere vuol dire che se li aspettano, sanno tutto quelli, chissร  come fanno!? Anzi lo so benissimo: hanno piรน infiltrati loro tra quei pirla dei collettivi che gli interisti nella FIGC.โ€ Sbotta Mauro.

โ€œBoom! Tu e le cazzate uscite sempre assieme eh? Gobbo di merda!โ€

Lo insulto perchรฉ so che gli piace, difatti sogghigna, zitto.

โ€œMa i social?โ€ Chiedo.

โ€œTutti bloccati, non partono neanche i messaggi. E non cโ€™รจ rete neanche per le chiamate! Come cazzo fanno?โ€

Arriva Trafelato Ernesto. ร‰ il suo cognome, Trafelato, ma lo descrive perfettamente: mai visto calmo, sempre alle prese con un tempo che sembra sfuggirgli: frenetico, logorroico, simpatico solo dopo il terzo Campari liscio.

โ€œCโ€™รจ stato un attentato nella capitale, tante vittime e poi disordini e cariche della polizia. Dicono ci sia lโ€™esercito nelle strade e gli elicotteri in cielo e che non funzioni la metro.โ€

โ€œPreoccupante lโ€™ultima cosa!โ€ Rischio.

โ€œQuale?โ€ Mi chiede serio.

โ€œLa metro che non giraโ€ Preciso.

โ€œEh si, preoccupante, a questโ€™ora con tutta la gente che va a lavorare, gli studenti a scuola, le casalinghe a fare la spesaโ€ฆโ€

โ€œE i rom a borseggiare, poveracci.โ€ Adesso lโ€™ha capita e mi guarda storto.

โ€œMa scusa Ernesto ma a te queste notizie chi te le da?โ€ chiede Mauro.

โ€œMi sono fermato a parlare coi celerini, ne sanno poco anche loro. Sono voci, ma li hanno messi in stato di allerta. Qualcosa di sicuro รจ successo.โ€

Cerco lโ€™ora sullโ€™orologio della Illy sopra la testa di Mauro:

โ€œComunque sono quasi le nove ragazzi, voi fate un poโ€™ quello che volete ma io vado a farmi due risate con le dichiarazioni dei redditi dei miei clienti, a dopo!โ€

Esco e mi avvio allโ€™ufficio, non ne ho molta voglia ma non ho alternative: la burocrazia ha le sue scadenze, precise, fastidiose e ineluttabili.

Non funziona nulla neanche a bestemmiare: i siti dellโ€™INPS e dellโ€™Agenzia delle Entrate non sono accessibili e mi riesce di sbrigare solo le dichiarazioni piรน semplici.

Mi sto incazzando.

Accendo la tv che forse danno qualche informazione ma lโ€™unica cosa interessante รจ una replica del โ€œDrive inโ€ degli anni 80 con Carmen Russo che รจ sempre un bel vedere, adorabile vecchietta.

Do unโ€™occhiata alla posta, lโ€™ultima mail รจ delle 23,32: Linda che mi manda la buona notte, da lei รจ ancora pomeriggio, dice che le manco e che dovโ€™รจ non sanno fare lo spritz, posto invivibile quindi. Me la immagino e sorrido.

Sono quasi le undici quando lโ€™esposizione di polpa del โ€œDrive inโ€ viene interrotta dalla faccia seria e terrificante del vice primo ministro La Rissa:

โ€œรˆ un momento grave per la nazione, gli ideali di democrazia e progresso sono sotto lโ€™attacco di frange anarco/comuniste che vogliono sovvertire lโ€™ordine del paese.โ€

Per un attimo penso sia la pubblicitร  di un nuovo programma della Gialappaโ€™s band ma poi, sfocata la voce del menagramo, arrivano immagini che mi spezzano il fegato: una truppa vestita di nero e con il volto coperto da passamontagna corre su una strada, sventola una bandiera rossa con la stella delle BR, alla vista di una macchina della polizia apre il fuoco e tira una bomba, una Molotov? Per terra restano tre corpi in divisa, lโ€™auto brucia, la truppa continua la sua corsa. ร‰ cosรฌ assurdo che pensare al falso mi viene automatico.

Comincio a preoccuparmi.

Provo a contattare gli amici nella capitale ma il cellulare non da nessun suono, provo con i miei genitori ed ho lo stesso risultato: chiamate e messaggistica non funzionano.

Sono nervoso e preoccupato.

Chiudo lโ€™ufficio e torno al bar.

Ci sono tutti.

Tutti hanno lo stesso sguardo incredulo, tutti lo stesso mutismo, tutti una strana paura, mai avvertita prima.

Mi rendo conto che anzichรฉ parlare bisbigliamo, quasi avessimo giร  preso atto che il tono di voce puรฒ essere un pericolo, ma forse รจ solo lo sbigottimento, spero.

โ€œCi sta bene, dovevamo capirlo giร  quando cambiavano i nomi alle vie, ma niente, tutti a indignarsi per poi arrivare a dire che non erano quelle le cose da temere.โ€ Mauro era piuttosto incazzato.

โ€œMa di cosa parli? I rossi attaccano lo stato e tu blateri sui nomi delle strade?โ€ Il ragazzo che dice questo viene letteralmente cacciato a calci in culo e parolacce, frequentava il bar da pochi giorni, mi fa pena e mi auguro gli serva da lezione e si svegli.

Byron abbaia, Alice piange, le porto un bicchiere di Pinot, sorride grata.

Vista la situazione opto per un rosso trentino, ne ho nostalgia, del rosso, del Trentino.

La voce alla tv ammutolisce tutti: รจ un ministro lombardo che fabbrica ruspe e che tutti noi amiamo alla follia:

โ€œPrecauzionalmente Palazzo Chigi interrompe i lavori, le sedi dei maggiori partiti sono presidiate contro possibili attacchi, cosรฌ anche sedi dei giornali e stazioni televisive e radiofoniche. Il Presidente, colto da malore, รจ ricoverato al policlinico militare del Celio, lโ€™esercito, fedele al pensiero di libertร  e democrazia รจ giร  stato mobilitato a difesa dei nostri valori. Garantisco al popolo italiano che lo stato adotterร  tutte le misure per annientare la barbarie comunista che vuole gettare il paese nellโ€™anarchia.โ€

Mi preoccupa lโ€™assenza del primo ministro, forse questa azione drastica non รจ cosa da donne e lโ€™hanno lasciata a casa con la prole o forse era contraria ed รจ ricoverata anche lei al Celio come il Presidente. Poveraccia, lei che faceva finta di credere a ciรฒ che diceva. Una donna, una madre, unโ€™italiana.

Berto mi batte sulla spalla:

โ€œHanno sparato ai ragazzi che facevano aperitivo giรน al Piazzetta: avevano intimato di disperdersi ma loro hanno risposto prendendoli per il culo senza muoversi. Ne ho visti diversi sanguinare a terra, hanno sparato basso. Non รจ mai successo, non cosรฌ. Non so cosa fare Beppe!โ€ รˆ spaventato, il viso terreo.

Mauro lascia il banco e ci raggiunge, ha con se una bottiglia di Chianti e riempie i bicchieri, ha gli occhi lucidi:

โ€œCapite che รจ tutto falso? Capite che รจ un colpo di stato? In questi anni di governo si sono fatti strada preparando il terreno ed ora hanno fatto il salto. Nessuno lo avrebbe mai pensato e questa รจ stata la loro forza. Ed ora, cosa facciamo?โ€ Non รจ una domanda, รจ unโ€™esortazione, lo guardiamo perplessi, insicuri.

Qualcuno, nella saletta del biliardo, intona โ€œIl galeoneโ€, il canto parte piano ma in pochi istanti le voci fanno vibrare le vetrine del bar.

โ€œNon ci arrendiamo, non questa volta.โ€    

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Discussioni

  1. Ciao Giuseppe! Bel ritmo๐Ÿ‘๐Ÿป Credo che ciรฒ incida nell’infondere una certa ironia al racconto. Ironia caustica ma, come nei migliori racconti, fondamentale a creare quella dissonanza cognitiva capace di dare ancora piรน plausibilitร  all’evento raccontato.

  2. “i siti dellโ€™INPS e dellโ€™Agenzia delle Entrate non sono accessibili “
    E meno male, sai che sollievo! Mi รจ piaciuto molto questo tuo racconto, diverso rispetto al modo che solitamente hai tu di narrare. Quasi un esperimento narrativo. Veloce, curioso, direi quasi ‘strano’. Sicuramente irriverente e ben ci sta in questa situazione in cui ci stanno cacciando. Concordo con Dea quando dice che รจ tutto pericolosamente realistico.

    1. Ciao Cristiana, รจ una delle prime volte che uso la prima persona e non ero proprio a mio agio all’inizio, poi รจ uscito di getto e l’ho pubblicato dopo aver riletto una sola volta. Felice del risultato ma certamente devo migliorare, a presto!

  3. Terminato di leggere co i penoti, ovviamente: allora รจ vero, siamo in piรน d’uno ad andare a dormire ogni notte con lo stesso timore.
    A parte questo, trovo magistrale la tua capacitร  di ricreare il mondo dell’osteria.
    Comincio a seguirti e speriamo tu abbia molta voglia di scrivere.

  4. E’ scritto talmente bene da avermi fatto scordare quanto sia “potenzialmente realistico” lo scenario descritto. La tua รจ un ironia sottile, di quelle che fanno (ahimรจ) riflettere. Davvero bravo!

  5. Giuseppe ci mostra un’altra maniera di raccontare il genere “futuro distopico”. Usa altri argomenti, ma la visione non รจ meno inquietante: รจ giร  successo e potrebbe succedere ancora.
    Pero’ Giuseppe lascia sempre una porta aperta, lo ha fatto anche nella serie della cometa. “Non ci arrendiamo, non questa volta”, ci dice alla fine di questo racconto.
    Sottolineo il passaggio del ragazzo nel bar: con una frase hai fatto una fotografia alla societร .

    1. Ciao Francesco! Sono un ottimista, sempre. Mi preoccupo ma il mio presupposto รจ che, se siamo ancora qua, il bene vince sempre e l’umanitร  ha migliorato la sua condizione quando ha fatto sue le idee di collaborazione e mutua assistenza. Se avesse vinto la legge della giungla saremmo estinti o schiavi e, ancora, non lo siamo.

    1. Grazie Roberto, so che il pensiero che filtra puรฒ non piacere a tutti ma รจ ciรฒ che sento mio, che ha contraddistinto la mia vita e che, ora piรน che mai, mi piace esternare.

  6. Bellissimo racconto.
    No io non ci vedo ironia, ci vedo lucido ed accurato realismo. Nulla รจ ironico se non, forse, il nome del vice della mammadonna. Tutto, terribilimente, realistico. Tutto, terribilmente, all’italiana (di quel lato lรฌ).
    Sono curioso di sapere come giustificherai ai tuoi discendenti il dettaglio di questa previsione, ammesso che esista ancora un sito da cui leggerla giร  nei prossimi giorni.

    1. Giancarlo su, sii ottimista! Questa รจ solo preoccupata fantasia. Le mie figlie, i miei nipoti respireranno liberi! Io ci credo e se ci crediamo tutti sarร  cosรฌ!!! A presto!

  7. “Ci sta bene, dovevamo capirlo giร  quando cambiavano i nomi alle vie, ma niente, tutti a indignarsi per poi arrivare a dire che non erano quelle le cose da temere.โ€
    ๐Ÿ‘ ๐Ÿ‘ ๐Ÿ‘

  8. Ciao Giuseppe, questo tuo racconto sarebbe esilarante, se non fosse una satira fin troppo realistica di questa situazione politica che sta degenerando di giorno in giorno. Complimenti, comunque. Un linguaggio diretto che fa breccia, senza troppi giri di parole.

    1. Cara M. Luisa, credo che noi, amanti dello scrivere, dobbiamo avere il coraggio di esternare, oltre che le fantasie, i nostri timori e le nostre speranze. A qualcosa puรฒ servire. Un abbraccio!